Torna Fieragricola, insieme alla voglia di investire

Eventi 28/01/2016 -
Torna Fieragricola, insieme alla voglia di investire

Nove padiglioni, un’area demo esterna con macchine e attrezzature in movimento per gli Special Show, oltre 1.000 espositori e 600 animali provenienti da diversi Paesi; una superficie di oltre 50mila metri quadrati netti, in crescita del 18 per cento rispetto al 2014, più di 100 convegni e workshop in soli quattro giorni.

Sono questi i numeri della 112esima edizione di Fieragricola, in programma a Veronafiere da mercoledì 3 a sabato 6 febbraio prossimi, con una rivoluzione che parte già dalle date e dall’esclusione della domenica, per favorire il business degli operatori.

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Da sinistra: Maurizio Danese, presidente Veronafiere; Andrea Olivero, viceministro Ministero Politiche agricole, alimentari e forestali; Giovanni Mantovani, direttore generale Veronafiere

«La rassegna internazionale dedicata al settore primario conferma la sua formula trasversale, con la convinzione che il futuro dell’agricoltura passi attraverso una visione ampia di un comparto che rappresenta il Made in ltaly agroalimentare, con una forza data da una produzione lorda vendibile di 125 miliardi di euro, dei quali più di di 33 frutto dell’export», ha dichiararo il presidente di Veronafiere Maurizio Danese, nel corso della conferenza stampa di presentazione della rassegna che si è svolta il 28 gennaio a Roma presso il Mipaaf.

 

LA MECCANICA AGRICOLA COLONNA PORTANTE DELLA RASSEGNA

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FotoEnnevi-Fieragricola 2014

Ma, nonostante Fieragricola di Verona abbia scelto di rivolgersi a tutti gli operatori specializzati, rimanendo una manifestazione trasversale, la meccanica agricola si conferma una colonna portante della rassegna internazionale, con tre padiglioni dedicati (1, 6 e 7), senza dimenticare gli spazi riservati alla meccanizzazione specializzata, rivolta alle colture del vigneto e del frutteto (padiglioni 4 e 5).

 

IMMATRICOLAZIONI IN LEGGERA RIPRESA

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FotoEnnevi-Fieragricola 2014

«I padiglioni destinati a ospitare la meccanica sono quelli che per primi hanno registrato il tutto esaurito – ha fatto presente il direttore generale di Veronafiere Giovanni Mantovani – a conferma di una ritrovata fiducia del comparto, che trae origine da una timida ripresa delle immatricolazioni, ma anche dall’avvio dei Programmi di sviluppo rurale e da misure concrete attuate dal governo con la legge di Stabilità».

Secondo i dati di FederUnacoma, infatti, il boom delle immatricolazioni registrate nei mesi di novembre (+37,8 per cento) e dicembre (+50,9 per cento) ha fatto virare in positivo le performance del 2015 rispetto all’anno precedente, con un +1,4 per cento (vedi link). Non molto, in verità, ma un’inversione di marcia che potrebbe proseguire anche nel 2016.

 

DALLA LEGGE DI STABILITÀ INCENTIVI ALLA SICUREZZA

La legge di Stabilità ha infatti istituito un fondo presso l’lnail di 45 milioni di euro per il 2016, finalizzato a migliorare le condizioni di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, con particolare attenzione al finanziamento degli investimenti per l’acquisto o il noleggio con patto di acquisto di trattori agricoli o forestali o di macchine agricole e forestali, caratterizzate da soluzioni innovative per l’abbattimento delle emissioni inquinanti, la riduzione del rischio rumore, il miglioramento del rendimento e della sostenibilità globali delle aziende agricole.

 

PRESENTI A VERONA TUTTI I PIÙ IMPORTANTI BRAND DELLA MECCANIZZAZIONE

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FotoEnnevi-Fieragricola 2014

Prenderanno parte a Fieragricola tutte le principali case costruttrici: Agco Group (Fendt, Valtra, Massey Ferguson), Antonio Carraro, Argo Tractors (Landini, McCormick, Valpadana), Bcs, Berti, Breviglieri, Caffini, Claas, Jcb, John Deere, Krone, Kubota, Manitou, Maschio Gaspardo, Merlo, New Holland Agriculture, Same-Deutz Fahr e molti altri.

E per la prima volta in assoluto parteciperà a una manifestazione fieristica italiana sull’agricoltura il gruppo cinese Lovol Arbos, che ha recentemente acquisito i marchi Goldoni (trattori specializzati e isodiametrici) e MaterMacc (attrezzature per la semina e la lavorazione del terreno).

Fra le novità che i visitatori potranno trovare in fiera ci saranno gli strumenti per l’agricoltura di precisione (sistemi di guida, mappe di raccolta, software elettronici per l’informatizzazione dei dati), ma anche macchine e attrezzature per la semina su sodo e la minima lavorazione. E persino i droni, per i quali – come per trattori e attrezzature – è stata prevista un’area dinamica all’interno del padiglione 2 e in area esterna A.

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È confermata infatti nel quartiere fieristico l’area esterna (ingresso Cangrande), con l’arena di 5.000 metri quadrati per la presentazione delle macchine e delle attrezzature agricole in movimento (Dynamic Show).

 

INVESTIMENTI IN RIPRESA, INNESCATI DA UN CAUTO OTTIMISMO

Fieragricola_indagine_71clicca sulle immagini per ingrandirle

 

Il settore agricolo guarda al futuro con più ottimismo rispetto agli anni scorsi e le aziende sono pronte a investire fino a 600.000 euro nel prossimo triennio, confermando un clima di ottimismo, agevolato sia dall’avvio dei Psr sia da una maggiore facilità di accesso al credito.

È quanto emerge da una ricerca esclusiva di Fieragricola (realizzata da Grs Research and Strategy), che si è svolta nei mesi di novembre e dicembre 2015 su un campione di circa 1.000 aziende italiane del settore agricolo, con il coinvolgimento di imprenditori agricoli, allevatori, imprese costruttrici di macchine ed attrezzature e imprese fornitrici di servizi per l’agricoltura.

In particolare, dall’indagine si evince che il 42 per cento degli agricoltori intende investire in azienda nel prossimo triennio fino a 50.000 euro, il 34 per cento fra 51.000 e 150.000 euro, il 12 per cento fra 151.000 e 300.000 euro, il 6 per cento fra 301.000 e 600.000 euro (vedi il grafico sopra).

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Ancora più spiccata la propensione ad investire per gli allevatori, che nei prossimi tre anni puntano a investire nel 31 per cento dei casi fino a 50.000 euro, per il 30 per cento fra 51.000 e 150.000 euro, per il 21 per cento fra 151.000 e 300.000 euro, per l’11 per cento fra 301.000 e 600.000 euro (vedi il grafico sopra).

 

ATTREZZATURE, MA NON SOLO

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ll 51 per cento degli imprenditori agricoli ha mostrato l’intenzione di investire principalmente nelle attrezzature (ad esempio seminatrici, aratri, voltafieno), mentre per il 34 per cento di essi l’obiettivo degli investimenti è finalizzato all’acquisto di terreni, seguito dal 31 per cento che punta a comprare trattrici agricole e mietitrebbie.

Distanziato, il 16 per cento degli agricoltori pensa di orientare la propensione agli investimenti nella razionalizzazione dei consumi, migliorando così le performance produttive.

 

IL PUNTO DI VISTA DEI COSTRUTTORI

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Chiamati a indicare quali saranno i fattori che incideranno maggiormente nel settore in cui l’azienda opera, i produttori di macchine ed attrezzature agricole hanno indicato come fattore più significativo per i prossimi anni i redditi delle imprese agricole (20 per cento), seguito dalla Politica agricola comunitaria (18 per cento), dalle normative sulla rottamazione e gli incentivi a rinnovare il parco macchine (14 per cento, indicazione raddoppiata rispetto al 2014), l’apertura di nuovi mercati (14 per cento).

Per rilanciare il comparto i costruttori di macchine e attrezzature agricole mettono al primo posto l’esigenza di una maggiore defiscalizzazione per la propria impresa (44,1 per cento), cui segue l’importanza dei Psr (36,4 per cento) e una maggiore defiscalizzazione per le imprese agricole (22,9 per cento), mentre al quarto punto di un’ipotetica agenda del rilancio si colloca la ripresa dei rapporti commerciali con la Russia (19,5 per cento).

 

Fonte: Press Office Veronafiere