Ideal presenta Diva, un nuovo nebulizzatore a basso volume

Attrezzature 17/11/2012 -
Ideal presenta Diva, un nuovo nebulizzatore a basso volume

La novità presentata all’Eima 2012 da Ideal si chiama Diva ed  è un nebulizzatore pneumatico con ventilatore centrifugo in polietilene, progettato per trattare contemporaneamente più filari di vigneto (a spalliera e/o tendone) e/o altre piantagioni con analoghi sesti d’impianto. Il nuovo ventilatore  assicura un’alta velocità di uscita dell’aria, una finissima micronizzazione e un’ottima copertura, con risparmio di tempo e di prodotti, oltre ad un perfetto equilibrio sui diffusori. Inoltre, grazie alla sua forma studiata con speciali programmi di fluidodinamica, riduce notevolmente il rumore aumentando le prestazioni in rapporto all’assorbimento di potenza richiesto.

Diva trainato è equipaggiato con barra a parallelogramma estensibile antibotritica idraulica a 7 funzioni, che consente di trattare contemporaneamente 2 filari completi con altezze da 1,5 a 2,5 metri e larghezze d’impianto da 2 a 3 metri.
Le barre sono completamente comandate dal posto di guida grazie a dei comandi elettroidraulici che consentono, oltre alla movimentazione della barra e alla regolazione dei distributori, l’apertura e la chiusura dei diffusori per la distribuzione dei fitofarmaci.

La macchina è disponibile nelle versioni portata ai tre punti del sollevatore e trainata.

In mostra sul palcoscenico bolognese anche l’irroratrice Drop Save appartenente all’inrteressante segmento delle irroratrici a recupero o a tunnel, caratterizzate dalla presenza di  due pareti contrapposte che richiudono completamente la vegetazione permettendo di recuperare la miscela che non è stata depositata sul bersaglio.

Drop Save dispone di due pannelli (quattro in realtà, dal momento che tratta due filari per volta) che si posizionano a destra e sinistra del filare. Ciascuno di essi monta una fila di getti per l’erogazione del fitofarmaco. Il prodotto è erogato dagli ugelli e accompagnato da un potente getto d’aria che lo dirige verso la vegetazione. Quello che non si deposita sulle foglie o sui grappoli finisce contro il pannello opposto dove incontra una barriera grigliata che lascia passare l’aria ma intercetta il liquido, facendolo precipitare sul fondo dei pannelli, dove degli aspiratori lo raccolgono e lo inviano a una cisterna di dissipazione posta sopra al serbatoio principale. Altro particolare interessante è il sistema frangiflutti: il fatto di lasciar circolare l’aria dietro alla griglia di recupero crea un vortice che aumenta l’efficacia di copertura della macchina senza pregiudicare le potenzialità di recupero.  La Drop Save poggia su un telaio che sostiene sia il serbatoio principale sia i pannelli di recupero montati su una struttura mossa da martinetti idraulici e adattabile alle caratteristiche del filare. Disponibile anche un software per la regolazione automatica della larghezza dei pannelli, dotato di memoria.

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