Dopo aver dato prova lo scorso anno di una sostanziale stabilità in un contesto europeo già colpito dalla crisi, il mercato trattori tedesco si è visto costretto a rinunciare nel 2024 a più di mille nuove macchine. Stando alle cifre fornite dall’Autorità Federale Tedesca per il Trasporto Automobilistico (KBA) e dalla Vdma (Verband Deutscher Maschinen- und Anlagenbau), la principale associazione dei costruttori tedeschi nel campo dell’industria meccanica, lo scorso anno sono stati immatricolati in Germania 29.291 nuovi trattori, in calo del 3,4 % (per l’esattezza 1.045 unità) rispetto all’anno precedente.
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UN SECONDO SEMESTRE IN LARGA PARTE NEGATIVO, CHIUSOSI CON IL -9,2% DI DICEMBRE
Come evidenziano le statistiche Vdma, nel 2024 soltanto tre mesi sono stati caratterizzati dal segno più: febbraio, che ha fatto registrare un aumento delle immatricolazioni del 2,1% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente, aprile, con un aumento del 15,9%, e luglio, con un aumento del 7,2%. Nel mese di agosto le immatricolazioni hanno subito un autentico tracollo con una perdita del 28,3%, e il trend negativo è proseguito fino alla fine dell’anno, concludendosi con un calo del 9,2% a dicembre.
CALO DELLE IMMATRICOLAZIONI IN QUASI TUTTE LE FASCE DI POTENZA
Sempre secondo Vdma la flessione delle immatricolazioni ha riguardato pressoché tutte le fasce di potenza. Quella più consistente si è verificata nel segmento da 81 a 90 CV, che ha perso il 22,9%, seguito da quello da 181 a 190 CV, in calo del 18,9%. Ha fatto eccezione soltanto il segmento di maggiore potenza, quello oltre i 300 CV, dove sono state immatricolate 3.150 nuove unità, ben 1.127 unità in più rispetto al 2023, con un incremento del 55,7%.
FENDT MANTIENE SALDAMENTE IL PRIMO POSTO NELLA TOP TEN DEI BRAND
Per quanto riguarda il posizionamento dei marchi, dopo il sorpasso di John Deere effettuato lo scorso anno, Fendt mantiene ben saldo il primo post della Top Ten con 7.391 (7.394 nel comunicato stampa diffuso da Fendt) trattori nuovi collocati complessivamente sul mercato.
Come si legge nel comunicato stampa diffuso dal costruttore di Marktoberdorf, l’azienda arriva così a detenere In Germania una quota di mercato del 25,2% (era il 20,1% nel 2023). Da tener presente però che se si considerano i dati ufficiali da 51 CV in su, i trattori Fendt, che partono da una potenza di 79 CV, raggiungono una quota di mercato del 32,1%. Ciò significa, evidenzia con soddisfazione il costruttore tedesco, che con questo criterio di valutazione un trattore su tre immatricolato nel 2024 recava il marchio Fendt.
«Nel 2024 abbiamo immatricolato oltre 1.200 trattori Fendt in più rispetto al 2023. Si tratta di un nuovo record per Fendt in termini di immatricolazioni in Germania. Vorrei ringraziare i nostri partner di vendita professionali per questo risultato eccezionale, perché si sono impegnati al massimo per raggiungere questo traguardo unico di leadership di mercato», ha dichiarato Wolfgang Möhrer (nella foto sopra), responsabile delle vendite Fendt in Germania dal 1° gennaio 2025.
«La fiducia dei clienti nel prodotto è fondamentale per la decisione di acquisto – ha aggiunto –. Per questo motivo vorrei anche ringraziare gli agricoltori e i contoterzisti in Germania per la loro fiducia nel marchio Fendt».
JOHN DEERE PERDE TERRENO, CLAAS LO GUADAGNA, RISPETTIVAMENTE SUL SECONDO E TERZO GRADINO DEL PODIO

Fendt 600 Vario
Il brillante risultato ottenuto da Fendt in Germania ha accentuato anche la distanza da John Deere, in seconda posizione nella Top Ten, protagonista di una performance non altrettanto positiva che l’ha vista scendere da 5.899 a 4.662 trattori immatricolati, con una riduzione del market share dal 19,4% al 15,9%.
Sale sul gradino più basso del podio Claas che, dopo aver sfilato nel 2023 il quarto posto a Case IH/Steyr, ha guadagnato nel 2024 un’ulteriore posizione a spese di Deutz-Fahr, con 2.236 trattori immatricolati, a fronte dei 2.092 del 2023, e un incremento della quota di mercato dal 6,9% al 7,6%.
AL QUARTO E QUINTO POSTO, NELL’ORDINE, KUBOTA, CHE SALE DI UNA POSIZIONE, E DEUTZ-FAHR CHE SCENDE DI DUE
In salita anche Kubota che, passata nel 2023 dalla sesta alla quinta posizione, fa un altro passetto avanti con 2.128 trattori immatricolati (erano 1.978 l’anno prima) e una quota di mercato del 7,3% (era il 6,5%).
Deutz-Fahr, pur “giocando in casa”, ha perso due posizioni limitandosi a collocando sul mercato 2.084 trattori (erano 2.483 nel 2023) corrispondenti a una quota di mercato del 7,1%.
I SALI E SCENDI DEGLI ALTRI BRAND
Deve accontentarsi del sesto posto Case IH/Steyr con 1.785 unità immatricolate e lo 0,2% in più di market share (da 5,9 a 6,1%). Decisamente più sostenuta la contrazione di New Holland, al settimo posto, che scende a 1.354 unità (224 in meno rispetto al 2023) e al 4,6% di quota di mercato.
Alle sue spalle Massey Ferguson, con 1.206 trattori immatricolati e il 4,1% del mercato, seguita da Valtra, in discesa con 1.136 unità a fronte delle 1.378 del 2023. Fanalino di cosa della Top Ten Solis, anch’essa in contrazione.
IL CALO DELLE VENDITE DI TRATTORI SI INSERISCE IN UN CONTESTO PIÙ AMPIO DI DIFFICOLTÀ DELL’INDUSTRIA TEDESCA

Interno dello stabilimento John Deere di Mannheim, in Germania
Il calo delle vendite di trattori fa da specchio alla crisi attraversata dall’industria agromeccanica tedesca che, dopo aver messo a segno nel 2023 un fatturato record di 15 milioni di euro, da ricondurre in larga parte alla forza dell’export (la domanda nel 2023 si è rivelata superiore alla media nei principali mercati europei, come Francia e Gran Bretagna, si è trovata ad affrontare un calo progressivo degli ordini visto sempre più nubi addensarsi all’orizzonte.
IL RICORSO AL LAVORO A ORARIO RIDOTTO PER CLAAS E NON SOLO
Emblematico l’andamento del colosso tedesco delle macchine agricole Claas che nell’anno finanziario 2023-2024 ha visto scendere il fatturato del 18,7%, attestandosi a 4,99 miliardi di euro, mentre gli utili sono diminuiti da 347 a 253 milioni di euro. L’azienda di Harsewinkel attribuisce questo calo a diversi fattori: la tensione dei prezzi alla produzione, i tassi d’interesse costantemente elevati, gli eventi meteorologici estremi e crescenti le tensioni geopolitiche. Tutti elementi che hanno generato una significativa incertezza nel mercato, portando agricoltori e appaltatori a ridurre gli investimenti, con un impatto diretto sulla domanda di macchine agricole.
Fatto sta che, come riferiscono i media tedeschi, a partire dal 6 gennaio 2025, l’azienda ha deciso di implementare il lavoro a orario ridotto per circa 1.000 dipendenti presso lo stabilimento di Harsewinkel, specializzato nella produzione di mietitrebbie, trince e grandi trattori. La misura, inizialmente prevista fino al 17 gennaio, si è aggiunta ad altre simili già adottate nel settembre 2024, quando circa 600 dipendenti nel settore delle mietitrebbie erano stati coinvolti in un ridimensionamento dell’orario di lavoro.
Stando a quanto riferisce il portale agrarheute.com Vdma ha previsto per l’intero 2024 un calo della produzione reale dell’8% in tutto il settore e del 2% per il 2025.
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LA LOCOMOTIVA D’EUROPA HA INTERROTTO LA SUA CORSA
A frenare, del resto, non è stata solo l’agromeccanica ma l’intera economia tedesca. Nel 2024 il PIL della Germania si è contratto dello 0,2%, stando agli ultimi dati resi noti lo scorso 15 gennaio dall’Ufficio federale di statistica, che seguono quelli del 2023 quando il prodotto interno lordo era diminuito dello 0,3%. L’ultima volta che in Germania si erano verificati due anni consecutivi di recessione era il biennio il 2002-2003.
LA RIPRESA SEMBRA ANCORA LONTANA
E, a detta degli analisti, la ripresa non è all’orizzonte, tanto che c’è già chi prevede che il 2025 sarà il terzo anno consecutivo di recessione, complice anche il forte calo delle esportazioni, a cominciare da quelle verso la Cina (la Germania, da sola, concentra il 43,3% dell’export verso la Cina di tutta l’Unione europea), al quale si aggiungono la crisi dell’auto e le incertezze nella transizione alla mobilità elettrica, senza trascurare la minaccia dei dazi Usa.
Il tutto aggravato dall’incerto clima politico interno che, dopo il crollo della coalizione di tre partiti del cancelliere Olaf Scholz, ha portato alle elezioni anticipate fissate per il 23 febbraio.
© Barbara Mengozzi
Fonte immagini: Claas, Fendt, John Deere.