Affermato specialista nella progettazione e produzione di attrezzature per la lavorazione del terreno, la semina e la distribuzione di prodotti fitosanitari (nonché di rimorchi per il trasporto dotati di coclee di scarico), il costruttore tedesco Horsch ha ultimamente lanciato, nell’ambito delle novità dedicate alla lavorazione del terreno, il nuovo coltivatore a denti Fortis AS, espressamente concepito e realizzato per operare in abbinamento con trattori di altissima potenza.
LARGHEZZE DI LAVORO DI 6 O 7 METRI, 4 FILE DI DENTI E UN’INTERFILA DI 27 CENTIMETRI
Destinato a sostituire il modello Terrano FM, il nuovo coltivatore firmato Horsch viene proposto per il momento in due versioni con larghezze di lavoro di 6 e 7 metri, dispone di quattro file di denti e di un’interfila di 27 centimetri, offrendo un ampio range di profondità di lavoro che spazia dai 4 ai 30 centimetri (la regolazione della profondità di lavoro può avvenire anche per via idraulica).
DAI 4 AI 30 CENTIMETRI DI PROFONDITÀ DI LAVORO PER UNA RIMARCHEVOLE POLIVALENZA IN ABBINAMENTO CON TRATTORI FINO A 600 CAVALLI
Si tratta dunque, al pari del suo predecessore, di un coltivatore caratterizzato da una notevole polivalenza, capace di eseguire la lavorazione superficiale delle stoppie con la stessa efficacia con cui sa effettuare un dissodamento profondo del suolo. Unico indispensabile presupposto, come detto, l’impiego di un trattore sufficientemente potente, in grado di mettere a disposizione da 300 fino a 600 cavalli.
RULLO FISSATO AL TELAIO O PRECOMPRESSO IDRAULICAMENTE
Da segnalare, tra le prerogative del nuovo Fortis AS di casa Horsch, la possibilità per il doppio rullo posteriore, deputato a portare a termine il lavoro, di essere rigidamente fissato al telaio o idraulicamente precompresso. In quest’ultimo caso la precompressione trasferisce il peso del primo rullo sul secondo, il che evita l’affondamento del doppio rullo in un terreno molto leggero.
A seconda delle condizioni di impiego, poi, l’utilizzatore può decidere di effettuare l’inversione di marcia sull’asse di trasporto, situato tra la terza e la quarta fila di denti, o tramite il doppio rullo posteriore (passare da una configurazione all’altra risulta semplice mediante una valvola a tre vie).
QUARTA FILA DI DENTI IN POSIZIONE ARRETRATA PER UNA MIGLIORE QUALITÀ DI LIVELLAMENTO
Ma nel quadro dei tratti distintivi del nuovo coltivatore del costruttore tedesco spicca sicuramente la posizione più arretrata, rispetto al Terrano FM, della quarta fila di denti. Ciò allo scopo di ottenere la presenza di terra sufficientemente smossa e soffice nel momento dell’impatto con i dischi di livellamento, così da ottimizzare la qualità del livellamento stesso sull’intera larghezza dell’attrezzo.
Al fine di garantire un controllo preciso della profondità di lavoro, inoltre, le ruote situate nella parte anteriore del telaio sono disponibili singole o, in opzione, doppie. Da notare infine che, come la maggior parte dei coltivatori della gamma Horsch, il nuovo Fortis AS annovera un sistema di trasferimento del carico che trasmette fino a 1,2 tonnellate all’asse posteriore del trattore, limitando di conseguenza lo slittamento.
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