Eima: futuro a rischio se BolognaFiere non decide subito

News 04/11/2015 -
Eima: futuro a rischio se BolognaFiere non decide subito

«BolognaFiere chiede altri tre mesi di tempo per decidere sul piano di rilancio; noi pensiamo bastino solo tre giorni. Fra tre giorni, infatti, si apre ad Hannover l’Agritechnica, l’esposizione internazionale delle macchine agricole che è la concorrente diretta della nostra Eima, e sarebbe sufficiente una visita in Germania per capire come stanno le cose e approvare urgentemente il piano per il quartiere fieristico bolognese».

 

NECESSARI AMPLIAMENTO E RIQUALIFICAZIONE DELLE STRUTTURE

Goldoni_FederUnacoma_93

Con queste parole il presidente di FederUnacoma Massimo Goldoni (nella foto sopra) ha commentato la situazione d’incertezza nella quale versa la fiera, e il clima di tensione tra gli azionisti che mette a rischio il futuro dell’Eima, una rassegna che costituisce il punto di forza del calendario fieristico della città capoluogo (la prossima edizione è fissata a Bologna dal 9 al 13 novembre 2016), ma che senza investimenti per l’ampliamento e la riqualificazione delle strutture non potrà più competere a livello internazionale con i maggiori eventi di settore.

 

IL CONFRONTO PERDENTE CON AGRITECHNICA

EIMA_2014_87

Ad oggi, l’Agritechnica può contare su un quartiere fieristico di un milione di metri quadrati (nella foto sotto), quindi tre volte più grande di quello di Bologna (nella foto sopra); può vantare strutture architettoniche d’avanguardia, contro i padiglioni bolognesi che – ad eccezione di alcune strutture più recenti – risalgono agli anni Sessanta; e può avvalersi di un sistema viario e logistico che rende facile l’accesso alla fiera, a differenza di quanto accade a Bologna con i blocchi sulla tangenziale e l’insufficienza dei parcheggi.

Senza un miglioramento complessivo del “sistema Fiera”, insomma, la prestigiosa rassegna della meccanica agricola rischia di perdere attrattiva per gli espositori e per il pubblico.

 

“VEDERE PER CREDERE”

«A fine settimana sarò ad Hannover per ragioni istituzionali giacché sono presenti alla rassegna tedesca ben 400 aziende italiane del settore che rappresentiamo – ha aggiunto Goldoni – e vorrei che i membri del Consiglio d’Amministrazione di BolognaFiere, e le autorità politiche che hanno potere decisionale sulle questioni relative alla Fiera, venissero con me e vedessero di persona come sono attrezzati i nostri concorrenti diretti».

 

IN ATTESA DI RISPOSTE CONCRETE E RAPIDE

«Abbiamo detto in ogni occasione che vorremmo l’Eima restasse a Bologna, e so che il presidente della Fiera Duccio Campagnoli si sta adoperando per sbloccare la situazione – ha concluso Goldoni – ed ora aspettiamo risposte non solo concrete ma anche rapide, perché i grandi eventi hanno bisogno di una programmazione a lungo termine e il 2018 è davvero dietro l’angolo».

 

Fonte: FederUnacoma