FederUnacoma: la ripresa del mercato Italia è ancora lontana

Mercati 13/02/2014 -
FederUnacoma: la ripresa del mercato Italia è ancora lontana

Anno da dimenticare, anche il 2013, per il mercato nazionale delle macchine agricole che deve un’altra volta rimandare l’appuntamento con la tanto auspicata rimonta. Questo è emerso con chiarezza a Verona nel corso della conferenza stampa di FederUnacoma organizzata nell’ambito dell’ultima edizione di Fieragricola per fare il punto sul comparto agromeccanico italiano ed illustrare le attività della Federazione.

 

VENDITE IN CALO ANCHE NEL 2013

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I segnali, infatti, non sono certo incoraggianti, come attestano i dati, elaborati da FederUnacoma sulla base delle registrazioni fornite dal Ministero dei Trasporti, che mettono in luce una ennesima flessione delle vendite di trattrici, scese a quota 19.017 unità (-1,7% rispetto al minimo storico delle 19.343 macchine immatricolate nel 2012), abbinata al calo delle motoagricole che segnano un passivo del 16,7% (946 le unità immatricolate) e a quello dei rimorchi (-5,7% con 9704 unità).

Il mercato interno, insomma, ha toccato nuovamente il fondo (vedi link) e poteva andare anche peggio, considerando che ad evitare livelli ancor più bassi è intervenuto il recupero evidenziato dall’andamento delle vendite di trattrici durante l’ultimo trimestre dell’anno scorso (+9,7% in ottobre, +4,5% in novembre e, soprattutto, +35% in dicembre).

 

IL “GAP” ITALIANO NELLO SCENARIO EUROPEO

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Si tratta di numeri che accentuano il divario tra il quadro italiano di recessione e un vivace scenario internazionale dove tutti i principali mercati esteri, dagli Stati Uniti al Sudamerica, dall’area europea, Francia e Germania in testa (vedi link), fino all’Estremo Oriente, manifestano una domanda di macchine agricole in crescita e significativi incrementi di vendite.

E si tratta inoltre di numeri che stanno cambiando la fisionomia della meccanizzazione agricola nazionale, oggi contrassegnata da una contrazione degli acquisti di nuovi mezzi meccanici che per le aziende del settore primario significa fare affidamento sulle riparazioni delle macchine già operative oppure puntare sul contoterzismo.

 

IL RUOLO TRAINANTE DEL CONTOTERZISMO

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Non a caso da una recente indagine, realizzata da Nomisma per conto di FederUnacoma su un campione di 750 imprese agricole rigorosamente selezionate, è emerso come la mancanza di risorse finanziarie, l’incertezza circa il proprio futuro, la tendenza a prolungare il ciclo di vita delle macchine già in dotazione e il maggiore ricorso al contoterzismo abbiano decretato una drastica riduzione degli investimenti nella meccanizzazione (solo il 28% degli interpellati ha dichiarato di aver acquistato macchinario agricolo, nuovo o usato, nell’ultimo quinquennio e la maggior parte del campione è apparsa orientata a non procedere ad acquisti ancora per i prossimi tre anni).

In un contesto così condizionato dalla bassa redditività e dalla debolezza strutturale del sistema agricolo, «le sorti del nostro mercato si rivelano sempre più legate alle imprese agromeccaniche, gli unici acquirenti propensi ad investire, che forniscono i loro servizi nell’ambito delle lavorazioni stagionali ad oltre il 33% delle aziende agricole, per un totale di quasi quattro milioni di giornate di lavoro, in particolare aumento soprattutto nelle realtà di maggiori dimensioni, superiori ai 50 ettari. Un ruolo trainante che va senz’altro riconosciuto ai contoterzisti, guardando con la giusta considerazione alle  loro istanze per l’accesso alle stesse provvidenze attualmente in essere per le imprese agricole», ha osservato il presidente di FederUnacoma Massimo Goldoni.

 

L’INGANNEVOLE RECUPERO DI FINE ANNO

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Una crisi, quella delle immatricolazioni, che nel nostro Paese non è davvero ancora stata superata e non deve creare illusioni, ha sottolineato Goldoni, il trend positivo riscontrato nell’ultima parte del 2013: «un fenomeno causato da fattori ben precisi. Innanzitutto l’accelerazione che le attività dei Psr, i Piani di Sviluppo Rurale, fanno registrare a fine anno, quando per evitare il disimpegno dei fondi vengono affrettate le pratiche di richiesta dei finanziamenti relative, in parte, proprio all’acquisto di macchine agricole. In secondo luogo, la scadenza del termine previsto dalla normativa per l’immissione sul mercato di trattrici equipaggiate con motori di potenza compresa tra i 56 e i 130 cavalli emissionati Tier III, che dal primo gennaio 2014 debbono essere sostituiti da motorizzazioni aggiornate sotto questo aspetto. Il che potrebbe aver indotto le case costruttrici ad effettuare, entro la fine del 2013, la vendita e l’immatricolazione delle macchine conformi alla Fase III».

 

LA MANCANZA DI UNA STRATEGIA GLOBALE PER AGRICOLTURA E INDUSTRIA

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Improbabile, insomma, una ripresa a breve del mercato nazionale della meccanizzazione e davanti ad una situazione così pesante «non serve ribadire quanto importante sarebbe una politica che aiutasse le imprese agricole a trovare nuovamente conveniente l’investimento in tecnologie e macchinari, oltre che a riconoscere le opportunità offerte dalle nuove filiere e dalle attività multifunzionali – ha rimarcato il presidente di FederUnacoma –. In Italia purtroppo manca ancora un Tavolo di lavoro presso le sedi istituzionali che includa insieme agricoltura e industria per elaborare una strategia globale mirata a potenziare le filiere agroindustriali, determinanti ai fini di una ripresa economica».

Allo stesso modo mancano da noi, a differenza di quanto attualmente avviene in seno a tutte le economie avanzate, strumenti per l’industria paragonabili ai piani strategici di medio-lungo periodo che prevedono sostegni per l’internazionalizzazione, per la ricerca e per il miglioramento competitivo: vedi negli Stati Uniti il piano Obama per la creazione di una rete nazionale per l’innovazione nel comparto manifatturiero, in Germania il recente finanziamento stanziato per la realizzazione di 15 distretti tecnologici o in Francia il programma di sviluppo del manifatturiero comprendente 24 progetti industriali affidati alla Banca Pubblica degli Investimenti (e l’elenco potrebbe continuare).

 

GLI INVESTIMENTI DI FEDERUNACOMA

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Senza dimenticare la legittima rivendicazione da parte di FederUnacoma e imprese associate di poter contare sul supporto del Governo, della classe politica e delle amministrazioni locali nel proprio massiccio sforzo teso a promuovere la meccanizzazione agricola e gli eventi fieristici di settore. Sul piano dell’informazione – è stato ricordato – la Federazione sta continuando ad investire non soltanto con l’implementazione dei suoi siti web e con la sempre più incisiva presenza sui social network, ma ora anche con la nascita della versione on line della rivista Mondo Macchina/Machinery World, pubblicata al pari della versione cartacea in lingua italiana e inglese.

 

IN VISTA DI EIMA INTERNATIONAL 2014

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Per non parlare di quella formidabile macchina di comunicazione e sterminata vetrina di quanto l’industria meccanica è in grado di offrire all’agricoltura rappresentata da Eima International, la grande rassegna della meccanizzazione verde, organizzata ogni due anni a Bologna da FederUnacoma, che costituisce uno dei momenti clou nel panorama fieristico internazionale. E, sempre più cosmopolita e orientata al business, l’edizione 2014 della kermesse bolognese attira a sé aspettative molto alte, «perché nel prossimo novembre il quadro economico e politico europeo, che vedrà meglio definite le modalità di attuazione della nuova Pac superando quegli elementi di incertezza che tendono inevitabilmente a frenare gli investimenti da parte delle aziende agricole, si profila più favorevole. Per quanto riguarda il mercato nazionale, invece, l’auspicio è che anche da noi, in linea con i primi timidi segnali di ripresa legati alla lieve crescita della produzione industriale registrata a gennaio, torni la volontà di investire in agricoltura e in tecnologie meccaniche».

 

UN’INTERNAZIONALIZZAZIONE SEMPRE PIÙ SPINTA

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Positive ripercussioni su Eima International in termini di sviluppo di relazioni e meccanismi di cooperazione, inoltre, deriveranno dal calendario di attività concernenti l’internazionalizzazione delle imprese socie previsto da FederUnacoma nei prossimi dieci mesi: un fitto carnet di missioni, partecipazioni a collettive e convention con gli operatori che vedrà  costantemente impegnata in tutto il mondo la Federazione, adesso promotrice anche di un nuovo appuntamento fieristico, piccolo ma strategico per l’area balcanica, di scena a Tirana in giugno.

«Lavoriamo insomma per accrescere le opportunità di business per le nostre imprese in un gran numero di Paesi e, contemporaneamente, per organizzare la presenza all’Eima dei loro operatori economici, così da incrementare in misura ancora più consistente la caratura della manifestazione e la sua reputazione di grande evento mondiale».

© riproduzione riservata
Fonte immagini, dove indicata: FederUnacoma
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