Covid-19: agromeccanica in stato di shock nel Barometro del Cema

Mercati 16/04/2020 -
Covid-19: agromeccanica in stato di shock nel Barometro del Cema

Nel post pandemia Covid-19 l’industria della meccanizzazione agricola rischia di imboccare una fase di recessione paragonabile per gravità a quella della grande crisi finanziaria del 2008-2009.

 

MAI COSÌ IN BASSO DALLA CRISI FINANZIARIA DEL 2008-2009

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È quanto emerge dal Business Barometer del Cema che porta la data del 9 aprile. I risultati dell’indagine online effettuata mensilmente dal comitato che rappresenta i costruttori europei di macchine agricole per monitorare il trend del business di settore evidenziano infatti un forte peggioramento dell’indice generale del clima economico dell’industria europea delle macchine agricole, precipitato così in basso come non accadeva appunto dalla crisi finanziaria del 2008-2009.

Mentre le valutazioni del business correnti sono scese al livello peggiore dal 2016 le aspettative future sono addirittura precipitate raggiungendo appunto il livello storicamente più basso.

 

SFIDUCIA GENERALIZZATA, TRASVERSALE A TUTTI I SEGMENTI E MERCATI
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La percentuale di rappresentanti del mondo industriale che prevede un aumento delle vendite di macchine agricole nel corso dei prossimi sei mesi è scesa dal 18 per cento della precedente indagine al 2 per cento, mentre l’83 per cento (era il 32 per cento) si aspetta una flessione.

 

Commentando i risultati il Cema fa presente come i partecipanti al sondaggio abbiano abbassato le loro aspettative in maniera generalizzata senza alcuna differenziazione tra i vari segmenti e mercati.

 

UNA ECCESSIVA REAZIONE TEMPORANEA?

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Da qui l’interrogativo se possa trattarsi di una eccessiva reazione temporanea. Per giunta, nel mese di marzo gli ordini in entrata hanno subito una forte diminuzione, ma comunque decisamente inferiore al crollo delle aspettative future.

Va tuttavia rimarcato come l’emergenza Covid-19 abbia fatto sentire il suo impatto in maniera pesante a partire dalla metà di marzo. Facendo una media la capacità produttiva delle aziende partecipanti al sondaggio viene utilizzata solo al 60 per cento rispetto ai livelli precedenti allo scatenarsi della pandemia.

 

PREVISIONI DI FATTURATO RIVISTE PESANTEMENTE AL RIBASSO
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Sul fronte dell’occupazione i piani di riduzione dei dipendenti fissi interessano il 28 per cento degli intervistati, a fronte del 5 per cento di marzo. In forte aumento anche quelli riguardanti i dipendenti con contratto a tempo determinato (dal 34 al 69%).

 

Da segnalare anche come il 79 per cento delle imprese segnalino carenze negli approvvigionamenti. Sul fronte della distribuzione, i partner commerciali stimano che la loro attività si situa al 58 per cento di quella precedente a Covid-19.

Di conseguenza, rispetto al mese di marzo i partecipanti al sondaggio hanno pesantemente rivisto al ribasso le loro previsioni di fatturato per l’anno 202,  in una forbice da 0 a -15 per cento.

 

 
Fonte testo: Cema
Fonte immagini: Dreamstime.