Anche per John Deere, il colosso americano delle macchine agricole, cominciano a soffiare venti contrari in questo inizio anno che sta mettendo a dura prova l’intero settore dell’agromeccanica, costretto a fare i conti con una diminuzione pressoché generalizzata della domanda.
FATTURATO FERMO A 12,185 MILIARDI DI DOLLARI (-4%) NEL PRIMO TRIMESTRE DELL’ANNO FISCALE 2024
Cifre alla mano, Deere & Co. ha registrato nel primo trimestre dell’anno fiscale 2024 (terminato il 28 gennaio) un utile netto di 1,751 miliardi di dollari, corrispondenti a 6,23 dollari per azione, rispetto a un utile netto di 1, 959 miliardi di dollari (-11%), corrispondenti a 6,55 dollari per azione, registrato nel trimestre terminato il 29 gennaio 2023.
Le vendite nette e i ricavi a livello mondiale sono diminuiti del 4 per cento attestandosi a 12,185 miliardi di dollari. Le vendite nette si sono fermate a 10,486 miliardi di dollari nel trimestre, rispetto agli 11,402 miliardi di dollari del 2023.
«La performance del primo trimestre di Deere sottolinea l’efficacia del nostro modello operativo Smart Industrial e la dedizione della nostra forza lavoro, che hanno consentito prestazioni migliorate attraverso i cicli economici che superano i parametri di riferimento storici – ha affermato John C. May, presidente e amministratore delegato di Deere & Co –. Inoltre, rimaniamo impegnati a garantire ai nostri clienti di migliorare la loro produttività e sostenibilità attraverso investimenti continui nella prossima generazione di soluzioni, come dimostra la nostra partnership sulle comunicazioni satellitari per espandere la connettività rurale annunciata questo trimestre».
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VENDITE NETTE DI PRODUZIONE E AGRICOLTURA DI PRECISIONE IN CALO DEL 7 PER CENTO
Le vendite nette del segmento Produzione e Agricoltura di Precisione (Production & Precision Ag) nel primo trimestre 2024 non sono andate oltre i 4,849 miliardi di dollari, rispetto ai 5,198 miliardi di dollari dello stesso periodo del 2023, con una flessione del 7 per cento che va attribuita ai minori volumi delle spedizioni, parzialmente compensati dai prezzi più remunerativi. .
Anche l’utile operativo è sceso, da 1,208 a 1,045 miliardi di dollari (-13%), principalmente a causa dei minori volumi delle spedizioni e dalle maggiori spese generali, amministrative e di vendita e da quelle in Ricerca e Sviluppo, voci parzialmente compensate dall’ottimizzazione dei prezzi.
In calo anche il segmento Piccola agricoltura e Giardinaggio (Small Ag & Turf), le cui vendite nette del trimestre, a quota 2,425 miliardi di dollari, sono diminuite del 19 per cento a causa dei ridotti volumi delle spedizioni parzialmente compensati dai prezzi più remunerativi.
L’utile operativo è sceso da 447 a 326 milioni di dollari (-27%), per effetto dei minori volumi delle spedizioni e dell’aumento delle spese generali, amministrative e di vendita e in Ricerca e Sviluppo,. Queste voci sono state parzialmente compensate dall’ottimizzazione dei prezzi e dagli inferiori costi di produzione.
A loro volta le vendite legate all’edilizia e alla forestazione (Construction & Forestry) hanno raggiunto i 3,212 miliardi di dollari (a fronte dei 3,203 miliardi di dollari del 1° trimestre 2023) mentre l’utile operativo di questa divisione è sceso da 625 a 566 milioni di dollari.
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ATTESO PER L’INTERO 2024 UN CALO DELLE VENDITE DI ATTREZZATURE AGRICOLE INTORNO AL 20 PER CENTO
Deere & Co. prevede ora che il suo segmento Produzione e Agricoltura di Precisione subirà nell’anno fiscale 2024 una diminuzione fino al 20% in termini di vendite nette, con un calo dell’utile operativo dal 26% del 2023 al 21,5-22,5%,
Tale flessione viene ricondotta a una domanda più debole in Stati Uniti e Canada (-10-15% relativamente alle grandi attrezzature; -5-10% per piccola agricoltura e giardinaggio), Europa (-10-15%), Sud America (-10% relativamente a trattori e mietitrebbie) e Asia (dove è attesa una diminuzione moderata delle vendite).
OUTLOOK RIVISTO AL RIBASSO
A fronte di tale situazione l’outlook è stato rivisto al ribasso e viene previsto per l’anno fiscale 2024 un utile netto tra 7,50 e 7,75 miliardi di dollari (a fronte della previsione precedente compresa tra 7,75 e 8,25 miliardi di dollari).
«Guardando al futuro, prevediamo che la ricostituzione della flotta si modererà man mano che i fondamentali agricoli si normalizzeranno rispetto ai livelli record nel 2022 e 2023 – ha affermato May –. Indipendentemente dalla fase in cui ci troviamo nel ciclo, la domanda sta accelerando per prodotti e soluzioni che consentano ai nostri clienti di fare di più con meno, e noi siamo in una posizione unica per offrire ai nostri clienti un valore senza pari».
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