Berti: Zeta, la trinciatrice snella, senza ingombri

Attrezzature 19/06/2019 -
Berti: Zeta, la trinciatrice snella, senza ingombri

SPECIALE MECCANIZZAZIONE PER IL VIGNETO ENOVITIS IN CAMPO 2019

 

Berti Macchine Agricole, reduce dai festeggiamenti per i 60 anni di attività che hanno coinciso con l’inaugurazione del nuovo stabilimento, realizzato in tempi record secondo i dettami dell’industria 4.0, ha scelto il palcoscenico di Enovitis in Campo 2019 per il debutto della nuova trinciatrice Zeta (nella foto sotto e in quella di apertura), la cui caratteristica principale è l’assenza del carter cinghie laterale presente su tutte le trinciatrici convenzionali.

Eliminando il fastidioso ingombro della trasmissione laterale delle cinghie lo spazio della macchina risulta pari alla larghezza di lavoro, le fiancate dell’attrezzatura sono arrotondate e prive di qualsiasi sporgenza e l’operatore ha la possibilità di lavorare a centro della fila ed essere equidistante dai filari, favorendo così l’intervento di qualsiasi attrezzatura per la gestione del sottofila, come ad esempio le diserbatrici meccaniche Ecosprint ed Ecorow sempre a firma Berti.

Berti

Con la sua trasmissione centrale la trinciatrice Zeta è indicata soprattutto per le aziende vitivinicole in regime di coltivazione biologico. La trasmissione centrale alimenta due rotori che possono essere equipaggiati di mazze o coltelli in grado di triturare erba e residui legnosi di diametro fino a 4-5 centimetri.

La trinciatrice Zeta viene fornita di rullo posteriore di appoggio e ruote anteriori che garantiscono un perfetto adattamento alla superfice. Sarà disponibile in versione posteriore e frontale nelle misure di lavoro da 150 a 250 centimetri.

 

ECOROW/D, PER IL DISERBO ECOSOSTENIBILE DI VIGNETI E FRUTTETI

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A Montepulciano, tra i filari della Tenuta Trerose sarà possibile vedere all’opera anche due “classici” della produzione di Berti, le già menzionate diserbatrici meccaniche Ecorow/D ed Ecorsprint/D. La prima delle due, a regolazione idraulica e concepita per la lavorazione meccanica del terreno sottofila, è in grado di garantire velocità e lavori eseguiti in modo ottimale e con un impatto ambientale pari a zero.

A costituire l’Ecorow/D (nelle foto sopra e sotto) (dove D sta per doppia ma esiste anche la versione singola che opera su un solo lato dell’interfila) è un telaio portante doppio a larghezza variabile predisposto per l’applicazione di dischi a stella, realizzati in acciaio speciale, e dischi a dito (prodotti in gomma) montati alle estremità.

Berti

La nuova diserbatrice meccanica firmata dal marchio veronese – disponibile in quattro modelli che differiscono per il numero di dischi a stella montati per lato, variabile da due a cinque – monta di serie sia il doppio martinetto completo di tubi e innesti rapidi, che esegue l’apertura idraulica dei bracci del telaio portante doppio variando la larghezza di lavoro da un minimo di 180 ad un massimo di 280 centimetri, sia l’attacco a tre punti reversibile (Categorie I-II).

Altri componenti standard sono le guide scorrevoli su profilo estruso Berti e le due ruote d’appoggio in ferro.

Il pacchetto delle opzioni comprende invece le alzate e le inclinazioni idrauliche per adattare al meglio l’attrezzatura ai filari, i dischi a stella e i dischi a dito.

 

ECOSPRINT/D, ESTREMAMENTE VERSATILE

Berti

L’altra interessante proposta di casa Berti presente all’edizione 2019 di Enovitis in Campo – validissima alternativa all’impiego di prodotti chimici per la pulizia del sottopianta dalle erbe infestanti in vigna e nel frutteto – è la diserbatrice meccanica interfilare a doppia testata Ecosprint/D (nella foto sopra), caratterizzata da una versatilità che ne consente l’utilizzo su ogni tipo di cultivar. È dotata infatti di tre regolazioni idrauliche per il posizionamento dell’attrezzatura lungo la fila e di tre regolazioni manuali del carter (altezza, profondità e inclinazione) che garantiscono flessibilità per molteplici tipo di impiego.

Ma la prerogativa singolare ed esclusiva del modello Ecosprint è rappresentata dal suo rotore (brevettato), disposto parallelamente al terreno e formato da fili di nylon che, durante la fase di lavoro e per effetto della forza centrifuga, aggrediscono le erbe infestanti distruggendole senzaarrecare danno al fusto delle piante. Il rotore, inoltre,è composto da 16 bobine indipendenti che permettono la sostituzione dei fili con facilità e rapidità.

 

 
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