È ancora una volta nel segno della carica innovativa, della ricerca e della vivacità progettuale che CM si appresta ad affrontare l’appuntamento con la prossima edizione di Fieragricola. E a Verona la dinamica azienda di Lugo di Romagna, in provincia di Ravenna, affermata specialista del sollevamento e della movimentazione agricola e industriale, approda in un ennesimo momento felice, come da prassi negli ultimi tempi.
FATTURATO IN CRESCITA NEL 2019 E FAVOREVOLI PROSPETTIVE DI SVILUPPO
Basti dire che, se il 2018 si è chiuso per CM con una crescita a doppia cifra, il 2019, senza risentire della fase di rallentamento iniziata per il settore della meccanizzazione agricola su scala globale, ha continuato a far registrare un andamento contrassegnato da un marcato segno più.
E le aspettative di ulteriore incremento del fatturato proseguono anche per il 2020, supportate da una presenza in Italia in costante consolidamento e da una continua espansione a livello internazionale fatta anche di penetrazione su nuovi mercati all’estero, con significativa operatività sia in Sudamerica sia in Africa e attenzione sempre più rivolta ad aree emergenti, quali Cile, Perù, Sudafrica, indirizzate su colture mirate, frutticole ad esempio, che risultano particolarmente interessanti per i duttili elevatori e i rovesciatori di casa CM.
UN INTENSO PROGRAMMA DI RINNOVAMENTO, SU TUTTI I FRONTI
Un percorso evolutivo indubbiamente degno di nota dietro il quale troviamo, innestati sulla passione, sulla professionalità e sulla sana ambizione di acquistare sempre maggior peso su tutti gli sbocchi, i nuovi orientamenti strategici dell’ultimo periodo frutto dell’intenso programma di rinnovamento avviato da CM su tutti i fronti, dalla continua riqualificazione e standardizzazione dei processi produttivi al potenziamento della rete distributiva – con presenza ormai capillare sul territorio italiano e programmi di sviluppo per rafforzare quella a livello internazionale – fino ad una rigenerata immagine aziendale, affidata ad una più incisiva comunicazione.
Alta specializzazione, insomma, associata alla costante assistenza fornita alla clientela in ogni parte del mondo, alla capacità di anticipare e soddisfare le richieste manifestate da un mercato in evoluzione incessante e, naturalmente, alla notevole qualità costruttiva della gamma aziendale: queste le carte vincenti che hanno consentito alla ditta romagnola di affermarsi in un mercato globale, sempre più complesso e agguerrito, senza tuttavia rinunciare alla propria dimensione di impresa familiare e portando sempre avanti con coerenza scelte aziendali incentrate sulla valorizzazione delle risorse umane.
LE RISORSE UMANE, UN PREZIOSO PATRIMONIO
«La capacità di fare gioco di squadra rappresenta la caratteristica più importante all’interno di una moderna organizzazione aziendale, in quanto i compiti da affrontare diventano sempre più complessi e nessuno possiede le facoltà necessarie per portarli a termine da solo – spiega Antonella Babini, amministratore delegato di CM –. Il singolo, infatti, può essere abile e capace, però la crescita di un’azienda è sempre il risultato dell’impegno di ciascuno per il bene comune. Ecco perché l’uomo resta la risorsa principale per ogni realtà aziendale e, ferma restando l’importanza della formazione tecnica, non bisognerebbe mai dimenticare di affiancare a quest’ultima una formazione a valori fondamentali quali solidarietà, etica, giustizia, dignità e rispetto».
PRODOTTI CON UN ALTO LIVELLO DI PERSONALIZZAZIONE
Tutto questo sempre coniugato a consistenti investimenti in ricerca e sviluppo in vista del costante aggiornamento e ampliamento della vasta gamma aziendale di elevatori, rovesciatori, accessori e attrezzature per carrelli elevatori, sempre più tecnologicamente avanzata e corredata di soluzioni esclusive mirate all’offerta di attrezzature resistenti, di facile utilizzo ed in grado di garantire superiori requisiti di produttività e sicurezza, nonché un proficuo abbattimento dei tempi di lavoro.
Una gamma, inoltre, progettata e messa a punto anche in base alle varie istanze espresse dalla clientela, in linea con la spiccata flessibilità che rappresenta uno dei massimi punti di forza del marchio ravennate, senz’altro in grado di offrire prodotti e servizi praticamente “su misura”, con un altissimo livello di personalizzazione.
«Il nostro obiettivo è quello di riuscire a corrispondere con sempre maggiore puntualità ed efficacia alle richieste e alle specifiche tecniche fornite dal singolo operatore – viene sottolineato –. Offrendo in tal senso al cliente finale anche assistenza e consulenza, al fine di supportarlo nella scelta di una macchina e nel relativo allestimento, specialmente in caso di esigenze particolari».
L’ELEVATORE IDRAULICO TRIPLEX, PER LE ESIGENZE DELL’AGRICOLTURA SPECIALIZZATA
Ed un valido esempio di questa attitudine ad assecondare di volta in volta le necessità di chi opera nell’ambito dell’agricoltura specializzata è offerto dal nuovo elevatore idraulico di struttura compatta a tre sfili a bassa portata – 10 quintali – firmato dal marchio ravennate: un nuovo modello arrivato a rafforzare la gamma aziendale anche nel segmento “leggero” e che CM, dopo averlo tenuto a battesimo in anteprima in occasione dell’ultima edizione dell’Eima di Bologna, ripropone in veste di prodotto di punta sul palco veronese di Fieragricola, in un contesto produttivo particolarmente recettivo per le peculiari caratteristiche di questa attrezzatura.
Nato infatti per dar seguito alle precise richieste provenienti dalle aziende viticole e frutticole, abbinabile a trattori di bassa e media potenza, il nuovo elevatore triplex 10TBCL è contraddistinto da una brillante soluzione tecnica: la presenza di due cilindri laterali di sollevamento a doppio effetto – al posto del tradizionale cilindro singolo centrale – risultando così idoneo ad offrire una ottimizzata visibilità centrale durante le attività di movimentazione, oltre che maggiori livelli di velocità operativa e di sicurezza.
Tra le prerogative di spicco finalizzate a potenziare affidabilità, robustezza e resistenza all’usura del nuovo elevatore 10TBCL, inoltre, si segnalano i cuscinetti radiali a rulli cilindrici, le quattro catene di sollevamento “Fleyer” e i profili in acciaio a “U” laminati a caldo, il distributore idraulico a quattro leve e il traslatore laterale a scorrimento su boccole autolubrificanti, associati alle forche pieghevoli e regolabili e al cilindro di brandeggio con snodo regolabile.
IL NUOVO DISTRIBUTORE ELETTROIDRAULICO PROPORZIONALE
Dalla stessa filosofia fondata sull’estrema attenzione alle esigenze applicative della propria clientela è nata anche la più recente new entry nel portafoglio prodotti della casa romagnola: il nuovo distributore elettroidraulico proporzionale, destinato ad equipaggiare dietro richiesta l’intera gamma di elevatori a marchio CM.
Sviluppato in collaborazione con Bosch Rexroth, il sistema del nuovo distributore elettroidraulico proporzionale – presentato per la prima volta al grande pubblico dall’azienda di Lugo proprio in occasione della prossima kermesse scaligera – opera sulla base della tecnologia load sensing interfacciandosi con l’impianto idraulico del trattore, al fine di richiamare soltanto la quantità di olio necessaria all’azionamento richiesto, in modo tale che il flusso venga sempre regolato in funzione del carico.
Così, oltre a garantire un azionamento dell’attrezzatura esente da scatti o sbalzi, il sistema assicura anche minori assorbimenti idraulici che consentono un contenimento dei consumi.
L’intero sistema, poi, è gestibile in maniera semplice e immediata direttamente dalla cabina o dal posto guida del trattore attraverso un joystick ergonomico, installabile e successivamente spostabile nella posizione preferita dall’operatore
Sono presenti quattro pulsanti di azionamento, ognuno dei quali gestisce un movimento (salita e discesa, brandeggio avanti e indietro, traslazione destra e sinistra, apertura e chiusura dello stringicasse), mentre alla sicurezza operativa è deputato un ulteriore pulsante, posizionato posteriormente al joystick, cui spetta il compito di attivare il circuito, evitando quindi che l’operatore possa inavvertitamente o per errore attivare un comando.
© Barbara Mengozzi