HomeMercatiJohn Deere: utile netto in calo del 24% nel 2° trimestre e taglio delle stime degli utili per il 2025 John Deere: utile netto in calo del 24% nel 2° trimestre e taglio delle stime degli utili per il 2025 Mercati 21/05/2025 - meccagri Deere & Co. ha registrato nel secondo trimestre dell’anno fiscale 2025 che si è chiuso il 27 aprile (l’anno fiscale di Deere & Co. inizia il 1° novembre e termina il 31 ottobre) un utile netto di 1,804 miliardi di dollari, corrispondenti a 6,64 dollari per azione, rispetto a un utile netto di 2,370 miliardi di dollari, corrispondenti a 8,53 dollari per azione, registrato nel trimestre terminato il 28 aprile 2024. Per i primi sei mesi dell’anno, l’utile netto attribuibile a Deere & Company è stato di 2,673 miliardi di dollari, pari a 9,82 dollari per azione, rispetto ai 4,121 miliardi di dollari, pari a 14,74 dollari per azione, registrati nello stesso periodo dello scorso anno. Le vendite nette e i ricavi a livello mondiale sono diminuiti del 16% nel secondo trimestre 2025, attestandosi a quota 12,763 miliardi di dollari, e del 22%, attestandosi a 21,272 miliardi di dollari nel primo semestre dell’anno. Il fatturato si è fermato a 11,171 miliardi di dollari nel trimestre, rispetto ai 13,610 miliardi di dollari del 2024 (-18%), e a 17,980 miliardi di dollari nei sei mesi, a fronte dei 24,097 miliardi di dollari del 2024. Ti potrebbe interessare >>> Deere & Co., utile netto dimezzato nel primo trimestre 2025 MAY: PERFORMANCE ECCEZIONALI NONOSTANTE LE DIFFICILI DINAMICHE DI MERCATO «Nel contesto attuale, i nostri clienti rimangono la nostra massima priorità – ha dichiarato John May, presidente e CEO di John Deere –. Sono incredibilmente orgoglioso dell’operato del nostro team in questo trimestre, che ha fornito prestazioni eccezionali nonostante le difficili dinamiche di mercato. La loro dedizione e il loro duro lavoro sono stati determinanti per garantire ai nostri clienti di continuare a ricevere il servizio e i prodotti di alta qualità che si aspettano da John Deere». VENDITE NETTE DI PRODUZIONE E AGRICOLTURA DI PRECISIONE IN CALO DEL 21 PER CENTO Le vendite nette del segmento Produzione e Agricoltura di Precisione (Production & Precision Agriculture) sono scese dai 6,581 miliardi di dollari del secondo trimestre 2024 a 5,230 miliardi di dollari, facendo registrare una flessione del 21% che va attribuita ai minori volumi delle spedizioni. Anche l’utile operativo ha subito una forte diminuzione, da 1,650 a 1,148 miliardi di dollari (-30%), a causa del minore mix volumi delle spedizioni/vendite e degli effetti sfavorevoli dei tassi di cambio, parzialmente compensati dai minori costi di produzione e dalla riduzione dei prezzi di realizzo. In calo, decisamente più contenuto, anche il segmento Piccola agricoltura e Giardinaggio (Small Ag & Turf), le cui vendite nette del trimestre, a quota 2,994 miliardi di dollari sono diminuite del 6% cento a causa dei minori volumi delle spedizioni parzialmente compensati dai prezzi più remunerativi. L’utile operativo è rimasto stabile, a quota 574 milioni di dollari (571 milioni di dollari nel secondo trimestre 2024), poiché fattori favorevoli, tra cui inferiori costi di produzione, minori spese di garanzia e ottimizzazione dei prezzi, sono stati compensati da un minore mix di volumi di spedizione/vendite. Le vendite nette legate all’edilizia e alla forestazione (Construction & Forestry) non sono andate oltre i 2,947 miliardi di dollari (-23%) e l’utile operativo di questa divisione è sceso da 668 a 379 milioni di dollari (-43%). ATTESO UN CALO DELLE VENDITE DI MACCHINE AGRICOLE IN NORD AMERICA E, PIÙ CONTENUTO, IN EUROPA. PREVISTO UN MERCATO PIATTO IN SUD AMERICA E ASIA Le vendite di macchine agricole sono previste in calo intorno al 30% negli USA e Canada (in calo del 10-15% il segmento piccola agricoltura e giardinaggio) e intorno al 5 per cento in Europa. In Sud America è previsto un mercato piatto per trattori e mietitrebbie e analogo trend è atteso in Asia. A detta del colosso americano delle macchine agricole, gli agricoltori, alle prese con tassi d’interesse elevati e prezzi delle colture più deboli, tendono a scegliere il noleggio piuttosto che l’acquisto di macchinari, con un conseguente calo delle vendite di attrezzature costose come trattori e mietitrebbie. Inoltre, i dazi imposti dal presidente degli Stati Uniti Donald Trump hanno aumentato i costi di produzione e generato incertezza per le grandi aziende industriali sui mercati internazionali. UTILE NETTO RIVISTO AL RIBASSO PER L’ESERCIZIO FISCALE 2025 Deere & Company ora prevede per l’anno fiscale 2025 un utile netto compreso tra 4,75 e 5,50 miliardi di dollari, rispetto alla precedente stima di 5-5,5 miliardi di dollari. «Nonostante le sfide di mercato a breve termine, rimaniamo fiduciosi nel futuro – ha affermato May –. Il nostro impegno a fornire valore ai nostri clienti include investimenti continui in prodotti, soluzioni e capacità produttive all’avanguardia. Nel prossimo decennio, continueremo a effettuare investimenti significativi nel nostro mercato principale, gli Stati Uniti, a dimostrazione della nostra dedizione all’innovazione e alla crescita, concentrandoci al contempo sulla competitività dei costi in un mercato globale». © riproduzione riservata Fonte immagini: John Deere Bilanci costruttori macchine agricole | John Deere