Brillante primo trimestre 2017 per Cnh Industrial, che è tornata a conti in nero con un utile netto di 49 milioni di dollari, rispetto al rosso di 513 milioni di dollari, legato a oneri straordinari, del primo trimestre 2016.
RICAVI IN CRESCITA DEL 5,8 PER CENTO
clicca sulle immagini per ingrandirle
Fra gennaio e marzo di quest’anno la società il cui socio principale è la holding Exor della famiglia Agnelli ha realizzato ricavi pari a 5,68 miliardi di dollari, in aumento del 5,8 per cento rispetto al risultato ottenuto nello stesso periodo del 2016. A cambi costanti il fatturato sarebbe cresciuto del 6,2 per cento.
L’utile operativo della attività industriali è salito a 219 milioni di dollari con un aumento di 41 milioni di dollari rispetto allo stesso periodo del 2016 e con un margine operativo del 4,1 per cento, in crescita di 0,6 punti percentuali rispetto ai primi tre mesi dello scorso anno.
L’utile netto “adjusted” (rettificato) è stato di 58 milioni di dollari, contro un solo milione nel primo trimestre del 2016.
A fine marzo 2017 il debito netto industriale di Cnh Industrial è salito a 2,1 miliardi (+0,6 miliardi rispetto a fine dicembre 2016) mentre il debito totale è sceso a 24,5 miliardi (-0,8 miliardi rispetto a fine dicembre).
Il “cash flow” delle attività industriali è migliorato di 0,1 miliardi di dollari rispetto al primo trimestre del 2016. La liquidità disponibile a fine marzo era pari a 7,6 miliardi (-1,2 miliardi rispetto a fine dicembre).
BUON ANDAMENTO DELLE MACCHINE PER L’AGRICOLTURA
Spicca la forte crescita della divisione Macchine per l’agricoltura che nel primo trimestre del 2017 ha registrato ricavi di vendita netti in crescita del 10,5 per cento rispetto ai primi tre mesi del 2016 (in aumento dell’8,5% a cambi costanti), per effetto di una solida ripresa della domanda in America Latina (Latam) e del perdurare dell’andamento positivo del mercato nella regione Asia/Pacifico.
Le vendite sono risultate stabili nell’area Nafta (Nord America, Canada e Messico) e leggermente in calo in Emea (Europa, Africa e Medio Oriente) per effetto di un contesto di domanda debole, parzialmente compensata da migliori prezzi netti.
Il settore macchine per l’agricoltura ha pesato per il 38 per cento sui ricavi consolidati di Cnh Industrial nel primo trimestre, mentre le macchine per le costruzioni hanno coperto il 9 per cento.
L’utile operativo del Gruppo è stato pari a 159 milioni di dollari nel primo trimestre (90 milioni di dollari nel primo trimestre del 2016). Il margine operativo è aumentato di 2,6 punti percentuali, rispetto al primo trimestre del 2016, al 6,8%, per effetto di vendite in aumento in Latam e Apac, nonché di un miglioramento dell’assorbimento dei costi fissi, di migliori prezzi netti e efficienze di produzione.
OBIETTIVI DELL’ANNO CONFERMATI
«Il primo trimestre è andato bene per Cnh Industrial, ma è troppo presto per alzare i target 2017 a fronte delle incertezze esistenti». Così si è espresso il ceo Richard Tobin parlando agli analisti in conference call. Tobin, in particolare, ha indicato «di non proiettare l’andamento del gruppo nel primo trimestre sull’intero 2017 a fronte di vari fattori di incertezza». Tra questi il risultato delle elezioni presidenziali in Francia e le decisioni del Governo brasiliano sui finanziamenti alla politica agricola del Paese.
Sulla base dei risultati ottenuti nel primo trimestre dell’anno il management di Cnh Industrial ha pertanto confermato i target finanziari per il 2017.
Nel dettaglio, i vertici stimano ricavi netti delle attività industriali tra i 23 e i 24 miliardi di dollari, un risultato diluito per azione adjusted tra 0,39 e 0,41 dollari e un indebitamento netto industriale a fine 2017 tra 1,4 miliardi e 1,6 miliardi di dollari.
© riproduzione riservata
