In primo piano tra le tematiche dibattute nel corso del Contoterzista Day 2020 – organizzato lo scorso 3 dicembre su piattaforma digitale da CAI, la Confederazione agromeccanici e agricoltori italiani, Edagricole e dalla rivista Il Contoterzista – l’istituzione dell’Albo degli agromeccanici, fortemente caldeggiata da CAI, dopo la positiva esperienza pionieristica condotta in Lombardia (vedi link), che lo identifica, stando alla dichiarazione del suo presidente Gianni Dalla Bernardina, come uno strumento «in grado di qualificare il sistema agroalimentare, far progredire la Blockchain e sostenere la professionalità delle imprese agromeccaniche che si riconoscono nella politica del nostro sindacato».
CONTRO IL MERCATO SOMMERSO, A SOSTEGNO DELLA PROFESSIONALITÀ
«L’istituzione dell’Albo delle imprese agromeccaniche permetterà di circoscrivere con precisione il contoterzismo, portando alla luce tutte le sue numerose componenti, comprese quelle che, operando in regime di connessione con l’attività agricola, sono sostanzialmente sconosciute – ha spiegato il vicepresidente di CAI, Sandro Cappellini –. La proposta dell’Albo, inoltre, è tesa ad offrire alle imprese agricole uno strumento qualificato per un accesso ancor più agevole e razionale all’offerta di servizi agromeccanici, scoraggiando il mercato sommerso, che vede attualmente, anche nel nostro caso, un certo numero di operatori non professionali offrire servizi agromeccanici di scarsa qualità e in dubbie condizioni di sicurezza, basandosi unicamente sul prezzo, anche conseguenza del particolare regime fiscale del settore agricolo, a tutto discapito di quei tanto citati progetti a tutela dell’ambiente».
La proposta dell’Albo degli Agromeccanici, formalizzata dopo un lungo dibattito interno, si legge nella nota stampa diffusa da CAI, è stata apprezzata dalla categoria.
I CONTOTERZISTI STRATEGICI PER IL CONSEGUIMENTO DEGLI OBIETTIVI DELLA NUOVA PAC
Sempre nel corso dell’evento è stato ribadito dal professor Angelo Frascarelli, economista agrario dell’Università di Perugia, il ruolo centrale del contoterzismo professionale per la crescita in agricoltura in una fase di transizione ecologica e di richiesta di qualità delle produzioni, sicurezza alimentare, incremento della produttività e maggiore redditività.
Se le tecnologie padroneggiate in via pressoché esclusiva dalle imprese agromeccaniche possono facilitare la nuova dimensione dell’agricoltura digitale e la diffusione dell’Internet of Things, come spiegato dal professor Michele Pisante dell’Università di Teramo, prospettive interessanti si affacciano anche sul fronte della nuova Politica agricola comune, in via di definizione, che sarà applicata a partire dal gennaio 2023, come ricordato da Giuseppe Blasi del ministero delle Politiche agricole.
«Le risorse del Recovery Fund finalizzate alla transizione ecologiche – ha specificato Blasi – offriranno l’occasione per un cambio di paradigma e traghettare il settore agricolo verso modelli produttivi ancora più sostenibili, in cui le imprese agromeccaniche professionali si riveleranno indispensabili nel percorso di digitalizzazione e di trasparenza della produzione. Allo stesso tempo, per assicurare il migliore utilizzo dei fondi, sarà strategico favorire dialoghi all’interno delle filiere, nelle quali anche i contoterzisti dovranno essere parte attiva».
UNCAI: «LE DUE ASSOCIAZIONI REMANO NELLA STESSA DIREZIONE»
«Ho seguito con interesse Il Contoterzista Day e sono lieto di annunciare che si sta lavorando a un patrimonio culturale comune a tutti i contoterzisti – ha commentato Aproniano Tassinari, presidente di Uncai, l’Unione nazionale contoterzisti agromeccanici e industriali, adoperatasi in maniera molto attiva ai fini dell’ottenimento dell’Albo degli agromeccanici della Lombardia –. L’augurio è che sia l’inizio di una collaborazione tra le due associazioni agromeccaniche italiane, già avvenuta in passato su temi molto specifici come i permessi di circolazione e il gasolio agricolo agevolato».
Si sta dunque chiudendo il cerchio per arrivare all’Albo dei Contoterzisti, a costo zero, ma con benefici per le aziende agricole, l’agricoltura italiana, l’ambiente, la sicurezza sul lavoro e i consumatori.
«La nuova Pac – ha fatto presente Tassinari – non lascia spazio ai venditori di fumo. Con i pilastri di sostenibilità ambientale rappresentati dalle strategie del Green deal e di Farm to Fork e dai cosiddetti ecosistemi, le aziende agricole per ricevere i rimborsi dall’Europa avranno bisogno della certificazione delle lavorazioni di contoterzisti professionisti».
Fonti: CAI e Uncai