Dopo aver in qualche modo stravolto e ulteriormente ottimizzato la serie Lexion, la tedesca Claas vuole performare ancora di più nel segmento delle autolivellanti, macchine da raccolta che la fanno da padrona nel mercato del Centro e Sud Italia. È così che dalla Trion, serie di riferimento nelle mietitrebbie di media gamma sostitutiva della Tucano, nasce l’erede della Tucano 430 Montana 4.
Il progetto della nuova autolivellante poggia sulle vaste conoscenze acquisite nei molteplici anni d’impiego della Tucano, e ha messo a frutto i colloqui avuti con i clienti, agricoltori e contoterzisti, soprattutto italiani, utilizzatori di prodotti Claas e non.
Sulla stessa base a cinque scuotipaglia viene oggi offerta sul mercato una macchina che è completamente rivisitata sia dal punto di vista degli organi trebbianti, sia da quelli della motorizzazione, della struttura e del sistema di livellamento.
Nello specifico, per quest’ultimo, si può parlare di tre importanti apparati che suddividono il sistema e consentono di operare su pendenze laterali del 38%, del 32% in salita e dell’11% in discesa.
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LIVELLAMENTO DELLA TESTATA
Come primo elemento troviamo il canale convogliatore dotato di ralla, che deriva dal canale V Channel e che ha uno snodo specifico capace di adattare le testate alle pendenze che si incontrano in collina. Sono stati installati nuovi supporti per i cuscinetti della ralla, un rullo convogliatore più largo con diametro maggiorato, equipaggiato di una nuova trasmissione con una sola catena senza rinvio e lubrificazione automatica, nonché dei cilindri di sollevamento che guadagnano degli steli anch’essi maggiorati in diametro.
Grazie a questo sistema, allineato anche con il telaio irrobustito e tutto il sistema di livellamento che segue, la Trion 540 Montana 4 può operare con testate fino a 7,7 m, come quella vista in campo lo scorso luglio presso l’Azienda Bianchini di Montelupone, nelle Marche (nella foto sopra). Ovviamente Claas propone i propri modelli nelle differenti versioni, fisse o pieghevoli: Cerio, Vario Convio, oppure in aggiunta, per la raccolta di altre colture basse come piselli o soia è possibile avere testate Maxflex oppure Convio Flex a tappeti.
LIVELLAMENTO ANTERIORE
Seguono telaio e assale anteriore, come secondo gruppo che compone un’importante parte del sistema livellante. Entrambi sono collegati al sollevamento posteriore tramite tiranti centrali per migliorare la stabilità della struttura, il telaio si equipaggia di una barra stabilizzatrice sdoppiata in due parti per migliorarne la resistenza e la compensazione è garantita dai nuovi cilindri di livellamento.
Questi ultimi hanno supporti e steli maggiorati, operanti con pressioni di esercizio basse per diminuire sollecitazioni all’impianto idraulico e risparmiare cavalli di potenza, e quindi anche consumi. La compensazione del livellamento è comandata elettronicamente e può essere totalmente automatica o gestita con variazioni manuali.
LIVELLAMENTO POSTERIORE
Sul retro della Trion 540 Montana 4 il terzo gruppo livellante è composto da telaio e assale posteriore: ora con doppia trazione non più idraulica sulle ruote ma composta da un motore flangiato al centro dell’assale che trasmette il moto alle ruote con due semiassi interni. Questo migliora il rendimento ed incrementa notevolmente la coppia, contribuendo alle performance sui terreni declivi e ad un ridotto slittamento in caso di diversa pressione di appoggio tra gli assali posteriori.
Il telaio che supporta il sistema di livellamento posteriore è imbullonato all’assale per garantire la maggiore robustezza, anche i cilindri di livellamento posteriore, come quelli anteriori, sono maggiorati ed equipaggiati con valvole di blocco Claas.
L’assale posteriore cambia geometria e diventa a pendolo, il che consente maggiore motricità ma anche di aumentare manovrabilità durante le svolte.
Con il nuovo assale posteriore classe oggi offre pneumatici posteriori più alti: con un diametro maggiore è quindi possibile guadagnare in trazione e stabilità, elementi molto molto importanti per i lavori in collina.
IL CUORE DELLA RACCOLTA
Come da manuale Claas, anche la Trion non poteva esimersi dall’avere il sistema APS per la parte di trebbiatura: composto da cilindro di accelerazione, dal diametro di 450 mm, seguito dal battitore con diametro da 600 mm e terminante con un lanciatore. La larghezza di questi organi sale a 1.420 mm, 10 cm in più rispetto alle serie Montana 4 precedenti.
I giri di rotazione di questi sistemi sono regolabili e lavorano in modo sincronizzato, naturalmente sono regolabili dalla cabina. Il contro battitore principale è stato riprogettato e può essere dotato di diverse griglie estraibili velocemente dal lato macchina per la trasformazione. ùLa separazione della granella avviene poco dopo con cinque scuotipaglia aventi una superficie di 6,25 m². Agli scuotipaglia è possibile aggiungere un cilindro separatore a dita, per forzare l’arieggiamento e aiutare la separazione nel caso in cui si effettui la trebbiatura con prodotti umidi o pieni di infestanti.
PULIZIA CON LIVELLAMENTO
La pulizia avviene con ventilazione forzata a turbina, gestita da un variatore idraulico, anticipata da una pre pulizia a caduta con doppio flusso di aria compressa. L’aria non viene spinta solo verso il retro della macchina, ma sale anche verso l’alto per coinvolgere il primo gradino di caduta, il quale anticipa il lavoro del crivello superiore. Il recupero lavora rimandando il prodotto sul cilindro acceleratore.
Crivello superiore ed inferiore hanno una superficie totale di 5,1 m² e grazie alla loro attivazione trasversale possono lavorare a massima performance fino al 20% di inclinazione laterale. Durante salite discese il numero dei giri della turbina si adatta automaticamente alla pendenza.
La gestione della paglia è selezionabile tra andana e spargimento del residuo trinciato, con i comandi in cabina, grazie ai quali è possibile anche regolare la larghezza di spargimento.
SPAZIO PER TUTTE LE GRANELLE
Il serbatoio granella ha un volume di 8.000 l, la velocità di scarico è di 110 l/s, 20 l/s in più rispetto alla Tucano 430 Montana 4: l’angolo di rotazione del tubo di scarico è pari a 105° e, grazie anche a ciò, parte con un supporto di rotazione più alto, come sulle serie Lexion. Questo permette una migliore visibilità grazie alla protrazione in avanti del tubo e uno scarico agevole anche quando è necessario stare più lontani dai rimorchi.
La cuffia terminale è ora oscillante e si può regolare con una leva multifunzione direttamente dal joystick dell’operatore per meglio orientare il getto di scarico.
NUOVA MOTORIZZAZIONE
Il Cummins 6 cilindri L9, da 8,9 l di cilindrata e 354 CV di potenza conforme allo Stage V, diventa il nuovo motore per le macchine Trion 540 Montana 4 di Claas. Per diminuire i consumi il regime nominale è ridotto a 1.900 giri/min, che si riducono ulteriormente a 1.650 giri/min durante i trasferimenti.
L’adattamento automatico della potenza erogata in funzione del carico è garantito grazie al sistema Dynamic Power, che riduce la potenza erogata quando non necessaria, incrementando quindi i risparmi di carburante che possono arrivare anche al 10% in meno rispetto i modelli precedenti. Il serbatoio carburante è di 800 l, mentre per il sistema ADBlue è dedicato un serbatoio di 80 l.
CABINA RIVISITATA
Nella cabina della Trion 540 Montana 4 i montanti sono stati ridisegnati e sono ora più stretti, per l’operatore è aumentato lo spazio sia in zona testa che in zona piedi, i quali possono essere anche appoggiati a degli appositi supporti optional per migliorare il comfort durante la trebbiatura.
Il terminale Cebis è un display HD da 12” ed offre tre visualizzazioni diverse regolabili individualmente. Terminale e bracciolo possono regolarsi in modo indipendente l’uno dall’altro e lavorano associati alla consolidata leva Cmotion, già ampiamente collaudata e affermata per la sua praticità operativa.
© Alessandro Agri957