Solido come sempre e pronto a vivere da protagonista la prossima stagione. Così è sostanzialmente apparso a fine ottobre in quel di Abbiategrasso durante il suo incontro annuale con la stampa il gruppo Bcs, affermato a livello mondiale nei settori delle macchine agricole e della manutenzione del verde, alle prese con una fase di attenta valutazione del difficile periodo congiunturale vissuto dai mercati “storici” dell’azienda e di sollecita attuazione delle strategie più adeguate per fronteggiarlo al meglio e superarlo. Puntando, al contempo, su un più ampio numero di nuovi mercati con fiorente economia e sullo sviluppo di nuovi prodotti – in linea con l’export di tecnologia innovativa che resta la precipua mission di Bcs – senza trascurare il rafforzamento delle partnership già formalizzate e l’avvio di nuovi accordi in vista di una sempre maggiore competitività.
70 ANNI DI ATTIVITÀ
Ma la recente conferenza stampa ha significato per la compagnia non soltanto un momento di presentazione del bilancio delle proprie attività nell’ultima annata, delle prospettive per quella in corso e delle più rilevanti novità di prodotto che saranno in vetrina ad Agritechnica 2013, ma anche l’occasione per ricordare ancora una volta il settantesimo anniversario della fondazione di Bcs, nata nel 1943 ad opera di Luigi Castoldi nella piccola officina di Abbiategrasso in cui il geniale ingegnere progettò e fabbricò la prima falciatrice a motore (peraltro una tra le prime al mondo) che tanto ha contribuito all’evoluzione della meccanizzazione agricola del Dopoguerra e naturalmente anche a quella della sua casa costruttrice.
Una realtà che può oggi contare su tre modernissimi stabilimenti produttivi in Italia – Abbiategrasso, Luzzara e Cusago – e su filiali commerciali nei principali Paesi europei, in India e in Cina (alle quali, a partire dal prossimo gennaio, si aggiungerà la filiale brasiliana nei pressi di Porto Alegre), oltre che su distributori presenti in un centinaio di Paesi di tutti i continenti. Valenza mondiale ribadita anche dal peso crescente rivestito dalle esportazioni nel giro d’affari del gruppo, realizzato l’anno scorso per il 63% all’estero, in incremento di oltre due punti percentuali sull’esercizio anteriore.
L’ANDAMENTO DELLA STAGIONE 2012/2013
Restando nell’ambito del consuntivo 2012/2013 (1° settembre-31 agosto), il fatturato di Bcs Group, attualmente presieduto da Fabrizio Castoldi, si è attestato sui 103,270 milioni di euro, in diminuzione del 3,7% rispetto alla stagione precedente. Una flessione riconducibile essenzialmente al comparto delle macchine per la produzione di energia rappresentate dal marchio Mosa, che ha ridotto i propri volumi del 15%, mentre il comparto agro-verde della società – con i marchi Bcs, Ferrari, Pasquali e la new entry Ma.Tra specialista delle macchine per il garden – grazie ai suoi 80,630 milioni di euro (ovvero il 78% del fatturato totale) ha segnato un lieve aumento delle vendite nell’ordine dello 0,05%.
«In questo caso infatti i mercati hanno reagito positivamente alle politiche da noi messe in atto – ha commentato Carlo Cislaghi, direttore marketing del settore agro-verde di Bcs – cosicché abbiamo registrato dati migliori rispetto alle previsioni di inizio stagione, quando si era ipotizzato un calo di fatturato pari a circa un 5%». E in generale si tratta comunque di risultati «che possiamo ritenere soddisfacenti, soprattutto se confrontati con l’andamento dei comparti di riferimento, contraddistinti per lo più da una contrazione».
IL SUCCESSO DELLA GAMMA MA.TRA
Le cifre relative ai prodotti destinati dal gruppo di Abbiategrasso ai settori agricolo e verde vedono i monoasse (prima voce, con il 46%, del fatturato di questo comparto) e le macchine da fienagione in calo rispettivamente del 10% e dell’8%. Positivi invece i numeri dei trattori, maggiorati del 10%, e delle macchine da manutenzione del verde (+47%), trainate dal successo della nuova gamma firmata Ma.Tra introdotta sul mercato dal marzo scorso.
Quanto ai mercati, sempre problematico e apparentemente lontano da una ripresa quello nazionale (-4,4%), che resta ad ogni modo lo sbocco più importante, ma sono negativi, seppur con prospettive migliori, anche Spagna/Portogallo (-10,5%), Germania (-5,6%) e Francia (-3,9%). L’altra faccia della medaglia in Europa – dove hanno deluso anche i Paesi neocomunitari in cui Bcs aveva riposto molte speranze – è rappresentata dall’Olanda, in brillante ascesa del 6,9%. Sfavorevole anche il mercato nordamericano, mentre i dati attinenti a Centro e Sud America sono allineati a quelli della stagione precedente e prospettano numeri interessanti per quella in corso. In crescita invece l’Australia (+8,7%).
ESPORTARE TECNOLOGIA: LA MISSION DI SEMPRE
A compensare le perdite, comunque, intervengono soprattutto le buone performance della società sui mercati africani e asiatici: gli incrementi maggiori di fatturato sono stati messi a segno in Sudan (qui, come in Georgia, Bcs si è aggiudicata commesse importanti che profilano significativi sviluppi anche nel prossimo futuro), Marocco, Libia, Algeria, Egitto e bene è andata in buona parte dei paesi del Medio Oriente, come pure in Arabia Saudita (+32,9%) e Qatar. Dati incoraggianti per Bcs, poi, quelli in arrivo non solo dall’India ma anche dalla Cina, forte dell’appoggio della nuova filiale, operativa dal 2012 su un mercato interno dall’enorme potenziale e che comincia a privilegiare qualità e tecnologia delle macchine anziché il loro prezzo.
LE PROSPETTIVE PER LA PROSSIMA STAGIONE
Lo sguardo di Bcs, è stato chiarito, resta rivolto principalmente all’incremento dei volumi d’affari in quei paesi di nuova penetrazione che hanno già offerto un buon contributo alle economie della società durante la passata stagione (ed altri paesi emergenti sono sotto vigile osservazione). In tale direzione marciano i consistenti investimenti in personale e nella ricerca e sviluppo di nuovi prodotti riferibili a questi nuovi sbocchi, nonché nel potenziamento delle filiali commerciali.
Con simili premesse, pur con la doverosa cautela indotta dalla critica situazione dei propri mercati di elezione, soprattutto europei, «per il 2013/2014 prevediamo in riferimento al comparto agro-verde un fatturato in linea con la stagione precedente, con prospettive di leggero incremento a partire dalla seconda parte dell’annata. Stesso dicasi per il comparto energia, nel quale le chances di crescita sono essenzialmente legate ai nuovi mercati verso i quali Bcs sta indirizzando molte risorse».
LE COLLABORAZIONI CON AGRALE E ESCORTS
In primo piano tra gli obiettivi della prossima stagione, inoltre, una ulteriore azione di consolidamento sul versante delle partnership, portando avanti anche nuove iniziative di collaborazione con importanti aziende di settore. Vedi l’accordo stipulato con Agrale, società brasiliana produttrice di trattori, per la fornitura di trasmissioni Bcs destinate a macchine compatte, affiancato dallo strategico contratto siglato in India con Escorts – il terzo costruttore di trattori per capacità produttiva sul mercato locale – al quale il gruppo italiano fornirà specializzati a marchio Ferrari.
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