John Deere e Agco, vendite col segno meno oltre le stime

News 05/03/2015 -
John Deere e Agco, vendite col segno meno oltre le stime

Deere & C. ha realizzato nel primo trimestre fiscale un utile di 386,8 milioni di dollari, in netto calo rispetto ai 681,1 milioni dello stesso periodo dell’anno precedente. Nel trimestre che si è chiuso il 31 gennaio i ricavi totali sono scesi da 7,65 a 6,38 miliardi di dollari e in particolare il settore agricoltura ha subito una flessione del 27 per cento, passando da poco meno di 5,6 miliardi di dollari a poco più di 4 miliardi.

Per effetto di questi risultati la società ha abbassato la stima di vendite di attrezzature per l’esercizio 2015 a -17 per cento, contro il -15 per cento previsto in precedenza.

A detta di Sam Allen, presidente e Ceo di Deere & Co., si tratterebbe della più grossa flessione annuale fatta registrare dalla società di Moline nei suoi 178 anni di storia, con vendite pressoché dimezzate rispetto al 2013. Va però tenuto presente che la compagnia americana è reduce dai due anni caratterizzati da un trend molto positivo e da consistenti profitti.

Sempre secondo Allen, non ci sono elementi per affermare che il calo delle vendite si protrarrà nel tempo, in considerazione anche del trend ciclico cui è soggetta l’industria della meccanizzazione agricola.

 

GRUPPO AGCO: PREVISIONI NEGATIVE PER IL 2015

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Previsioni negative per il 2015 anche da parte del gruppo Agco che nel 2014 ha realizzato ricavi totali per 9,7 miliardi di dollari, in calo di quasi 10 punti percentuali rispetto al 2013.

Le flessioni più significative delle vendite nel 2014 si sono verificate in Nord America per i trattori (-2%, interessate soprattutto le alte potenze), le mietitrebbie (-25%) e le irroratrici, solo parzialmente controbilanciate dall’aumento delle vendite di piccoli trattori ed attrezzature per la fienagione; in Sud America (e in particolare in Brasile, a causa soprattutto della crisi del settore della canna da zucchero), dove le vendite di trattori sono diminuite del 15% e quelle di mietitrebbie del 24%; e nell’Europa occidentale (-9% per i trattori e -11% per le mietitrebbie).

Da segnalare però per l’area Eame, a fronte del calo delle vendite, più consistente in Francia e più contenuto in Germania, la crescita del mercato in Africa e Turchia.

Più in generale a livello di singole aree commerciali il Sud America ha fatto segnare una contrazione delle vendite del 18,4 per cento, il Nord America del 12,5 per cento, l’area Eame del 5,9 per cento e quella Asia/Pacifico del 4 per cento.

L’anno in corso, secondo le dichiarazioni dei vertici della Corporation americana, dovrebbe chiudersi con un fatturato complessivo compreso tra 8,1 e 8,3 miliardi di dollari.

Per arginare la crisi il gruppo Agco ha adottato un rigido piano di ristrutturazione che prevede tra l’altro  la riduzione del 9 per cento del numero dei dipendenti.

«Ci aspettiamo un 2015 ancora più impegnativo del 2014, per effetto della domanda più debole da parte dei consumatori finali e dell’apprezzamento del dollaro nei confronti dell’euro – ha dichiarato Martin Richenhagen, presidente e amministratore delegato di Agco –. Tuttavia, nonostante le sfide del mercato, le nostre priorità rimangono invariate e intendiamo fornire ai nostri clienti prodotti e servizi di qualità superiore. Continueremo a investire nello sviluppo di nuovi prodotti, nel miglioramento dei processi produttivi e della rete distributiva per consentire la nostra crescita a lungo termine e migliorare i nostri risultati finanziari».

 

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