Comexposium Group, il terzo ente fieristico su scala mondiale coinvolto nell’organizzazione ogni anno di oltre 170 manifestazioni BtoC e BtoB in 23 Paesi, tra le quali il Salone internazionale dell’agricoltura (Sia) e quello della Meccanizzazione agricola (Sima), entrambi in scena a Parigi, ha chiesto al Tribunale commerciale di Nanterre di avviare la procedura di concordato preventivo.
FATTURATO RIDOTTO A MENO DI UN QUINTO
Come riferiscono con grande enfasi i media d’Oltralpe, di settore e non, a causa della pandemia l’ente ha visto crollare il proprio fatturato dai 440 milioni di euro del 2019 agli 80 milioni di quest’anno.
Un pesante tributo all’emergenza sanitaria che ha costretto Comexposium alla cancellazione di numerose rassegne, a cominciare proprio dal Sima, che, dopo una serie di cambiamenti di date, ha visto annullata l’edizione 2021.
LE PESANTI CONSEGUENZE DELLA PANDEMIA, TRA RINVII E CANCELLAZIONI
Quella di Comexposium è stata una storia di successo fino alla fine di febbraio. «Le banche facevano a gara per prestarci denaro. Ma, a partire da marzo, con l’impossibilità di creare assembramenti a causa dell’emergenza sanitaria, non abbiamo più potuto fare il nostro lavoro: organizzare fiere – ha dichiarato Renaud Hamaide, presidente di Comexposium, in un’intervista al quotidiano francese “Les Echos” –. Abbiamo passato il tempo a rimandare gli eventi, dall’Europa al Canada, dalla Cina all’Australia passando per l’India e il Sud-Est asiatico».
E la stampa francese sottolinea a tal proposito che solo due anni fa, all’epoca dell’ingresso di Crédit Agricole Assurances nel pacchetto azionario di Comexposium, il valore del gruppo era stimato in più di un miliardo di euro.
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Fonte immagini: Sima (edizione 2019).