Soluzioni pensate per migliorare l’efficienza e la sostenibilità del lavoro agricolo. Con queste premesse Celli, azienda di Forlì che progetta, costruisce e distribuisce in tutto il mondo macchine per le lavorazioni in campo e che quest’anno compierà 70 anni, si è presentata alla scorsa edizione di EIMA.
Prima di entrare nel merito delle novità, merita un cenno lo stand «caratterizzato – come ha voluto evidenziare Andrea Magni (nella foto sotto), direttore dell’azienda – da una veste grafica ispirata alla campagna di comunicazione che sta accompagnando Celli nel suo percorso di crescita e innovazione». Un progetto finalizzato a esprimere e far emergere i valori che guidano da sempre l’azienda romagnola, e cioè “la forza e l’affidabilità”.
«Abbiamo portato alla rassegna bolognese le soluzioni che esprimono al meglio la filosofia che intendiamo perseguire per il futuro, ossia macchine professionali con le quali i nostri clienti possano lavorare al meglio», ha ribadito Magni.
Tutte le proposte di Celli possono essere personalizzate: «Presentiamo soluzioni di una certa importanza, che ci permettono di affrontare non solo i mercati consolidati, ma anche quelli al momento non ancora esplorati o in via di sviluppo, come ad esempio quello americano – ha precisato il manager -. Anche l’Italia resta di prioritaria importanza, si tratta di un mercato che sta tenendo nonostante il contesto, e che ci sta dando soddisfazioni».
EFFICIENZA E PRATICITÀ PER GLI OPERATORI CON LO SGANCIO RAPIDO DEI COLTELLI
In primo piano tra le novità per il 2025 il nuovo sistema a sgancio rapido dei coltelli per gli erpici che, come ha spiegato Marco Manuzzi, (nella foto sopra e in quella di apertura) responsabile assistenza tecnica dell’azienda, promette un notevole risparmio di tempo ed energie per gli operatori. «Per Celli è fondamentale ascoltare con attenzione chi le nostre attrezzature le usa – ha sottolineato –. Da sempre la voce degli operatori è un’importante leva che ci consente di proporre attrezzature pronte a risolvere i problemi e le difficoltà quotidiane».
Il nuovo sistema, a EIMA, era montato su un erpice Maxi 300, ma con l’entrata in produzione già nei primi mesi del 2025, potrà essere installato su tutti i modelli di maggiori dimensioni della gamma Celli, dunque su Energy e Maxi, sia nella versione fissa, sia in quella pieghevole.
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NUOVA TRINCIATRICE JUPITER, IN GRADO DI TRINCIARE ERBA, RAMI E LEGNA FINO A 15 CENTIMETRI DI DIAMETRO
In esposizione anche Jupiter, la nuova trinciatrice semi-forestale adatta per trattori nella fascia di potenza tra i 75 e i 200 cavalli, grazie anche alla scatola cambio robusta e alla trasmissione con doppio cuscinetto ed esente da lubrificazione. «È un’attrezzatura in grado di trinciare erba, rami e legna fino a 15 centimetri di diametro – ha spiegato Manuzzi – e si presta a lavorazioni su campi di una certa importanza».
La macchina si distingue per il telaio in acciaio con doppia lamiera (8 mm x 2), per il castello anch’esso molto robusto, i tubi cromati di scorrimento di grande diametro e lo scostamento laterale idraulico di 60 centimetri per un’elevata flessibilità operativa (nel modello esposto a EIMA 2024, ndr).
«L’apertura frontale è alta circa 30 centimetri – ha proseguito il tecnico –, le protezioni anteriori di distinguono per catena e piastra di 10 millimetri, dunque sono molto robuste ed esenti da manutenzione.
«Il tubo rotore presenta un grande diametro e garantisce una trinciatura perfetta in tutte le condizioni di utilizzo – ha aggiunto–. Il che lo si deve anche alla rotazione del rotore stesso pari a 2.400 giri/minuto».
In evidenza il disegno delle slitte, che consente a questo trincia pesante di scorrere e di lavorare senza problemi in tutte le condizioni di terreno. Il rullo posteriore, infine, può essere equipaggiato con una coppia di ruote in gomma».
LE ALTRE MACCHINE
Alle novità Celli ha affiancato i successi di sempre, tra cui E/P, soluzione specializzata per le lavorazioni in risaia, che è stata adattata per operare anche sul territorio italiano; Super Tiger, la fresatrice pieghevole di punta, nota per la robustezza e la larghezza di lavoro che la rende adatta per lavorazioni di ampi terreni; Tiger Bio, la fresatrice concepita specificamente per rispettare i principi dell’agricoltura biologica; Lothar, che grazie al modulo baulatore è ideale per creare letti di semina pre-formati, perfetti per le colture orticole. Per finire EV, la fresatrice laterale per lavorazioni interfilari pensata per vigneti e frutteti.
© Emanuela Stìfano
Fonte immagini: Celli e Meccagri (EIMA 2024)