Il vigneto è l’habitat naturale del Fendt 211 V Vario: grazie alla larghezza minima di 1,07 metri è a suo agio anche tra i filari più stretti. Meccagri l’ha visto al lavoro, tra i filari di vite della Cantina Ca’ Biasi di Breganze (Vicenza).
Stefano Pariani, Sales Engineer Fendt, l’ha definito così: «Fendt 211 V Vario è il classico trattore compatto, altamente tecnologico. È infatti dotato di funzioni e software che semplificano il lavoro, digitalizzandolo».
A caratterizzare il modello 211 V sicuramente l’extra potenza: «Fendt Dynamic Performance è in grado di erogare, in tutte le situazioni di lavoro, fino a 124 cavalli, dunque un’extra potenza di 10 cavalli – ha spiegato Pariani –. Un concetto che definirei intelligente, perché garantisce agli organi di lavoro la potenza massima del trattore in qualsiasi situazione sia necessario avere qualche cavallo in più».
UN TRATTORE SU MISURA CON TRE DIFFERENTI LIVELLI DI EQUIPAGGIAMENTO
L’altro fiore all’occhiello è la possibilità di personalizzazione: sono tre le versioni disponibili – Power, Profi e Profi+ – 160 le opzioni e 80 le possibilità di combinazioni tra pneumatici e cingoli.
Per chi desidera un trattore ad alto tasso di tecnologia, la versione su cui puntare è la Profi +, completamente digitale e che mette al centro tre elementi: lo schermo da 12 pollici, l’accuratezza di guida fino a due centimetri e la documentazione e la telemetria incorporate.
NELLA CABINA COMFORT UNA POSTAZIONE DI LAVORO DI LIVELLO PREMIUM
La nuova cabina comfort a 4 montanti è caratterizzata dal parabrezza fino al tetto – che garantisce visuale completa sugli attrezzi più alti – e dal FendtONE, la connessione perfetta tra ufficio e macchina.
La postazione di lavoro dell’operatore risulta spaziosa, nonostante si stia parlando di un compatto: di sicuro si fanno notare l’assenza della scatola del cambio, che normalmente intralcia, e la presenza del comodo sedile richiudibile che agevola l’entrata e l’uscita.
Nella sua configurazione di base, la cabina soddisfa tutti gli standard della categoria di protezione 2, ma è possibile convertire il sistema di filtrazione dell’aria alla categoria di protezione 4, che garantisce protezione da polvere, fertilizzanti liquidi e dai loro vapori. Una volta conclusa la lavorazione, il sistema di filtrazione, tramite terminale, può essere convertito con facilità.
Per accedere alla postazione, due gradini di grandi dimensioni agevolano l’ingresso in cabina; una volta a bordo l’operatore può utilizzare il vano portaoggetti per riporre i suoi effetti; sotto al bracciolo si trova la porta USB.
Quanto alla climatizzazione, l’innovativa concezione della ventilazione e del riscaldamento fornisce un flusso d’aria tramite la colonna dello sterzo e il tetto. Otto bocchettoni consentono di indirizzare l’aria nei punti desiderati: se ne possono opzionare altri due extra nell’area piedi, in caso di clima veramente rigido.
Il piantone dello sterzo si regola mediante un pedale, la console di comando è dotata di joystick multifunzione e tasti liberamente assegnabili, il che aiuta l’operatore a gestire il lavoro come meglio preferisce.
LA TECNOLOGIA AL CENTRO E TUTTO SOTTO CONTROLLO
La dashbord digitale permette di configurare con facilità i gruppi delle funzioni principali. Le informazioni relative alla guida sono sempre visibili sulla destra e sulla sinistra: sui modelli (come quello in prova) dotati di terminale da 12 pollici, al centro sono collocate le impostazioni per i gruppi principali e cioè sollevatori, motore e trasmissione, idraulica, computer di bordo con i consumi, ventilazione e illuminazione, assale sospeso, assegnazione tasti, assistenza e diagnostica. L’attuatore turn-push posto sulla destra del piantone dello sterzo permette di accedere ai diversi menu.
Nel display a 12 pollici, configurabile sia per il funzionamento touch sia tramite pulsanti, i comandi per trattore e attrezzi, la videocamera (in opzione), le funzioni di guida e la documentazione sono completamente integrati.
«Su ogni schermata panoramica del terminale è possibile visualizzare fino a 6 campi di visualizzazione – ha mostrato Pariani – anch’essi configurabili liberamente».
IL JOYSTICK MULTIFUNZIONE, I TASTI PERSONALIZZABILI E IL JOYSTICK 3L
Il joystick multifunzione a due direzioni con braccio migliorato e 4 tasti personalizzabili rendono più semplice la gestione di attrezzi diversi senza che l’operatore debba spostarsi.
Il nuovo joystick ha un totale i 18 tasti, di cui due proporzionali. «Dei 18 tasti – ha riferito Pariani – 11 possono essere assegnati liberamente, a seconda del gradimento dell’operatore». La classica leva trasversale controlla 2 distributori e il terzo e quarto circuito. Il joystick 3L controlla invece 4 distributori ed è dotato di un pulsante assegnabile liberamente: «Per esempio si può assegnare al terzo circuito – ha ipotizzato Pariani –. In questo modo si può tenere sempre la mano destra sul joystick».
PORTATA IDRAULICA FINO A 119 LITRI AL MINUTO E ALIMENTAZIONE DELL’OLIO SEPARATA
Il nuovo modello monta l’impianto idraulico Load-Sensing e fino a 8 distributori. Due pompe a flusso fisso forniscono esattamente la portata idraulica richiesta: fino a 76 litri al minuto con supplemento idraulico oppure si può optare per la versione maggiorata da 119 litri al minuto.
Si possono prelevare fino a 25 litri d’olio per alimentare attrezzature montate e trainate. Cambio e impianto idraulico sono indipendenti. Il che consente di utilizzare senza problemi olio biologico per l’impianto idraulico.
MANOVRABILITÀ E SICUREZZA AL TOP: I PLUS VISTI IN CAMPO
Anche su pendenze estreme è possibile azionare continuamente il freno fino all’arresto, mettere in sicurezza la macchina in pendenza mediante il comando attivo dell’arresto e successivamente riprendere tranquillamente la marcia, il che garantisce la sicurezza di chi guida e il rispetto del suolo.
«Il Fendt 211 V Vario – ha spiegato Pariani – sfrutta le riserve di potenza a cui i cambi powershift non possono attingere. Ciò permette un risparmio fino al 7 per cento in termini di ore di lavoro e fino al 9 per cento di gasolio rispetto ai cambi a marce».
L’assale anteriore combina maneggevolezza, robustezza e dunque sicurezza. Uscendo dal filare si riesce a girare facilmente senza far manovra. «L’angolo di sterzata di 58 gradi, il ponte a clessidra, la sospensione dell’assale anteriore con stabilizzazione antirollio ed elevata capacità di carico costituiscono la base per il massimo delle prestazioni – ha aggiunto il tecnico –. La funzione VarioActive permette di raggiungere la massima sterzata delle ruote con una sola rotazione del volante».
Quanto a FendtONE, si può scegliere tra quattro moduli, selezionabili a seconda delle esigenze: sistema di guida automatica, agronomia, controllo macchina, telemetria. Ogni modulo comprende un pacchetto base delle applicazioni di avvio necessarie. Inoltre i moduli possono essere ampliati con altre opzioni a seconda delle proprie esigenze.
LA FAMIGLIA DI SPECIALIZZATI FENDT 200 V/F/P VARIO STAGE V
Il modello Fendt 211 V Vario fa parte della famiglia di trattori specializzati Fendt 200 V/F/P Vario Stage V, particolarmente adatta all’impiego in vigneti, frutteti, colture specializzate, serre, orticoltura e paesaggistica ma anche a servizi per enti pubblici.
Entrando nei dettagli, la Serie 200 V Vario è composta da 5 modelli: il 207 con 70 cavalli di potenza, il 208 (80 cavalli di potenza), il 209 (90 cavalli), il 210 (100 cavalli) e, appunto, il modello di punta 211 con 110 cavalli di potenza ed una caratteristica distintiva, ossia l’extra potenza Dynamic Performance.
La Serie 200 F Vario e la Serie 200 P Vario, seppur compatte, sono più grandi: la prima presenta una larghezza esterna di 1,32 metri ed ha una cabina più larga di 10 centimetri, la seconda è caratterizzata da assali più larghi e capacità di carico maggiori, a partire da 1,59 metri.
BEN 33 ELEMENTI INNOVATIVI RISPETTO AI MODELLI PRECEDENTI
Sono 33 gli elementi innovativi che caratterizzano la nuova generazione di Fendt 200 V/F/P Vario rispetto ai predecessori. La configurazione standard Power ne comprende 21, tra cui le punterie idrauliche per interventi ridotti di manutenzione, le ventole Visctronic a controllo elettronico, il serbatoio diesel da 68 litri (80 in opzione), il sistema di gestione del trattore TMS (Tractor Management System) con limitatore del calo dei giri motori automatico 2.0 con modalità Kickdown per accelerazioni rapide.
Rappresentano delle novità, come già accennato, anche la cabina a 4 montanti, con parabrezza fino al tetto, piantone dello sterzo e dashboard sono regolabili con pedale in altezza e inclinazione e la cabina per la prima volta di categoria 4P, a richiesta. È di serie il climatizzatore, mentre si può scegliere in opzione il riscaldamento ai piedi. Il pannello di controllo FentONE comprende joystick multifunzione, attuatore turn push e navigazione, oltre a 4 tasti di scelta rapida.
La versione Profi offre altre innovazioni integrate nel terminale, tra le quali la gestione della capezzagna Fendt TI dotata di schermo da 12 pollici, il terminale (ripiegabile) da 12 pollici nel tetto della cabina con touch e comandi turn push, Joystick 3L per il comando delle funzioni idrauliche compreso pulsante retromarcia.
Per finire, «con la versione Profi+ – fa presente Pariani – il mezzo è collegato all’ufficio mediante un’ampia gamma di opzioni in termini di telemetria, gestione della capezzagna, guida automatica e agronomia». In definitiva, la macchina possiede tutti i requisiti per usufruire dei crediti di’imposta previsti dal Piano Nazionale Transizione 4.0.
© Emanuela Stìfano
vedi anche: Speciale Meccanizzazione Vigneto e Frutteto