Il tunnel imboccato dal settore dell’agromeccanica, in crisi per il calo generalizzato della domanda, sembra essere lungo da percorrere prima che si arrivi a vedere la luce. Lo conferma l’ulteriore, seppur leggero, peggioramento dell’indice generale del clima economico dell’industria europea delle macchine agricole.
L’INDICE È SCESO DI ALTRI DUE PUNTI TOCCANDO I MINIMI STORICI
In dettaglio, nell’ultimo barometro del Cema, l’associazione che rappresenta i costruttori europei di macchine per l’agricoltura, (indagine datata 13 febbraio 2024) l’indice è sceso da -50 a -52 punti (su una scala da -100 a +100).
Mentre gli indici del clima economico per quel che riguarda attrezzature di trasporto e per l’allevamento sono migliorati in una certa misura portandosi su livelli meno negativi, gli indici per i costruttori di trattori e macchine da raccolta sono scesi ai minimi storici.
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PREVISTO DA DUE TERZI DEGLI INTERVISTATI UN CALO DEL FATTURATO NEI PROSSIMI SEI MESI
Nel complesso, in tutti i segmenti ancora una volta più della metà degli intervistati ritiene sfavorevole l’attuale situazione economica e addirittura due terzi si aspettano un calo del fatturato nei prossimi sei mesi. Una graduale stabilizzazione si è potuta intravedere solo nelle aspettative sulla prossima acquisizione degli ordini (indicatore che non rientra nel calcolo dell’indice barometrico complessivo).
Dopo che gli ordini arretrati avevano raggiunto il picco all’inizio dello scorso anno, il volume degli ordini ha subito ripetute forti riduzioni e corrisponde ora a un periodo di produzione di 3,9 mesi, che nel confronto a lungo termine è ancora relativamente elevato, ma inferiore al livello di inizio anno degli ultimi tre anni.
Fonte: Cema
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