Arca Benefit e Angeloni: macchinari agromeccanici innovativi per le colline marchigiane

Eventi 05/08/2021 -
Arca Benefit e Angeloni: macchinari agromeccanici innovativi per le colline marchigiane

Sviluppare macchinari agromeccanici innovativi “su misura” delle colline marchigiane rispondenti ai principi dell’agricoltura bio-rigenerativa. Grazie alla partnership con la ditta costruttrice di macchine agricole Angeloni il progetto portato avanti da Arca Benefit, società fondata nel 2016 dai tre imprenditori Bruno Garbini, Giovanni Fileni e Enrico Loccioni, ha preso finalmente corpo.

 

L’ESIGENZA DI SALVAGUARDARE IL TERRITORIO CON ATTREZZI “SU MISURA”
Arca Benefit

Da sinistra nella foto: Massimo Fileni, Enrico Loccioni, Luca e Pierduilio Angeloni e Bruno Garbini.

La presentazione delle nuova macchine, con test in campo, si è tenuta lo scorso luglio nei campi dell’impresa agricola Lov (Loccioni) adiacenti all’Abbazia Sant’Urbano di Apiro, in provincia di Macerata. «Una giornata che rappresenta una pietra miliare del percorso del Progetto Arca verso la diffusione dell’agricoltura bio-rigenerativa sul territorio – ha dichiarato Bruno Garbini, presidente di Arca Benefit – così come l’aver incontrato un alleato di valore come la Angeloni S.r.l. nel nostro cammino ci gratifica ed onora».

«Sin da subito, purtroppo – ha fatto presente Garbini –  ci siamo resi conto che i macchinari e gli attrezzi offerti dal mercato male rispondevano alle nostre esigenze di minor disturbo possibile al suolo e di lavorazioni minime da effettuare anche in terreni di una certa pendenza: le grandi imprese produttrici di macchine e attrezzi agricoli, infatti, disattendono completamente l’agricoltura di collina considerandola ormai spacciata».

«Risultava ben chiaro – ha aggiunto – che avremmo dovuto studiare attrezzi “su misura” con un’azienda che ben conoscesse i nostri areali e che credesse nel futuro dell’agricoltura bio-rigenerativa. Ecco perché crediamo molto in questa partnership con Angeloni Srl che, oltre ad essere una consolidata azienda alla terza generazione, conduce a livello familiare anche un terreno in biologico che le ha permesso di capire di più e meglio quali fossero le esigenze di un’agricoltura bio-rigenerativa di qualità svolta nelle Marche».

 

CONCRETE RISPOSTE ALLE SFIDE DELL’AGRICOLTURA CONDOTTA SU TERRENI COLLINARI

Pierduilio Angeloni (a sinistra) e Bruno Garbini.

Con entusiasmo Angeloni Srl ed Arca Benefit hanno iniziato a collaborare per costruire gli attrezzi appositamente pensati e progettati per facilitare le operazioni e ridurre i costi dell’agricoltura bio-rigenerativa, specialmente se praticata in collina. Sono state privilegiate dimensioni non eccessive, robustezza quanto basta per evitare troppo peso e necessità di trattrici di media potenza per essere trainate senza arrecare troppo disturbo al suolo.

«Abbiamo attraversato epoche che si sono distinte, l’una dall’altra, proprie per esigenze diverse e con le grandi innovazioni degli anni ’70 anche il settore agricolo ha avuto la sua parte: in quel periodo ci fu l’introduzione di macchine innovative che però non erano idonee al nostro territorio caratterizzato da colline – ha spiegato Pierduilio Angeloni, presidente di Angeloni srl -. Siamo stati così la prima azienda in Italia ad affrontare questa difficoltà, apportando soluzioni definitive ai problemi che penalizzavano le mietitrebbie nell’esecuzione del lavoro sui terreni in pendenza».

«Dagli anni ’70 ad oggi sono trascorsi oltre 50 anni e ancora una volta il territorio e le colline marchigiane ci portano ad affrontare nuove sfide al passo con i tempi, con le nuove tecniche di studio e ricerca in agricoltura guardando alle nuove opportunità del futuro – ha aggiunto –. È per questo che abbiamo deciso, con consapevolezza, di investire sul modello agricolo promosso da Arca Benefit e sul Progetto Arca: crediamo che l’agricoltura bio-conservativa rigenerativa sia il presente e anche il futuro. Grazie all’importante consulenza agronomica di Arca Benefit, oggi presentiamo soluzioni agromeccaniche innovative che dovrebbero permettere di applicare efficacemente pratiche agricole in grado di rigenerare la componente biologica dei suoli delle Marche e, più in generale, dei terreni collinari tipici del centro Italia».

 

I CINQUE PRINCIPI BASE DEL MODELLO AGRICOLO PROMOSSO DA ARCA BENEFIT
Arca Benefit

Luca Angeloni e Simone Tiberi.

La collaborazione tra Angeloni Srl e Arca Benefit rappresenta «una chiave di svolta per l’applicazione e la diffusione del modello agricolo biologico conservativo rigenerativo che Arca Benefit promuove in un territorio argilloso e collinare come quello marchigiano», ha illustrato Simone Tiberi, agronomo di Arca Benefit.

Il modello denominato Regenerative Soil System  prevede, infatti, l’adozione di 5 principi base, quali: rispetto rigoroso della normativa biologica; rotazioni pluriennali con preferenza delle colture consociate rispetto alle colture pure; copertura del terreno per tutta l’annata agraria; minimo disturbo al suolo e impiego di concimi organici provenienti da processi di economia circolare. Queste innovative soluzioni agro-meccaniche realizzate dalla Angeloni srl garantiscono il rispetto dei principi dell’agricoltura conservativa e le esigenze dell’agricoltura biologica.

Inoltre, ha specificato Tiberi, rappresentano «il risultato di un’esperienza triennale maturata in campo da Arca Benefit sia all’interno del progetto Agribiocons, cofinanziato dal PSR Marche 2014-2020 e ancora in atto, sia tramite le sperimentazioni effettuate nei terreni di proprietà del Gruppo Fileni e delle Imprese Loccioni. Ovviamente siamo solo agli inizi e c’è ancora molto da lavorare, ma la strada è quella giusta come dimostrano i primi risultati ottenuti in campo».

 

LE SPECIFICHE DEI MACCHINARI

Le macchine progettate e costruite da Angeloni Srl «sono altamente specializzate e rispettano i parametri imposti dai principi agronomici previsti dal Regenerative Soil System® promosso da Arca Benefit – ha precisato a sua volta Luca Angeloni, della Angeloni srl –.  Nello specifico, andiamo ad operare dalla prima lavorazione in campo dopo la trebbiatura delle coltura da reddito, o dopo la trinciatura delle cover crops, fino al momento della semina che viene effettuato con macchine non di nostra produzione. Abbiamo deciso di impostare le nostre macchine su trattori di fascia media, fra i 130 a 180 cavalli, al fine di renderle fruibili per la maggior parte delle aziende agricole».

«I parametri imprescindibili di cui dobbiamo sempre tener conto in campo in fase di lavorazione – ha concluso Angeloni – sono il calpestamento del suolo e la non inversione degli orizzonti pedologici del terreno».

 

Fonte: Arca Benefit