Agrievolution: mercato trattori in calo del 7% nel primo semestre 2014

Mercati 24/09/2014 -
Agrievolution: mercato trattori in calo del 7% nel primo semestre 2014

È un trend di mercato al ribasso quello che emerge dal Tractor Market Report redatto dal Comitato economico di Agrievolution. Dopo un anno record, qual è stato il 2013, con un volume produttivo stimato in 2,15 milioni di trattori – si legge nel documento – la tendenza per il 2014 è “al ribasso”, come indicano le performance notevolmente inferiori fatte registrare dai principali mercati nel primo semestre dell’anno, seppure con un’elevata variabilità da paese a paese.

Il trend complessivo per i paesi rappresentati nel network di Agrievolution evidenzia per il periodo gennaio-giugno 2014 un calo del 7%, a fronte della crescita del 5% che aveva caratterizzato lo stesso periodo dello scorso anno, e per l’intero anno 2014 ci si attende che questa tendenza al ribasso si accentui ulteriormente.

 

EUROPA: FLESSIONE CONFERMATA

Passando all’analisi fatta per grandi aree, l’Europa nel suo complesso, a detta del team di Agrievolution, ha prodotto dei risultati peggiori rispetto alla media globale. Un andamento che si riflette anche nel “Business Barometer” del Cema, dal quale emerge un atteggiamento meno ottimistico da parte dei costruttori di macchine del “vecchio continente”.

Per quanto riguarda l’Europa occidentale, le immatricolazioni di trattori nei primi sei mesi del 2014 sono scese a 72.000 unità, con una flessione del 5%.

EUROPA_OCC

I paesi membri di Agrievolution Francia, Germania, Italia e Regno Unito rappresentano oltre il 70% delle vendite di trattori in quest’area. Ad un primo trimestre brillante ha fatto seguito un indebolimento della domanda da aprile a giugno. Particolare attenzione è rivolta in questa fase al mercato francese, dove le vendite sono si sono ridotte drasticamente di più di un quinto. Anche se una flessione generale era prevedibile dopo i picchi fatti registrare dalle vendite negli ultimi due anni, questo risultati sono peggiori delle previsioni fatte della maggior parte dei produttori.

Le immatricolazioni di trattori in Germania, Regno Unito e Italia si sono mantenute grossomodo sugli stessi livelli dell’anno scorso, mentre alcuni mercati marginali come la Penisola Iberica hanno manifestato quest’anno un recupero piuttosto forte. Per la seconda metà del 2014, è prevista una flessione del mercato a livello generale leggermente più marcata di quella evidenziata nei primi sei mesi dell’anno.

In riferimento all’Europa centrale, il più grande mercato di quest’area, la Polonia, ha subito nel periodo fino a giugno 2014 un ulteriore calo delle immatricolazioni di trattori intorno al 7%. Questo andamento negativo è solo in parte bilanciato da un forte aumento fatto registrare in Ungheria e da una crescita più moderata verificatasi nella Repubblica Ceca.

La crescita della Federazione Russa, che dopo le 40.000 unità vendute del 2013 ha messo a segno nel primo semestre di quest’anno un ulteriore incremento del 4% rispetto al primo semestre dell’anno, è in parte da ridimensionare in considerazione del fatto che la richiesta proviene per lo più da piccole aziende ed è orientata verso le piccole potenze, mentre le vendite di trattori con più di 100 cavalli risultano inferiori al 2%.

 

ASIA, ASPETTATIVE RIDIMENSIONATE

India e Cina, i due paesi del continente asiatico che rappresentano una percentuale elevata della popolazione mondiale, rivestono una considerevole importanza sia come produttori di trattori sia come mercati di vendita di questi mezzi.

Purtroppo per entrambi la disponibilità di statistiche lascia ancora a desiderare. Per quanto riguarda in particolare la Cina, sebbene Agrievolution non disponga delle cifre relative al mercato dei trattori in modo continuativo e su una base completa, è sicuramente in atto una flessione del mercato che appare realistico quantificare su base annua nell’ordine del 10%.

CINA

L’India, a sua volta, costituisce in termini di unità il più grande mercato trattoristico del mondo, ma all’incirca la metà della richiesta si concentra nella fascia di potenza da 41 a 50 cavalli e nel 2013 le vendite di trattori sopra i 50 cavalli sono diminuite. Il mercato indiano della meccanizzazione agricola si sta ampliando ma l’innalzamento del livello tecnologico procede ad un ritmo molto lento. Nel 2014 le vendite di trattori in generale sono iniziate positivamente per poi subire un rallentamento, accentuato dallo sfavorevole andamento della stagione dei monsoni che ha bloccato la propensione agli investimenti in trattori da parte degli agricoltori.

In netta flessione (una delle più marcate nell’ambito dei paesi aderenti ad Agrievolution) il mercato trattoristico coreano, la cui consistenza ammonta a circa 13.000 unità.

Per quanto riguarda infine il Giappone, dove nel 2013 le vendite di trattori sono salite vertiginosamente, l’attuale stazionarietà della domanda sta ad indicare una saturazione del mercato ma la volatilità nel breve termine rappresenta una vera e propria sfida sia per i produttori sia per i rivenditori.

 

AMERICA DEL NORD, ANCORA IN CRESCITA

Sono già diversi anni che le previsioni di una diminuzione delle vendite di trattori nel Nordamerica vengono sistematicamente posticipate.

Negli ultimi due anni il permanere di una domanda ancora piuttosto elevata è stato attribuito essenzialmente all’introduzione di nuovi livelli relativi alle emissioni dei gas di scarico e all’erogazione di incentivi fiscali attraverso l’ammortamento completo nell’anno dell’acquisto. Queste argomentazioni hanno perso però la loro validità nel 2014.

Se è vero che il numero totale dei trattori venduti negli Usa è risultato ancora una volta in aumento fino a giugno, occorre però fare dei distinguo in merito alle fasce di potenza. Infatti, mentre il segmento “hobby”, al di sotto dei 40 cavalli, è diventato ancora più consistente, le vendite di trattori al di sopra dei 100 cavalli sono diminuite del 10%, pur rimanendo, nonostante questa flessione, ancora al di sopra della media a lungo termine.

In Canada le condizioni di mercato sembrano che continuino ad essere favorevoli, con vendite stabili sull’altissimo livello del 2013.

 

SUDAMERICA, PROSPETTIVE DI MIGLIORAMENTO

Nell’emisfero sud del continente americano, dove il Brasile rappresenta il maggior mercato per le macchine agricole, siamo in presenza di una fase che può essere definita di depressione.

Nel 2013 era stato raggiunto un nuovo record con più di 8.500 nuove mietitrebbie ed oltre 65.000 nuovi trattori venduti. Cifre che riflettono l’esigenza di investimenti riconducibile sia al processo di meccanizzazione in atto e non ancora completato, da parte di aziende per lo più di piccola taglia, sia all’espansione delle aree coltivate da parte soprattutto di aziende di ampie dimensioni.

Da tener presente inoltre che gli ultimi raccolti hanno fornito buone rese, che hanno incrementato il potere d’acquisto. Nei primi sei mesi del 2014, le vendite di trattori sono scese di gran lunga al di sotto del livello molto elevato dell’anno precedente. La carenza di infrastrutture logistiche è di ostacolo all’impiego delle macchine agricole e ad ulteriori investimenti in flotte di macchine poiché annulla i vantaggi dell’efficienza acquisita nei campi.

Tuttavia, lo scenario per il 2014-2015 rimane sostanzialmente positivo. Il reddito degli agricoltori che fatturano in dollari Usa risulta in aumento e i prestiti sono ancora agevolati. Quindi, le prospettive per le vendite potrebbe migliorare di nuovo nella seconda metà del 2014.

 

Fonte: Agrievolution

 

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