L’indice generale del clima economico dell’industria europea delle macchine agricole ha subito un drastico calo – il primo di questa consistenza dopo il crollo provocato dal Covid-19 – ma rimane comunque a livelli elevati posizionandosi a +30 punti (su una scala da -100 a +100), rispetto ai +53 punti dell’indagine precedente.
È quanto emerge dal Business Barometer del Cema, l’associazione che raggruppa i costruttori europei di macchine agricole, datato 14 marzo 2022.
PREVISTI ANCORA FATTURATI IN CRESCITA
Per quanto riguarda l’intero anno 2022, i rappresentanti dell’industria europea che partecipano all’indagine del Cema, prevedono ancora un aumento del fatturato della propria azienda, nell’ordine del 5 per cento. Secondo l’indagine, la prevista perdita di fatturato da parte dell’Europa dell’Est sarà più che controbilanciata da un’ulteriore crescita nel resto del mondo, in particolare in Nord e Sud America, Europa occidentale, Australia e Nuova Zelanda.
LE DIFFICOLTÀ DI APPROVVIGIONAMENTO PREOCCUPANO PIÙ DELLA GUERRA RUSSIA-UCRAINA
Le conseguenze della guerra russa contro l’Ucraina sembrano danneggiare l’industria più in relazione a un acuirsi della difficoltà di approvvigionamento che per la chiusura di determinati mercati. Nel 2021, infatti, Bielorussia, Russia e Ucraina rappresentavano insieme meno del 5 per cento del fatturato totale delle società intervistate. In un contesto di ordini record, potrebbe pertanto essere sopportabile perdere ordini da questi Paesi.
Piuttosto, sembra diventare ancora più difficile portare a compimento gli ordini poiché le strozzature della catena di approvvigionamento e gli aumenti dei prezzi tendono a intensificarsi. Ciò vale in particolare per i produttori di mietitrebbie e trattori, con percentuali rispettivamente dell’81 e del 70 per cento dei partecipanti al sondaggio che si vedono costretti a interrompere temporaneamente la produzione nelle prossime quattro settimane.
Fonte: Cema Business Barometer