Confai: il Governo si ispiri al modello francese

News 30/04/2014 -
Confai: il Governo si ispiri al modello francese

La forbice tra Italia ed Europa evidenziata dai dati elaborati da FederUnacoma, sulla base delle statistiche diffuse dal Cema, il Comitato che riunisce le associazioni dei costruttori dei Paesi europei, preoccupa Confai. Mentre nell’Ue c’è stata nel 2013 una crescita media delle vendite di trattrici del 2,1%, l’Italia ha fatto segnare un -1,7 per cento. E ancora più marcato è il divario tra il nostro Paese e la Francia che, con 42.600 trattrici immatricolate, ha fatto registrare un incremento delle vendite del 9,9%.

«Il confronto tra Italia ed Europa è senz’altro motivo di allarme – afferma il numero uno della Condederazione degli agromeccanici e agricoltori italiani, Leonardo Bolis (nella foto) – perché gli scarsi investimenti in tecnologia e innovazione hanno come immediata conseguenza la perdita di competitività dell’intero settore primario».

Confai rimarca l’impegno del mondo agromeccanico per il settore, ma con un avvertimento. «Le imprese agromeccaniche sono quasi le uniche che hanno continuato ad investire in tecnologia agraria, nonostante la crisi – osserva Bolis –, ma anche i nostri imprenditori si trovano ora a fare i conti con oggettive difficoltà di bilancio. È pertanto urgente che il governo consenta anche ai contoterzisti agrari l’accesso alle risorse Ue per la meccanizzazione. Non è un caso che le migliori performance di vendita di macchine agricole abbiano luogo in Francia, dove i fondi comunitari sono distribuiti al contoterzismo attraverso il canale consortile delle Cuma, le cooperative di utilizzo delle macchine e dei mezzi agricoli».

 Fonte: Confai
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