Francia: scende ancora il trattore nel 2024 ma il gardening salva il mercato dal tonfo

Primo piano 30/01/2025 -
Francia: scende ancora il trattore nel 2024 ma il gardening salva il mercato dal tonfo

Stando alle cifre fornite da Axema (fonte: Axema – DIVA/APS-SIV), l’associazione francese dei costruttori di macchine agricole, complessivamente  i trattori agricoli immatricolati nel 2024 in Francia sono stati 39.198: cifra comprendente anche i sollevatori telescopici che rappresenta una flessione del 5,8 per cento rispetto all’anno precedente e del 2,4 per cento rispetto alla media degli ultimi quattro anni.


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MERCATO TRATTORI IN CALO DEL 5,8 PER CENTO MA POTEVA ANDARE PEGGIO

Francia - Immatricolazioni trattori agricoli (2020-2024)

A rendere meno pesante il passivo è intervenuta però, come evidenzia la stessa Axema, l’entrata in vigore in Francia dal 1° gennaio 2025 del regolamento europeo RVBR – EU 2015/68 in merito alla frenatura delle macchine agricole che ha introdotto l’obbligo, per i trattori di nuova immatricolazione, di essere equipaggiati con impianti frenanti a doppia linea idraulica o pneumatica. Una scadenza che ha spinto molti concessionari francesi a immatricolare prima della fine del 2024 i veicoli (trattori e sollevatori telescopici) sprovvisti di tali requisiti.

 

I TRATTORI STANDARD PERDONO OLTRE 2.000 UNITÀ (-8,4%), LA POTENZA MEDIA CONTINUA AD AUMENTARE

Francia - Immatricolazioni trattori standard (2020-2024)

Entrando nel dettaglio e analizzando gli andamenti delle immatricolazioni per categoria, i trattori standard sono scesi da 26.161 a 23.976 unità (-8,4%).

Francia - Immatricolazioni trattori standard per fasce di potenza (2022-2024)

A fronte però di un mercato in calo trova conferma la tendenza all’aumento della potenza media, che nel 2024 ha raggiunto i 169 cavalli rispetto ai 163,5 cavalli del 2023). Da notare la forte crescita dei trattori con potenza superiore a 300 cavalli (+12,6%).

 

UN ANNUS HORRIBILIS PER GLI SPECIALIZZATI, SCESI AL LIVELLO PIÙ BASSO DEGLI ULTIMI DIECI ANNI

Calo a due cifre per gli specializzati (da vigneto e frutteto) che, scesi da 3.355 a 2.531 unità (-24,6%), hanno raggiunto il livello più basso degli ultimi dieci anni, mentre la potenza media è rimasta stabile a 89,1 CV.

 

JOHN DEERE CONSERVA LA LEADERSHIP NEI TRATTORI STANDARD, NEW HOLLAND IN TESTA ALLA CLASSIFICA PER BRAND DEGLI SPECIALIZZATI

Sempre avvalendoci dei dati forniti da Axema ma tenendo conto ai fini della compilazione del Palmarès solo dei trattori standard e degli specializzati e calcolando quindi un mercato 2024 di 26.507 unità (10,1% rispetto al 2023) – John Deere conserva il primo posto nella top ten dei costruttori con 5.541 unità immatricolate corrispondenti al 20,9% del mercato, in calo rispetto al 2023 (-1,7%).

Alle sue spalle guadagna una posizione Fendt  che, con 4.223 trattori immatricolati e 15,9% di quota di mercato (+2,4%) scavalca New Holland relegandola sul terzo gradino del podio con un market share del 14,3% (3.784 trattori immatricolati). Scambio di posizioni anche al quarto e quinto posto della classifica dove Massey Ferguson, in salita con 2.778 trattori immatricolati e il 10,5% del mercato (+1,2%) , supera Claas detentrice di una quota di mercato del 10,3 per cento (+0,1%) con 2.728 trattori immatricolati. Stabili al sesto e settimo posto rispettivamente, Case IH con l’8,3% (7,8% nel 2023), e Valtra con il 6,2% (6,6% nel 2023).

In regressione Deutz-Fahr, all’ottavo posto, scesa dal 5,0% al 4,9% per cento, seguita da Kubota stabile al 4,3%, e da McCormick, fanalino di coda della Top Ten, in calo di 0,2 punti percentuali (dall’1,3% all’1,1%).

Francia - Immatricolazioni trattori standard per brand (2020-2024)

Separando invece i due podi, ai primi posti nelle vendite di trattori standard figurano John Deere (22,8%), Fendt (15,6%) e New Holland (13.6%).

Nell’ambito degli specializzati, invece, dove la forte contrazione del mercato ha comportato una significativa ridistribuzione delle quote, il brand più popolare è New Holland, balzato dal 16,9% del 2023 al 20,7%, seguito da Fendt (19,2 %) e Deutz-Fahr (9,1%), che ha consolidato la terza posizione.

 

ANCORA UN ANNO BUONO PER I TELESCOPICI, OLTRE LE 5.000 UNITÀ

I sollevatori telescopici hanno raggiunto per il secondo anno consecutivo e per la terza volta dal 2010  il traguardo delle 5.000 immatricolazioni. Da registrare tuttavia una leggera flessione, pari allo 0,4%, rispetto al 2023.

Francia - Immatricolazioni sollevatori telescopici per brand (2020-2024)

Nella classifica per marchi la leadership è ancora una volta appannaggio di  Manitou, seppure in flessione, con il 26,4% per cento di quota di mercato (deteneva il 30,9% del mercato nel 2023), seguita da JCB, in calo (22,4%) e da Merlo, che invece ha guadagnato 2,8 punti di share  (15,6%).

 

UN AUTENTICO RECORD PER LA CATEGORIA “SPAZI VERDI”, IN CRESCITA DEL 9%

Francia - Immatricolazioni trattori per spazi verdi (2020-2024)

I trattori per gli spazi verdi sono cresciuti del 9% passando da 6.166 a 6.718 unità, che rappresenta il totale più alto in assoluto se escludiamo il 2017, caratterizzato da un boom artificiale delle immatricolazioni legato all’imminente introduzione delle nuove normative sui motori.

La struttura delle immatricolazioni per fasce di potenza è cambiata di poco negli ultimi anni, e i trattori da 20 a 29 cavalli continuano a rappresentare il nucleo del mercato con il 61% delle immatricolazioni.

Nella Top Ten per brand Kubota rimane sul primo gradino del podio con il 24,3% di quota di mercato ma perde leggermente terreno a favore della conterranea Iseki, che passa dal 16,1% al 23,1%. Al terzo posto si conferma Solis che scende però dal 23,0% al 21,1%.

 

UNA CRISI ANNUNCIATA E CONFERMATA DA COSTRUTTORI E DISTRIBUTORI

La frenata del trattore riflette la crisi che ha colpito l’intero settore dell’agromeccanica francese, reduce peraltro da un 2023 a gonfie vele, come risulta dal “Rapport économique Édition 2024” a cura di Axema  che evidenzia per il settore sei anni di crescita continua, dal 2017 al 2023, fino al raggiungimento di un valore del mercato di 9,1 miliardi di euro (stime 2023).

«Sebbene non sia giusto affermare che il 2024 si preannunci positivo, allo stesso modo non è giusto sostenere che tutto andrà male – si legge nella prefazione a cura di Damien Dubrulle (nella foto sopra), presidente di Axema –. Il calo degli ordini ricevuti, iniziato più di 12 mesi fa, varia notevolmente da un mercato all’altro. Le fluttuazioni dei prezzi sono in aumento. Il contesto geopolitico sta diventando sempre più impattante su alcune materie prime. I prezzi dell’energia sono in continua fluttuazione, rendendo le previsioni a breve e medio termine particolarmente difficili. È quasi impossibile anticipare la ripresa, strutturarne le previsioni di produzione. Quindi dobbiamo tanto più alzare lo sguardo alle opportunità che sono a nostra disposizione. Le innovazioni da lanciare, le collaborazioni da avviare».

Le stime per il 2024 contenute nel Rapporto indicavano già una flessione del mercato francese delle macchine agricole, destinata a proseguire nel 2025. Previsioni puntualmente confermate nel corso della conferenza stampa tenuta da Axema lo scorso novembre, che indicava per il 2024 una flessione delle vendite tra il 10% e il 15%, seguita da un’ulteriore contrazione intorno al 5% nel 2025, con il 29% delle imprese che avevano già ridotto i lavoratori, esclusi quelli temporanei, e il 21% che si preparava a nuove riduzioni di personale nei dodici mesi successivi.

Sulla stessa linea il Sedima (Syndicat National des Entreprises de Service et Distribution du Machinisme Agricole, d’Espaces Verts, et des Métiers spécialisés), il sindacato cui fanno capo i distributori di materiali agricoli, che nella conferenza stampa dello scorso dicembre indicava  da parte di oltre il 60  per cento dei distributori intervistati un calo degli ordini nel 1° semestre 2025 rispetto al primo semestre 2024.


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OTTIMISMO SULLA RIPRESA CHE VERRÀ, NONOSTANTE TUTTO

Eppure, nonostante l’addensarsi delle nubi all’orizzonte, l’ottimismo resta alto, come sottolinea la stessa Axema, facendo presente che il 45% dei dirigenti interpellati si sono dichiarati ancora piuttosto o addirittura molto ottimisti. Una fiducia legata alla natura dell’attività. «Bisognerà in effetti nutrire sempre più persone con un numero di agricoltori in costante calo – sostiene Axema – e i macchinari agricoli rappresentano senz’altro una soluzione per risolvere questa equazione».

Axema tiene inoltre a sottolineare l’andamento altamente ciclico del mercato dell’agromeccanica, con vendite fortemente correlate ai redditi agricoli che per alcuni prodotti (leggasi cereali, oleaginose, carne suina ecc.) risentono di prezzi molto volatili.

In questo contesto Axema prevede una ripresa progressiva a partire dalla metà di quest’anno, condizionata da raccolti agricoli nella norma. Contribuiranno a trainare il rilancio, viene evidenziato, il rinnovo naturale del parco macchine e l’arrivo di nuove tecnologie che incrementeranno la produttività degli agricoltori.

 

© Barbara Mengozzi

 

Fonte tabelle: Axema – DIVA/APS-SIV.
 

 

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