Agrimaster, trent’anni di successi

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Intuire e saper anticipare le esigenze del mercato, proponendo soluzioni tecniche all’avanguardia sempre all’insegna del binomio qualità ed efficienza.

Una filosofia che, supportata dalla profonda conoscenza del proprio campo e dalla feconda vena progettuale di chi l’ha creata e continua a guidarla con passione, ha reso sempre più grande Agrimaster, la brillante realtà imprenditoriale emiliana specialista della meccanizzazione per l’agricoltura che quest’anno festeggia il trentennale della sua attività.

 

UNA REALTÀ IN COSTANTE ASCESA

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Ed il clima che si respira qui è di evidente soddisfazione, legittimata dall’attuale segno positivo fatto registrare da tutti i principali indicatori aziendali. Nell’arco di un trentennio, infatti, la ditta fondata nel 1984 da Giorgio Martoni (nella foto sopra con la figlia Laura) nelle campagne bolognesi di Molinella, particolarmente dinamica e proiettata verso orizzonti internazionali per vocazione, ha conosciuto una crescita incessante e si è conquistata una posizione leader nel settore delle macchine agricole – trinciatrici, atomizzatori, bracci decespugliatori, elevatori – riuscendo ad affermarsi su uno scenario mondiale grazie all’alto livello dei suoi prodotti ed alla sua gamma estremamente differenziata.

 

OLTRE 380 MODELLI IN ASSORTIMENTO

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Un percorso di successo, basato su assidui investimenti in ricerca e sviluppo, oltre che sulla valorizzazione delle risorse umane, che ha conferito ad Agrimaster reputazione e numeri di tutto rispetto: oggi la società di Molinella, forte di una sessantina di dipendenti, dispone di una superficie aziendale di 6400 metri quadri che ospitano l’intero processo produttivo, dalla progettazione fino al collaudo. Il risultato è un assortimento di prodotti che comprende più di 380 modelli, tutti, come detto, realizzati e seguiti a 360 gradi in sede per fornire la massima garanzia di qualità, solidità e affidabilità delle proprie macchine.

Adesso accanto a Giorgio Martoni è impegnata a tutto tondo in azienda la nuova generazione di famiglia, sostenuta dal contributo di uno staff motivato e qualificato. Il futuro è così garantito, con una serietà e un entusiasmo non scalfiti né dal tempo né dalla crisi e con quella stessa volontà di essere sempre un passo avanti nutrita fin dagli esordi, contrassegnati dalla nascita della prima serie di trince interamente ideata in casa Agrimaster, all’epoca solo una piccola officina.

Una volontà che ha portato la ditta emiliana a diventare ogni anno fabbrica di prodotti marcatamente innovativi, capace di collezionare nel tempo una notevole serie di primati.

 

INNOVAZIONE AL PRIMO POSTO

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Già trent’anni fa, infatti, Agrimaster è la prima azienda a realizzare rotori di grande diametro con tubi dai 194 fino ai 273 millimetri. Soltanto un anno dopo, nel 1985, sopraggiunge un altro primato guadagnato con la nuova trincia per la pacciamatura, progettata con largo anticipo rispetto a quanto ritenuto da alcuni del settore una novità dei giorni nostri.

La macchina viene sperimentata da Giorgio Martoni sui noccioleti dell’Australia (vedi foto sopra), dove risponde benissimo all’esigenza di trinciare l’erba tra i filari, larghi da 12 a 15 metri, e di depositarla (mediante alettoni idraulici per regolare la distribuzione) sotto le piante, conservando così l’umidità del terreno.

Successivamente, frutto di una attenta ricerca mirata ad ottimizzare l’operatività delle trince sul campo, è la volta della prima trinciatrice a coltelli disposti su 8 file interamente made in Italy, presentata da Agrimaster all’Eima di Bologna nel 1987: una tecnologia che sarà oggetto di non poche imitazioni.

ATOMIZZATORI E BRACCI DECESPUGLIATORI, ACCANTO ALLE TRINCE

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Agli anni Novanta risale l’avvio della produzione degli atomizzatori, seguita a breve da quella dei bracci decespugliatori, subito diversificati in una estesa gamma di modelli. Alle soglie del nuovo millennio, poi, l’azienda, sempre molto lungimirante e perspicace, inizia a cimentarsi con macchine di notevole larghezza (che supereranno anche i 9 metri), pensate per lavorare su terreni di vastissime dimensioni ed in grado di offrire migliori prestazioni a costi inferiori.

 

GRANDE ATTENZIONE ALL’AMBIENTE

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Ma Agrimaster, al di là della massima attenzione riservata alla qualità e affidabilità dei prodotti, ha saputo arrivare in anticipo su molti fronti, in primo luogo quelli della sicurezza dei luoghi di lavoro e delle scelte ecologiche dei sistemi di produzione.

Non a caso, oltre ad essere stata la prima azienda del suo settore, in Italia, ad aver ottenuto la certificazione di qualità Iso 9001:2000, l’impresa bolognese figura tra le pochissime realtà aziendali del nostro Paese che possono vantare il riconoscimento della certificazione per la qualità ambientale Iso 14001:2004.

Un impegno all’avanguardia anche nell’ambito del sociale e dell’ambiente, dunque, ribadito dalla tempestiva installazione (nel 2009) di due impianti fotovoltaici per la generazione di energia pulita e rinnovabile nei propri siti produttivi. Senza dimenticare, tra le altre iniziative, la partecipazione attiva, in collaborazione con il Dipartimento di Ingegneria e Tecnologie agro-forestali dell’Università di Palermo, alla meccanizzazione sperimentale del “Progetto Pantelleria, nuove macchine per un’agricoltura di qualità” che si è avvalso di trince Agrimaster (nella foto sopra) per amminutare sarmenti e vegetazione spontanea su terreni particolarmente difficili destinati alla coltivazione dell’olivo e alla viticoltura.

 

LE APPLICAZIONI PER LA VITICOLTURA

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Nel settore vitivinicolo, con la sua grande attenzione alla qualità in dosato equilibrio tra tradizione e modernità, il portafoglio prodotti della ditta di Molinella, ricca di esperienza ma costantemente orientata all’innovazione, trova numerose importanti applicazioni.

Al top per gli impieghi in vigna spiccano alcune gamme di trince firmate Agrimaster, come le linee KN, KP e, in particolare, KL, capaci di garantire un efficace sistema di pulizia che elimina il rischio di patologie e facilita la coltivazione. In tale ambito si colloca anche il nuovo modello di trinciatrice Yoyo 850 (nella foto sopra), macchina leggera (140 chilogrammi) con larghezza di lavoro di 85 centimetri e dunque ideale per la pulizia dei vigneti di nuova generazione caratterizzati da filari molto stretti.

Per la sistemazione del vigneto dopo la potatura invernale Agrimaster ha messo a punto soluzioni concepite al fine di agevolare le lavorazioni su superfici viticole di ogni tipologia, dagli impianti di vecchia concezione fino alle coltivazioni collinari o in forte pendenza.

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Si va dai modelli adatti alla trinciatura dei sarmenti in vigne strette alla gamma KL SW Super (nella foto sopra), trinciatrici di nuova concezione con scarico del prodotto trinciato dietro al rullo (adatte anche a residui di mais, soia ecc.), e alle trince della linea XB (nella foto sotto), per tralci di vite, sarmenti di piccole dimensioni ed actinidia, per trattori di bassa potenza, da 12 a 25 cavalli, e disponibili in quattro modelli con diverse larghezze di lavoro (110, 132, 153 e 180 centimetri) e peso variabile tra i 180 e i 260 chilogrammi.

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Da segnalare inoltre le trinciatrici laterali a spostamento idraulico delle serie XL e XZL, entrambe per piccoli trattori (da 20 a 30 cavalli di potenza), e la trinciatrice forestale AF300, ideale per la pulizia delle zone collinari invase da arbusti e ginestre .

 

GREEN SHARK, DECESPUGLIATORI SEMPLICI E VERSATILI

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Per i lavori di sistemazione di incolti o pulizia dei fossi Agrimaster propone, tra l’altro, il forte e versatile decespugliatore reversibile a braccio idraulico Green Shark.

Progettata in sei modelli dotati di larghezze di lavoro, in estensione, pari a 250, 275, 320 (nella foto sotto), 400, 450 e 500 centimetri, questa macchina che ben si presta all’impiego nella manutenzione del verde pubblico e privato, è in grado di adattarsi, con una rapida operazione di inversione dell’attacco e del gruppo pompe, ai mini trattori con sollevatore posteriore o con guida reversibile e presa di forza a 540 giri al minuto.

Merita una citazione, infine, nel portafoglio prodotti Agrimaster  la gamma di atomizzatori in cui spiccano i modelli ATP ad elevato contenuto di tecnologia denominati Charlie (nella foto sotto).

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CRESCE LA QUOTA EXPORT

Il cammino di Agrimaster, peraltro, prosegue senza soste, perché, in linea con la costante evoluzione che caratterizza l’azienda, l’offerta di modelli e versioni dei propri prodotti è in continuo ampliamento. Cresce di pari passo la spinta oltreconfine, con un sempre maggiore peso rivestito dalla quota dell’export che interessa ormai tutta l’Europa, il Canada e il Sudamerica, l’Australia, la Nuova Zelanda e il Sud Africa.

Una conferma ulteriore del fatto che la scommessa iniziale di Giorgio Martoni, giocata su innovazione e lungimiranza, era davvero vincente, tanto da prospettare ancora tante tappe significative per le nuove produzioni in cantiere all’interno di Agrimaster.

 

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