Prestazioni di altissimo livello coniugate a design estremamente funzionale pur nelle dimensioni ridotte. Fin dal momento del suo lancio la serie Ergit 100 di Antonio Carraro, conclamato big dei trattori speciali, ha rappresentato una nuova concezione di trattore, pensato per chi opera nelle coltivazioni a filare anche in pendenza e in condizioni estreme.
SERIE R: LA NUOVA GENERAZIONE DELLA GAMMA ERGIT 100
Ma è con la nuova generazione della gamma Ergit 100, la serie R, che la casa veneta ha compiuto un deciso ulteriore passo in avanti, non limitandosi all’upgrade motoristico operato in vista della conformità ai parametri Stage IIIB/Tier 4 interim in materia di emissioni e alle omologazioni a livello di sicurezza per l’operatore in linea con la “mother regulation”.
Un upgrade motoristico, viene sottolineato dal costruttore, che ha mantenuto inalterati design e ingombri dei predecessori, grazie alla scelta di integrare completamente nel vano motore il filtro antiparticolato Dpf e il catalizzatore diesel Doc compiuta dai progettisti di Antonio Carraro in fase di rielaborazione del comprovato propulsore Kubota a quattro cilindri turbo Common Rail da 98 cavalli che aziona tutti i trattori della nuova serie R.
UN ULTERIORE SALTO IN AVANTI
Questo aggiornamento non è stato però, come detto, un intervento isolato, ma ha coinciso con l’introduzione di numerose inedite funzionalità e di nuove soluzioni in termini di ergonomia e comfort di guida, nonché di contenuti tecnici innovativi che hanno comportato per la nuova serie R uno standard di tecnologia al top del segmento dei compatti.
Sotto l’unica taratura di potenza di 98 cavalli, quindi, la nuova serie R è declinata in sette differenti modelli, dotati del telaio integrale oscillante ACTIO™ proposto in tutte le varianti – sterzante, a baricentro basso, a carreggiata larga oppure articolato – e ulteriormente ottimizzato grazie un passo maggiorato, che ripartisce in maniera perfettamente equilibrata i pesi del trattore, incrementando stabilità, capacità di trazione e comfort.
TGF 10900 R, PROGETTATO PER MUOVERSI SOTTO I FILARI
Modelli frutto di un unico concept progettuale – con possibilità però di personalizzare ogni macchina in funzione delle diverse esigenze operative – che condividono le stesse specifiche di spicco e sono tutti a guida reversibile, ad eccezione del modello TGF 10900 R, uno degli specializzati dell’azienda di Campodarsego più apprezzati dagli operatori del comparto vitivinicolo e frutticolo.
Poderoso e compatto trattore monodirezionale a ruote posteriori maggiorate, particolarmente basso e stretto, il TGF 10900 R viene proposto con due diversi tipi di riduttore per ruote posteriori da 20 o 24 pollici, così da mettere a disposizione due nuovi assetti che potenziano la stabilità e riducono il beccheggio, offrendo al contempo nuove possibilità per incrementare il comfort sulla piattaforma.
LA POSTAZIONE DI GUIDA PIÙ BASSA DELLA CATEGORIA
Identificato quindi dal profilo basso e filante – l’operatore dispone della postazione di guida più bassa della categoria (solo 1.125 millimetri da terra nella versione con arco abbattibile e 1.740 millimetri in quella cabinata) a tutto vantaggio della visibilità frontale e dei lavori sotto chioma – si rivela trattore stabile e maneggevole, in grado di garantire svolte strettissime, utili nel rientro tra un filare e l’altro, ideale per lavorare in frutteti “a ypsilon”, vigneti, coltivazioni a tendone, serre e nei difficili spazi sotto le chiome, anche in presenza di filari stretti o vegetazione fitta, ma risulta altrettanto indicato a garantire trazione e aderenza anche sui terreni declivi.
Un trattore configurabile, per giunta, con ben otto combinazioni di pneumatici per ottenere le versioni più personalizzate in funzione del tipo di coltivazione e della morfologia del terreno.
LO STESSO COMFORT DEL PIENO CAMPO
Oltre a tutto questo, rimarcano in casa Antonio Carraro, si tratta di un compatto trattore “frutteto basso” assimilabile per comodità di guida e spaziosità (il tunnel centrale è completamente libero da leve per agevolare l’accesso a bordo e migliorare il comfort) ad un trattore tradizionale.
L’inversore, inoltre, è sulla destra (unico trattore della sua categoria con questo requisito), sempre al fine di garantire comodità d’uso, e la leva delle marce è sotto il volante, la cui colonnetta è regolabile in inclinazione ed altezza.
MOTORE KUBOTA 4 CILINDRI DA 98 CAVALLI
Ad ottimizzare il rendimento delle attrezzature impiegate, invece, molto contribuisce il motore Kubota V3800 CR-T quattro cilindri, turbo intercooler a quattro valvole per cilindro, da 3.769 centimetri cubi di cilindrata.
Un propulsore ad alte prestazioni con ridotto consumo di carburante, provvisto di common rail di ultima generazione ai fini di un preciso controllo dell’iniezione e di coppa dell’olio più capiente, contraddistinto inoltre da bassa rumorosità e limitate vibrazioni.
Tra le sue dotazioni di punta anche la gestione elettronica dei giri (made in Antonio Carraro), mediante la quale è possibile impostare e richiamare il regime motore memorizzato (ed anche le curve di accelerazione impostabili da cluster) in modo semplice e rapido attraverso i comandi posizionati sulla destra del volante.
Perfetta, inoltre, la sinergia con trasmissione e apparati tecnici del trattore, grazie alla tecnologia Can-bus deputata a consentire il “dialogo” tra le diverse unità di controllo della macchina attraverso uno scambio costante di informazioni.
CAMBIO SINCRONIZZATO 16+16 CON FUNZIONE ECO-MODE
Meccanica la trasmissione ad ingranaggi, a quattro gamme e quattro marce per un totale di 16 rapporti in avanzamento ed altrettanti in retro, con inversore sincronizzato inseribile durante la marcia e funzione Eco-mode per raggiungere la velocità massima di 40 chilometri orari ad un regime motore ridotto.
ADATTO ANCHE ALLE ATTIVITÀ PIÙ IMPEGNATIVE
Sul fronte idraulica, l’impianto standard del TGF 10900 R prevede una pompa in grado di erogare fino a 49 litri di olio al minuto e tre distributori ausiliari per un insieme di sei innesti posteriori.
Il sollevatore posteriore, a controllo elettronico, vanta una portata massima di 24 quintali ed è equipaggiato di sistema Damping che, una volta attivato, compensa le sollecitazioni trasmesse dagli attrezzi portati smorzando rischiose oscillazioni.
Tra le altre caratteristiche di punta dello specialista appartenente alla serie R di Antonio Carraro, poi, unitamente alle nuove geometrie di sterzo che esaltano la maneggevolezza della macchina, si segnala la Pto a comando elettroidraulico progressivo fornita di serie a due velocità 540/540Eco (più la sincronizzata indipendente) e, a richiesta, con il nuovo regime rotazionale 540S, ideale per lavorare con regimi bassi di presa di forza (350/400 giri al minuto) e una alta richiesta di potenza per specifici campi di impiego, ad esempio con alcuni tipi di atomizzatori.
A comando elettroidraulico è anche il bloccaggio del differenziale, disponibile sui due assali, e ad un ulteriore incremento della sicurezza provvede il sistema elettronico di reinnesto della trazione in fase di accelerazione, a garanzia di una frenatura precisa ed efficace.
MOLTE MACCHINE IN UNA
Senza dimenticare che un trattore altamente specializzato come il TGF 10900 R sa essere anche macchina multifunzionale per eccellenza, grazie alla possibilità di modificare facilmente assetto e filosofia d’impiego che lo rende adattabile ad ogni ambito di lavoro.
E il sistema integrato sollevamento/impianto idraulico/Pto consente di montare molteplici tipologie di attrezzi sull’attacco a tre punti posteriore o anteriore, tra cui trincia, atomizzatori, aratri, frese, rimorchi, estirpatori ed interceppo.
CABINA SUPER-LOW-PROFILE PROTECTOR 100, IL VALORE AGGIUNTO
Ennesimo valore aggiunto, infine, la presenza della cabina super-low-profile Protector 100 (altezza all’apice: 174 centimetri) sviluppata da Antonio Carraro, caratterizzata da un design ultracompatto e filante funzionale al disimpegno nella vegetazione.
Il suo telaio in acciaio con profilo “a farfalla” a raggio continuo privo di sporgenze permette infatti al trattore di entrare anche tra le colture più fitte di vegetazione senza arrecare danni.
Altre prerogative salienti di questa cabina pressurizzata e climatizzata, che nonostante la compattezza offre uno standard di comfort curato nei minimi dettagli, sono rappresentate dalla visibilità su tutti i fronti, garantita dalle porte a cristalli, dal lunotto posteriore e dagli oblò anteriori, e dall’efficace isolamento termico e acustico, grazie alle superfici morbide del rivestimento dell’abitacolo.
SICUREZZA, COMFORT ED ERGONOMIA
E, in primo luogo, dalla sicurezza, attestata dall’omologazione Fops e Rops e dalla certificazione in Categoria 4 per la massima protezione dell’operatore dalle inalazioni di sostanze nocive (ma anche dagli urti verticali).
Lo strumento digitale Aircontrol consente di monitorare e mantenere il livello di pressurizzazione ottimale, segnalando la funzionalità dei filtri a carboni attivi, e di attivare il climatizzatore.
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