Un milione di spandiconcime venduti consentono oggi ad Amazone di guardare indietro a quella che può essere definita la storia di un successo senza precedenti. Una storia che ha avuto inizio quasi 100 anni fa, in un’epoca in cui i concimi minerali venivano distribuiti ancora a mano in gran parte delle aziende agricole. Fu così che nel 1915 il fondatore di Amazone Heinrich Dreyer inventò un nuovo spandiconcime a coclea per il quale fu inoltrata la richiesta di brevetto.
I principali vantaggi di questo nuovo attrezzo (conosciuto con il nome del modello “Michel”) rispetto agli spandiconcime in commercio all’epoca (a fessura o a catena) risiedevano nel fatto che era molto più facile da trainare e più preciso. Disponibile in differenti larghezze da 1,5 a 4 metri, riusciva a distribuire regolarmente quelli che erano allora i fertilizzanti più comuni, a prescindere dal fatto che fossero secchi o umidi. Inoltre, grazie al suo ridotto costo di produzione, era alla portata anche delle piccole aziende e grazie a questi requisiti conquistò velocemente grande spazio in agricoltura.
DAGLI SPANDICONCIME A COCLEA A QUELLI A DOPPIO DISCO
Le vendite procedettero così brillantemente che già agli inizi degli anni Trenta Amazone era diventata leader del mercato degli spandiconcime e complessivamente l’azienda tedesca è arrivata a vendere oltre 250.000 spandiconcime a coclea in differenti versioni.
Negli anni ’60 uscirono dalla linea di assemblaggio oltre 10.000 unità. Dopodiché la domanda di questa tipologia di prodotto iniziò lentamente a diminuire e nel 1986 la produzione fu interrotta completamente. Nel frattempo però lo spandiconcime ZA a due dischi, sviluppato da Heinz Dreyer, aveva già sostituito lo spandiconcime a coclea.
SERIE ZA: OLTRE SETTECENTOMILA ESEMPLARI VENDUTI
Gli spandiconcime della serie ZA hanno riscosso un successo ancora più ampio dei loro predecessori conferendo ad Amazone una posizione di assoluto primato nel settore degli spandiconcime con la vendita di oltre 700.000 esemplari di questa serie dal 1958 ad oggi. Tra i principali fattori del successo di questa tipologia di macchine la presenza di due dischi che girano in direzioni opposte, consentendo un modello di distribuzione esattamente speculare e preciso a sinistra e a destra della direzione di lavoro. Inoltre, il fatto di poter regolare in continuo la velocità dell’albero della PTO permette di ottenere una velocità di lavoro dei dischi costante. La macchina pertanto può essere facilmente e velocemente regolata per diversi tipi di fertilizzante e per diverse larghezze di lavoro. Tali elementi di base si sono rivelati così efficaci che ancora oggi sono presenti nella maggior parte degli spandiconcime in commercio.
Successivamente i tecnici di Amazone hanno messo a punto altre importanti innovazioni che hanno ulteriormente incrementato l’efficienza degli spandiconcime ZA, come ad esempio, la paletta orientabile per la concimazione in copertura tardiva. Da segnalare anche altra pietre miliari, come il sistema a dischi intercambiabili, che offre la possibilità di raggiungere larghezze di lavoro più ampie (attualmente fino a 54 metri) e di poterle variare, e lo sviluppo di sistemi di distribuzione a confine.
L’INGRESSO DELL’ELETTRONICA
I modelli più apprezzati sul mercato, che hanno costituito una tendenza per il settore, sono stati soprattutto gli ZA-F, gli ZA-U e la serie ZA-M. Mentre nelle prime serie dello spandiconcime ZA è stata la meccanica sofisticata a determinarne il successo, in seguito sono state la funzionalità idraulica e l’aggiunta dell’elettronica (si pensi alla regolazione elettronica della quantità proporzionale alla velocità di avanzamento) a promuoverne una diffusione così estesa.
I NUOVISSIMI MODELLI ZA-TS E ZG-TS
Si è arrivati così ai nuovissimi modelli ZA-TS (presentati al Sima 2013), con capacità della tramoggia fino a 4.200 litri e velocità operative di circa 20 chilometri orari, in grado di raggiungere una produttività oraria fino a 50 ettari. Ancora più efficienti risultano i nuovi spandiconcime trainati ZG-TS con capacità della tramoggia da 5.500 a 8.200 litri che sono anch’essi equipaggiati con il nuovo sistema di distribuzione TS.
Inoltre, con la tecnologia di pesatura a celle di carico, il sistema di concimazione di confine AutoTS integrato nel disco, i terminali di controllo con funzionalità Gps-Switch (un computer di bordo supplementare tramite Gps permette una gestione precisa delle capezzagne e in zone marginali) e con tecnologia Isobus allo stato dell’arte, sono in grado di soddisfare le più sofisticate richieste di precisione.
Fonte: Amazone