“Less is more” (meno è meglio) è un motto che si adatta perfettamente al Belarus 2022.6, un trattore che ha nell’essenzialità uno dei suoi principali punti di forza e che pertanto si rivolge ad un target di operatori ben definito, per i quali l’elettronica spinta e l’innovazione tecnologica più sofistica possono tranquillamente cedere il posto alla semplicità, sostenuta da affidabilità e robustezza, intese anche come possibilità di intervenire direttamente per risolvere eventuali guasti senza aver partecipato a impegnativi training tecnici.
LONTANO DALLE SOLUZIONI HITECH MA PERFETTAMENTE ALL’ALTEZZA DELLE SUE FUNZIONI
Un trattore senza dubbio che, pur collocandosi in questo momento “fuori dal coro”, ha in realtà un suo pubblico fidelizzato disposto ad accontentarsi di una macchina semplice e facile da usare, che fa bene il suo lavoro, offerta per giunta ad un prezzo competitivo.
Ma andiamo per ordine, cominciando proprio dalle origini del Belarus 2022.6, intuibili non solo dal suo nome ma anche dal look che lo caratterizza.
È prodotto infatti da Minski Traktarny Zavod (Minsk Tractor Works), azienda metalmeccanica con sede a Minsk, capitale della Bielorussia, che, forte di 75 anni di storia alle spalle (la sua fondazione risale al 1946), è oggi uno dei principali produttori di macchinario agricolo non solo dell’area CSI (Russia ed ex repubbliche sovietiche) ma anche su scala mondiale con oltre tre milioni di trattori attualmente al lavoro nei campi di più di cento Paesi ed una quota pari all’8 per cento del mercato mondiale dei trattori convenzionali, con un’offerta variegata che spazia dai 12 agli oltre 450 cavalli.
UN COLLAUDATO TUTTOFARE
Messo a confronto con l’estetica attualmente dominante per quel che riguarda la carrozzeria dei trattori, che punta a trasmettere messaggi di forza e vigore, a partire proprio dalle cofanature, il Belarus 2022.6 si posiziona subito controcorrente con il suo stile vagamente retrò in cui si inseriscono la cabina dalle linee arrotondate e i due grossi fari sul musetto.
Se il design non è di quelli che lasciano il segno, sono però da apprezzare la funzionalità del mezzo accompagnata da un’altrettanto marcata versatilità che lo rende adatto a svariati lavori di campo aperto ma anche ad attività di trasporto e operazioni di carico.
PERFORMANTE MOTORE 6 CILINDRI DI FABBRICAZIONE BIELORUSSA
Sotto al cofano, provvisto di un’ampia e facile apertura verso l’alto, è presente il motore MMZ D-260.4S4 (nella foto sopra e nelle due foto sotto, visto da diverse angolazioni) prodotto Minsk Motor Plant, il più grande costruttore bielorusso di motori diesel a 4 e 6 cilindri in linea forte di una produzione annua di oltre 120.000 unità nel range di potenza compreso tra 60 e 425 cavalli.
Il modello scelto per il Belarus 2022.6 è un sei cilindri da 7.125 centimetri cubi di cilindrata equipaggiato con turbocompressore e sistema di raffreddamento dell’aria di sovralimentazione a mezzo di radiatore NVG.
Dotato di sistema di iniezione common rail di seconda generazione a controllo elettronico, a 1.800 giri raggiunge un picco di potenza massima di 220 cavalli, per poi scendere a 201 cavalli a 2.100 giri. La coppia a sua volta si attesta sul valore di 92,30 chilogrammetri a 1.600 giri, la riserva di coppia al 30 per cento.
La presenza del sistema di riduzione catalitica selettiva SCR dei gas di scarico abbinato al catalizzatore DOC garantiscono la conformità alla normativa europea sulle emissioni Stage IV.
Nel complesso si tratta di un propulsore che dà prova di buona elasticità ed efficienza in termini di consumi. Più che soddisfacente anche l’autonomia di lavoro garantita dal serbatoio carburante da 300 litri.
CAMBIO MECCANICO SINCRONIZZATO 24AV+12RM
All’insegna di semplicità ed efficienza il cambio meccanico e sincronizzato a 6 marce per 2 gamme azionato per mezzo di due leve (nella foto sopra). Il cambio di gamma e l’innesto della retromarcia vengono effettuati intervenendo sul pedale della frizione a doppio disco a secco e richiedono che il mezzo sia perfettamente fermo. Presente anche la funzione Hi-Lo che si inserisce tramite i comandi a pulsante posti sul pomello del cambio, con trattore in movimento e frizione premuta.
In tutto dunque i rapporti sono 24 in avanti e 12 in retro, con velocità comprese tra 1,86 e 39,7 chilometri orari in avanti e tra 2,6 e 18,4 chilometri orari in retro.
BUONA MANOVRABILITÀ GARANTITA DA STERZO E ASSALI
Lo sterzo è idrostatico e l’assale anteriore di tipo fisso (nella foto sopra) assicura robustezza ed una buona manovrabilità, con un raggio di svolta di 5,8 metri. Il bloccaggio del differenziale e l’innesto della doppia trazione sono entrambi a comando elettroidraulico.
PRESA DI FORZA CON SELEZIONE MECCANICA DELLA VELOCITÀ DI ROTAZIONE
La presa di forza posteriore si inserisce mediante un leva idromeccanica servo assistita e il suo funzionamento prevede due modalità: standard a 540 e 1.000 giri al minuto ed economica a 770 e 1.460 giri al minuto alla velocità nominale del motore.
La commutazione della velocità da 540 a 1.000 giri al minuto richiede la sostituzione dell’alberino finale della PTO, mentre mediante l’allentamento e la rotazione dell’apposito bullone di fissaggio posizionato sul lato sinistro del trattore (in prossimità della scaletta) dallasi effettua il passaggio dalla modalità standard all’economica.
IMPIANTO IDRAULICO DA 55 LITRI AL MINUTO E SOLLEVATORE DA 6.500 CHILI
L’impianto idraulico a centro aperto è alimentato da una pompa principale a ingranaggi con portata di 55 litri al minuto che sostiene i tre distributori ausiliari posteriori a comando meccanico (le leve sono posizionate in cabina a destra del bracciolo) e il sollevatore posteriore (nella foto sopra) con capacità massima di sollevamento di 6.500 chili.
Il sollevatore posteriore è comandato elettronicamente mediante il pannello di controllo situato nella plancia alla destra del posto di guida. Il settaggio riguarda profondità di lavoro, sforzo, posizione e mix. L’azionamento può avvenire anche dall’esterno utilizzando i comandi posizionati sul parafango (nella foto sopra).
Un’ulteriore pompa da 35 litri al minuto è dedicata espressamente alla trasmissione e alla gestione dello sterzo.
IN CABINA TUTTO QUELLO CHE SERVE
L’ampia cabina a 6 montanti sospesa su silent block offre una buona visibilità e apprezzabili livelli di comfort ai quali contribuiscono il volante a 3 razze regolabile in altezza, il sedile a sospensione pneumatica provvisto di braccioli, l’impianto di riscaldamento e l’aria condizionata di serie.
Appare invece un po’ “minimalista” il display LCD posizionato sul montante laterale destro e suddiviso in quattro sezioni (a sinistra nella foto sotto) che permette di visualizzare i principali parametri di funzionamento del motore.
ELEVATE PERFORMANCE A BASSO COSTO
La parola finale spetta a Lorenzo Castellini, titolare della ditta CM Agri di Tortona (Alessandria), importatrice ufficiale dei trattori Belarus in Italia, che ci ha permesso di vedere da vicino il Belarus 2022.6 ed apprezzarne le doti.
«Le prestazioni in campo di questo trattore non hanno nulla da invidiare ai blasonati competitor dello stesso segmento di potenza, con la differenza che sia il prezzo di acquisto sia i costi di manutenzione e gestione sono decisamente molto più contenuti». Una considerazione, peraltro, che può essere riferita all’intera gamma Belarus.
E solitamente è proprio il test in campo a convincere anche i più scettici che finiscono in genere col definire “impressionanti” le performance di questi instancabili lavoratori, per quel che riguarda potenza ed elasticità del motore, scarico della potenza al suolo, capacità di trazione.
© Barbara Mengozzi