Grande protagonista a EIMA 2024 tra le novità firmate Alpego, Alysium, il primo erpice rotante ad azionamento elettrico dell’azienda di Lonigo che già al debutto ha ottenuto il suo primo riconoscimento vincendo alla rassegna bolognese il Premio Novità Tecnica, che gli ha permesso di fare bella mostra di sé nel Quadriportico.
CINQUE MOTORI ELETTRICI PER LE MASSIME PERFORMANCE
Alysium, con larghezza di lavoro di 3 metri da utilizzare con mezzi a trazione elettrica, robot o ibridi, è dotato di 5 distinti motori elettrici che trasferiscono la potenza direttamente a ognuno dei 5 ingranaggi così da ottenere la variazione istantanea del regime di rotazione dei rotori grazie a un controllo elettronico avanzato, permettendo di trovare il punto di funzionamento a rendimento più alto.
I vantaggi riscontrati sono numerosi: si elimina la necessità di interventi manuali sul cambio e si aumenta l’efficienza operativa, realizzando un ridotto carico centrale e migliorando la capacità di adattarsi ai diversi carichi di lavoro lungo tutta la larghezza della macchina.
Come ha dichiarato Luca Pegoraro, Chief Technology Officer di Alpego, «Siamo molto orgogliosi di questo importante risultato. La transizione verso tecnologie elettriche, come Alysium, non solo riduce le emissioni di CO2 e l’impatto ambientale, ma permette anche di abbattere i costi di manutenzione e ottimizzare l’efficienza operativa delle aziende agricole. Infatti, grazie all’assenza del cambio tradizionale bagnato da olio, la macchina risulta sia priva di intervalli di manutenzione che di smaltimento di olii esausti. Inoltre, verrà implementato il controllo elettronico ISOBUS, permettendo un’integrazione completa erpice-trattore con possibilità di scambio reciproco di dati».
EFFICIENZA E SOSTENIBILITÀ
Il Dipartimento Territorio e Sistemi Agro-Forestali dell’Università degli Studi di Padova ha comprovato le performance e la qualità dell’erpice elettrico vicentino. Dai test effettuati, i dati hanno confermato l’unione vincente tra le prestazioni della macchina in campo e la sua sostenibilità, sia in tema di consumi che di potenza necessaria. Infatti, Alysium ha permesso di ottenere un affinamento delle zolle omogeneo e regolare, con un buon interramento dei residui colturali.
IL FUTURO INIZIA DA ALYSIUM
Un altro punto di forza dell’erpice rotante elettrico di casa Alpego è la possibilità di supportare sovraccarichi grazie alla capacità dei motori elettrici di lavorare per brevi periodi oltre alla potenza nominale. Inoltre, grazie all’assenza del cardano, le operazioni di aggancio/sgancio dal trattore sono più rapide e i movimenti di sollevamento della macchina sono privi dei vincoli geometrici.
Luca Pegoraro ha affermato di credere vivamente in questo progetto per i tanti pregi riscontrati: nonostante non sia ancora pronto per la commercializzazione, Alysium traccia la rotta per il futuro degli erpici rotanti grazie alla sua efficienza e al minor impatto ambientale.
IN MOSTRA ALLA RASSEGNA BOLOGNESE DIECI NUOVE MACCHINE AGRICOLE ALL’AVANGUARDIA
Ad affiancare Alysium a EIMA 2024, ma all’interno dello stand del costruttore veneto, c’erano ben 10 novità marcate Alpego dedicate alla lavorazione del terreno, alla semina, alla concimazione e alla gestione remota di tutte le funzionalità della macchina.
LA FRESATRICE PIEGHEVOLE TYSON, PER TRATTORI FINO A 430 CAVALLI
In primo piano tra queste la maestosa fresatrice pieghevole professionale Tyson (nelle foto sopra, sotto e in quella di apertura) attualmente disponibile nelle larghezze di lavoro da 5 a 6 m e destinata a potenze fino a 430 CV. La nuova macchina – che è stata progettata per lavorare su tutti i tipi di terreno, anche in condizioni estremamente impegnative – è caratterizzata dalla presenza di una doppia trasmissione centrale a ingranaggi a bagno d’olio brevettata da Alpego, che permette di minimizzare gli sforzi e i consumi.
La potenza rotativa è trasmessa dal centro della macchina a quattro semi-rotori tramite due cascate a ingranaggi in bagno d’olio. La scatola di trasmissione comprende un cambio di velocità, che varia il regime di rotazione degli ingranaggi verticali, i quali a loro volta trasmettono il moto al rotore.
Tyson, costruita con un telaio centrale a 4 punti in acciaio ad alta resistenza completamente saldato che permette anche l’utilizzo con un carrello stradale, è equipaggiata con un rotore maggiorato a sei zappe combinato con una controflangia, che raddoppia la robustezza e la durata del rotore, ed è in grado di lavorare fino a 28 centimetri di profondità. Un aspetto distintivo di questa nuova fresatrice è la possibilità di essere utilizzata in combinazione con seminatrici, grazie ai rulli montati su parallelogramma e compatibili all’attacco rapido “quick”.
AIRBOOST, LA TRAMOGGIA PRESSURIZZATA DALLE MOLTEPLICI SOLUZIONI
Per l’esattezza, la fresatrice Tyson è compatibile con le tramogge frontali di Alpego Aspro, Asmax e con la nuova tramoggia pressurizzata Airboost, che permette di distribuire con precisione fino a tre prodotti contemporaneamente, in molteplici configurazioni. Quest’ultima, caratterizzata da una grande capacità di carico (fino a 3.200 litri), è disponibile con 2 o 3 dosatori Avion, in acciaio ed a elevate prestazioni (da 1,5 a 480 kg/ha), e con capacità da 2.400 o 3.200 litri.
JET-M ISOBUS, PER UNA GESTIONE COMPLETA DELLE FUNZIONI DI SEMINA DIRETTAMENTE DAL POSTO DI GUIDA
Da segnalare ancora la seminatrice pneumatica di nuova generazione JET-M ISOBUS che, dotata di elettronica ISOBUS, offre una gestione completa delle funzioni di semina direttamente dal post di guida, inclusi i Task Controller specifici. Compatibile con più erpici rotanti della gamma Alpego, può lavorare in abbinamento con trattori da 85 a 250 HP.
NUOVA BARRA DI SEMINA DUO RUBBER
Per finire, la nuova barra di semina Duo Rubber caratterizzata da un doppio disco di semina del diametro di 340 mm, con profilo tagliente e doppio raschiatore interno, e da un rullo su parallelogramma, che consente alla barra di rimanere parallela al suolo al variare del carico.
La Duo Rubber di Alpego gode di un’elevata luce libera tra i 2 ranghi di semina (35 cm) ed è dotata di ruotino di profondità da 320 mm per un costante mantenimento del parallelogramma alla profondità impostata.
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Fonte immagini: Alpego, FederUnacoma e Meccagri a EIMA 2024.