Caffini: diserbare con acqua si può

Attrezzature 10/03/2016 -
Caffini: diserbare con acqua si può

Innovazione a 360 gradi e sostenibilità, intesa come estrema attenzione alla sicurezza dell’operatore e alla salvaguardia dell’ambiente, sono le due direttrici lungo le quali è indirizzato ormai da tempo il brillante percorso di crescita di Caffini.

 

PREMIO INNOVAZIONE A FIERAGRICOLA 2016

Una strategia di sviluppo ben definita che ha trovato conferma all’ultima edizione di Fieragricola dove l’azienda veronese si è aggiudicata il “Premio Innovazione” con la diserbatrice trainata Attila, un apparecchiatura innovativa e rispettosa della natura.

 

CON ATTILA UN DISERBO RISPETTOSO DELLA NATURA

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Attila, infatti, è in grado di ripulire da erbe infestanti le aree interfilari di frutteti e in particolare di vigneti con il solo utilizzo dell’acqua.

Una piccola quantità di acqua per metro lineare di lavorazione spinta ad altissima pressione trasforma l’apparecchiatura in una idrozappa capace di entrare nel sottosuolo (fino ad una profondità di qualche centimetro), così da distruggere non solo le erbe infestanti che emergono del terreno ma anche il loro apparato radicale sminuzzando le radici e lasciando il terreno e le pianti perfettamente integri.

 

STOP AGLI ERBICIDI

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In questo modo si possono eliminare le erbe infestanti in vigneti e frutteti senza ricorrere al diserbo chimico ma utilizzando l’elemento naturale per eccellenza, l’acqua.

L’operatore inoltre opera nel massimo comfort lavorativo senza dover indossare mezzi di protezione personale non essendo previsto l’impiego di alcun tipo di agente chimico.

Il prototipo è stato utilizzato per la sperimentazione presso l’Azienda Allegrini Estates.

 

SOLO ACQUA AD ALTA PRESSIONE

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La diserbatrice ad acqua Attila, che è attualmente allo statio prototipale in attesa di brevetto italiano ed europeo, è composta da un serbatoio della capacità di 600, 1.000, 2.000 o 3.000 litri, contenente acqua, da una pompa a pistoni ad altissima pressione (circa 1.000 bar) corredata da sistemi di filtraggio e sovralimentazione, funzionante tramite il cardano del trattore, e da una testa rotante, collocata lateralmente.

Sulla testa rotante, azionata da un motore idraulico, sono fissati degli ugelli posti in posizione verticale. La velocità di rotazione del disco portagetti, unita alla velocità di avanzamento di circa 2,5 chilometri orari, garantiscono una perfetta copertura dell’area interessata.

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Il consumo di sola acqua a temperatura ambiente è di circa 2.000 litri per ettaro, in filari di 2,5 metri di larghezza. Dai test sperimentali durati 3 anni su vigneto inerbito, è stato dimostrato che con sole 2 applicazioni all’anno si può risolvere il problema delle infestanti nell’interfila.

 

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