È fissata per domenica 30 marzo a Villa Corte Peron di Marmirolo la 78esima assemblea annuale di Apima Mantova, l’organizzazione di rappresentanza delle imprese agromeccaniche e agricole fondata nel 1936.
IL CAMBIO DEL NOME, UNA SCELTA SU SCALA NAZIONALE
«L’appuntamento di quest’anno riveste una particolare importanza – annuncia il presidente Marco Speziali (nella foto) – perché chiederemo agli associati di pronunciarsi sul cambio del nome in Confai Mantova, per uniformare le organizzazioni su tutto il territorio nazionale e rimarcare con forza l’adesione al progetto di Confai per una meccanizzazione agricola sempre più all’insegna dell’innovazione, della sostenibilità e del dialogo nella filiera agricola».
«Una svolta epocale e assolutamente necessaria per completare un’assistenza sempre più globale, ampia e in linea con le evoluzioni del settore agricolo di cui Apima-Confai è ormai indubbiamente soggetto di primaria importanza – prosegue Speziali –. Questo passaggio, inoltre, è la prova tangibile che Apima-Confai e le sue altre associazioni territoriali di rappresentanza, ascoltano ed assecondano le esigenze dei soci, perseguendo una scelta che è, innanzi tutto, di natura culturale e tesa all’innovazione».
L’AUSPICATO ACCESSO AI PSR
Tra i temi oggetto del dibattito assembleare vi sarà la questione dell’accesso delle imprese agromeccaniche alle misure per lo sviluppo rurale: l’associazione auspica che questa opportunità si concretizzi soprattutto sul fronte di una partecipazione ad auspicabili interventi in favore della meccanizzazione agricola. «Dobbiamo ammettere che l’amministrazione regionale lombarda ha riconosciuto da tempo il ruolo delle imprese agromeccaniche in agricoltura – fa notare Sandro Cappellini, direttore di Apima-Confai – ed è ora schierata a fianco delle nostre imprese per l’ottenimento di una serie di strumenti giuridici e di politica agraria che possano rendere ancora più efficace l’apporto della categoria al settore primario».
In Lombardia, lo ricordiamo, alle imprese agromeccaniche è consentito di realizzare su terreni agricoli le strutture necessarie allo svolgimento del proprio lavoro. «Si tratta di una misura improntata a equità – osserva Cappellini – che va nella direzione di un giusto riconoscimento del ruolo propriamente agricolo svolto dalle imprese agromeccaniche. Tale funzione è peraltro stata ribadita con l’istituzione da parte della giunta regionale lombarda dell’Albo delle imprese agromeccaniche, grazie ad una interpretazione illuminata del sistema agricolo dell’assessore Fava, che non può prescindere dalle imprese di meccanizzazione agricola».
L’assemblea avrà inizio alle ore 10,00 per la parte privata e alle 11,00 per la parte pubblica. Dopo la relazione del presidente Speziali e gli interventi delle autorità presenti, le conclusioni saranno affidate all’assessore all’Agricoltura della Lombardia, Gianni Fava.
Fonte: Apima Mantova