CAI, la Confederazione agromeccanici e agricoltori italiani, commentando i dati rilasciati dal Ministero dei Trasporti che evidenziano una contrazione del mercato delle macchine agricole nel primo trimestre del 2022 rispetto al trimestre dell’anno precedente (si tratta per l’esattezza di una flessione del 9,9 per cento per quanto riguarda la vendita di trattrici e del 26,8 per cento per quella di mietitrebbie) fa presente che se il mercato in qualche modo ha tenuto, è stato grazie alle imprese agromeccaniche, che hanno dimostrato di gradire gli incentivi statali (credito d’imposta 4.0 e Nuova Sabatini), nonostante la riduzione della percentuale di credito, riconosciuta a partire da quest’anno.
SI ALLUNGANO LE ATTESE SOPRATTUTTO PER I MEZZI A PIÙ ELEVATO CONTENUTO TECNOLOGICO
Un freno alle immatricolazioni è venuto però dalla scarsa disponibilità dei mezzi a più elevato contenuto tecnologico, a causa delle carenze di materie prime e di semilavorati, che ha allungato i termini di consegna fino a 12 mesi e oltre, impedendo alle imprese di investire in tempi brevi.
CAI non manca comunque di sottolineare come l’annata 2021 abbia registrato dei volumi straordinari di vendita e pertanto la contrazione registrata nel primo trimestre del 2022 indica che i livelli sono rimasti comunque alti, seppur inferiori all’anno passato.
IL TREND NEGLI ALTRI PAESI
Guardando al di fuori dell’Italia, sempre a detta di CAI, vediamo che in Europa l’andamento è similare per Paesi come Germania, Francia e Austria mentre per altri Paesi sembrerebbe che il trend sia ancora in crescita, come nel caso della Polonia e della Bulgaria.
Al di fuori dell’Europa, vengono registrate contrazioni importanti nel mercato turco (-12,3%), nel mercato indiano (- 25,7%) ed in quello Nord-americano (- 7,9%).
Fonte: CAI Agromec
Fonte immagine di apertura: Claas Italia