Si è svolta dal 30 ottobre al 2 novembre scorsi Kiemsta, la più importante fiera di macchinari per l’agricoltura della Corea del Sud. Grande l’interesse delle imprese occidentali, che vedono nel Paese asiatico notevoli potenzialità di crescita. L’Italia, grazie all’impegno dell’agenzia ICE e di FederUnacoma, ha partecipato con una collettiva di otto aziende, portando tecnologia e innovazione in uno Stato che sta mostrando grande interesse nei confronti delle più moderne forme di meccanizzazione.
DEFICIT DI MECCANIZZAZIONE E MANCANZA DI MANODOPERA FANNO DA VOLANO ALLA CRESCITA DELL’AGROMECCANICA
Svoltasi nel quartiere fieristico EXCO di Daegu, importante città situata a sud est della capitale, la fiera biennale Kiemsta ha ricoperto un ruolo di primo piano per l’agricoltura nazionale, in deficit di meccanizzazione. In Corea del Sud, infatti, il tasso di meccanizzazione è dell’1,18 percento, un numero decisamente inferiore rispetto alla media internazionale e composto principalmente da macchine obsolete che necessitano di essere sostituite.
Il governo sta spingendo verso l’innovazione e la meccanizzazione del settore primario attraverso il “9° Piano di Base per la Meccanizzazione Agricola (2022-2026)” che si pone l’obiettivo di modernizzare il parco macchine delle aziende agricole con l’introduzione di mezzi autonomi ad alimentazione elettrica o ad idrogeno, migliorando al tempo stesso la sicurezza e la formazione degli operatori. Il rapido invecchiamento della popolazione agricola rappresenta infatti un problema da affrontare urgentemente, con il ricorso a soluzioni automatizzate e tecnologicamente avanzate che si presenta come la miglior soluzione per contrastare la carenza di nuova manodopera.
Un’altra problematica che la Corea del Sud sta affrontando è lo svecchiamento del parco macchine, con il governo che sta lavorando all’espansione degli uffici di noleggio di macchine agricole e all’introduzione di corsi di formazione per agricoltori, nonché all’implementazione di sistemi di gestione delle informazioni per monitorare il ciclo di vita delle macchine agricole.
ITALIA PRESENTE A KIEMSTA CON UNA COLLETTIVA DI OTTO AZIENDE ORGANIZZATA DA AGENZIA ICE E DA FEDERUNACOMA
Il mercato giovane e con importanti prospettive di crescita risulta allettante sia per le imprese locali che per quelle estere: negli ultimi anni, infatti, numerose aziende hanno visto aumentare le esportazioni verso il Paese asiatico, con l’Italia che ha ricoperto un ruolo da protagonista.
I dati ISTAT, infatti, segnalano il Bel Paese come il 4° fornitore di macchine agricole e per il giardinaggio sul mercato sudcoreano, con un valore d’importazione di 31,4 milioni di euro da gennaio a luglio 2024, un dato in crescita del 35,35 percento rispetto allo stesso periodo del 2023.
Tali risultati hanno incoraggiato il nostro Paese a partecipare alla kermesse grazie a una collettiva organizzata dall’agenzie ICE e da FederUnacoma, che ha accolto otto aziende leader di settore quali ADR SpA, Annovi Reverberi, Barbieri, Comet S.p.A., Ferrari Costruzioni Meccaniche, Isolcell S.p.A., Tecnoagri Srl Agricultural and Industrial Equipment.
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FORTI PROSPETTIVE DI SVILUPPO ENTRO IL 2032, CON LE REGIONI EMERGENTI CHE TRAINANO LA DOMANDA
La Corea del Sud potrebbe diventare una sorta di “El Dorado” della meccanizzazione agricola, con gli esperti che prevedono che il mercato dell’agricoltura e delle attrezzature agricole del Paese aumenterà ad un impressionante tasso di crescita annuale composto (CAGR) dal 2024 al 2032. La domanda sta infatti crescendo in tutti i settori grazie all’evoluzione delle richieste dei consumatori e ai progressi tecnologici: agricoltura, orticoltura, zootecnia e silvicoltura sono in costante crescita, avanzando richieste ben precise a seconda delle esigenze del settore.
Osservando in maniera più dettagliata il mercato sudcoreano, è possibile riscontrare importanti differenze fra le diverse regioni da ricondurre a motivi economici, infrastrutture tecnologiche e comportamento dei consumatori. L’area metropolitana di Seoul, ad esempio, è la più grande regione urbana e si caratterizza per un’elevata domanda dei consumatori e per i numerosi poli di innovazione, mentre la provincia di Gyeonggi è un’importante zona industriale ed economica con un potenziale di mercato in crescita.
Busan e Incheon sono centri di crescita regionali con basi industriali e commerciali in espansione, mentre tante altre regioni emergenti in crescita stanno contribuendo a un exploit complessivo del mercato in Corea del Sud. Proprio per questo motivo il Paese risulta molto attraente per numerosi costruttori occidentali, soprattutto europei ed americani, che stanno investendo sempre più nel mercato sudcoreano.
PROTAGONISTE DEL MERCATO LE MACCHINE SOSTENIBILI E TECNOLOGICAMENTE AVANZATE
Le prospettive di crescita per il 2032 sono rosee grazie alla crescente domanda di soluzioni e prodotti sostenibili dal punto di vista ambientale e ai progressi tecnologici che miglioreranno l’efficienza del mercato e la qualità dei prodotti. Le imprese locali ed estere dovranno pertanto aumentare gli investimenti in ricerca e sviluppo, con il governo che sta programmando politiche di sostegno mirate all’espansione del mercato e all’innovazione. La crescita della domanda da parte dei consumatori sarà sostenuta da infrastrutture robuste e dall’innovazione tecnologica, con gli strumenti digitali che saranno fondamentali per consentire una maggiore efficienza e un accesso al mercato più ampio.
OPPORTUNITÀ PER I COSTRUTTORI NON SENZA QUALCHE INSIDIA
Queste prospettive non devono però distrarre gli attori dalle sfide che si presenteranno: volendo mettere da parte le vicende politiche di questi giorni, che hanno visto il presidente sudcoreano Yoon Suk Yeol imporre prima la legge marziale e poi revocarla dopo il voto contrario del Parlamento minando così la fama acquisita dal Paese di Stato difensore delle democrazie liberali, nel mirino c’è la lotta con la concorrenza che, viene fatto notare, porterà a una “guerra dei prezzi” che ridurrà i margini di profitto, un aspetto che potrebbe incidere sulla continua esigenza di investimenti in R&D per la progettazione di macchine all’avanguardia. La conformità a particolari requisiti sarà fondamentale per accedere al mercato e bisognerà prestare attenzione a eventuali interruzioni della catena di fornitura che andrebbero a incidere sulla disponibilità dei prodotti.
Come si evince da un recente report dal titolo “South Korea Agriculture Equipment Industry Trends and Drivers”, l’esigenza degli agricoltori di sopperire alla mancanza di manodopera con strumenti di meccanizzazione efficienti e sostenibili, unita al sostegno del governo tramite sussidi e altre iniziative, garantisce un futuro di crescita del mercato sudcoreano. A caratterizzare il Paese è la grande richiesta di tecnologie digitali per l’automazione e l’agricoltura di precisione, oltre a macchinari ecologici ed efficienti dal punto di vista energetico.
La sostenibilità rappresenta una priorità per gli agricoltori sudcoreani, che mostrano grande interesse per i trattori elettrici ed i motori a emissioni ridotte. Se a questo aspetto si uniscono tecnologie intelligenti quali i sistemi guidati da GPS, droni e sensori, è possibile apprezzare il notevole miglioramento nella gestione di risorse come acqua e fertilizzanti. Questo trend di crescita si prevede che proseguirà anche nei prossimi anni, con la richiesta di macchine efficienti, sostenibili e tecnologicamente avanzate che continuerà a trainare il settore.
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Fonte immagini: Adobe, FederUnacoma Linkedin, ITA Seoul X, NATE.