Kazakistan: sempre più una meta imprescindibile per l’agromeccanica

Mercati 20/03/2025 -
Kazakistan: sempre più una meta imprescindibile per l’agromeccanica

L’evoluzione, e per certi versi la rivoluzione, della geografia dei mercati di produzione ed esportazione, anche per quel che riguarda l’agromeccanica, ha portato alla ribalta da qualche anno a questa parte il Kazakistan, che da nazione pressoché sconosciuta ha assunto progressivamente il ruolo di attore chiave negli scenari geopolitici, grazie soprattutto alla sua funzione di ponte tra Asia ed Europa.

Posizionato strategicamente nel cuore dell’Eurasia e seconda nazione più estesa all’interno dell’ex Unione Sovietica, il Kazakistan, una volta conquistata l’indipendenza nel 1991, ha imboccato, come ripetutamente sottolineato dagli analisti di mercato, un brillante cammino di “nation building”: tra i fattori chiave, insieme alla ricchezza di risorse energetiche, di una crescita esponenziale che ha portato il PIL del Paese a sfiorare i 260 miliardi di dollari nel 2023, con un ulteriore incremento previsto del 7% entro il 2025.

 

LO STORICO LEGAME CON MOSCA E GLI STRETTI RAPPORTI CON LA CINA
Kazakistan - Agritek Farmtek 2025

Agritek Farmtek 2025

Abbiamo a che fare oggi con la più grande economia dell’Asia centrale, traguardo raggiunto anche grazie alla capacità di diversificare le proprie relazioni politiche e commerciali, favorita dalle rotte internazionali che lo attraversano, nonostante il legame storico con Mosca sottolineato dagli oltre 6.800 chilometri di confine con la Russia che ne fanno il secondo più lungo confine al mondo tra due stati sovrani.

Kazakistan - Agromash Holding KZ

Agromash Holding KZ

Un ruolo di primissimo piano nelle relazioni del Kazakistan lo riveste anche la Cina – l’altro “gigante” con cui il Paese confina – con un commercio bilaterale in crescita del 32% anno su anno, che nel 2023 ha raggiunto i 41 miliardi di dollari USA. La Cina è stata tra i primi Paesi a riconoscere l’indipendenza del Kazakistan e da allora le relazioni tra i due Stati si sono progressivamente rafforzate, tanto che il presidente cinese Xi Jinping nella sua visita di Stato ad Astana nel 2022, anno in cui si è celebrato il 30° anniversario dei legami bilaterali, ha parlato di un nuovo “golden thirty years”, sancendo la continuazione della proficua collaborazione nel successivo trentennio.

 

L’APERTURA AD OCCIDENTE, FORMALIZZATA DA ACCORDI DI PARTENARIATO

Lo stand dell’italiana Marzocchi Pompe alla  rassegna Agritek Farmtek 2025, che si è tenuta dal 12 al 14 marzo all’International Expo Center di Astana, capitale del Kazakistan.

Il Kazakistan è altresì un partner commerciale molto importante per l’Unione Europea e il livello degli investimenti europei nel Paese è in costante crescita, rafforzato dal conflitto Russia-Ucraina che ha aperto nuove opportunità per il Kazakistan nell’ambito della cooperazione energetica con l’Occidente. Da segnalare a tal proposito anche l’accordo di partenariato e cooperazione “Enhanced Partnership and Cooperation Agreement” siglato dall’UE con il Paese centroasiatico ed entrato in vigore nel 2020.

Kazakistan - Agritek Farmtek 2025

Agritek Farmtek 2025

In sintesi, sviluppando relazioni bilanciate con Russia, Cina e Occidente e incoraggiando gli investimenti esteri anche attraverso la creazione di joint venture in settori strategici, il Kazakistan, in linea con gli obiettivi delineati nel piano governativo di sviluppo economico “Kazakhstan 2050”, punta a diventare entro metà secolo uno dei 30 Stati economicamente più avanzati del mondo.

Ed è esattamente lungo queste direttrici che si sviluppa, passo dopo passo, la crescita del Paese anche per quel che riguarda la meccanizzazione agricola.


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NEL 2024 SONO STATI PRODOTTI/ASSEMBLATI NEL PAESE 6.421 TRATTORI E 1.088 MIETITREBBIE

MTZ-Kazakhstan Machine-Building Plant

Stando ai dati diffusi dall’Ufficio nazionale di statistica, nel 2024 in Kazakistan sono stati prodotti/assemblati 6.421 trattori (principalmente MTZ Belarus, Lovol, Kirovets, Rostselmash, YTO, Dongfeng e Deutz-Fahr), il 18,9% in più rispetto alle 5.402 unità dell’anno precedente, e 1.088 mietitrebbie (contrassegnate per lo più dai brand Rostselmash, Gomselmash, Claas e Lovol), con un incremento del 3,2% rispetto all’anno precedente. Incrementi produttivi sono stati registrati anche per altre tipologie di macchinari agricoli, con un tasso di crescita medio per il settore, rappresentato  da un totale di 320 imprese, del 9,7%.

MTZ-Kazakhstan Machine-Building Plant

Viene inoltre segnalato dal Kazakh Center for Industry and Export (QazIndustry) che nel 2024 stati realizzati tre nuovi stabilimenti produttivi di macchine agricole per un valore complessivo di 5,7 miliardi di tenge (la valuta locale).

Un quadro dettagliato del settore è stato fornito dal presidente dell’Unione degli investitori industriali Kairat Yelamanov nel corso di una sessione governativa tenutasi a fine ottobre 2024 (fonte: Official Information Source of the Prime minister of the Republic of Kazakhstan).

 

IL VALORE DELLA PRODUZIONE DI MACCHINARI AGRICOLI DOVREBBE SFIORARE QUEST’ANN0 I 600 MILIONI DI DOLLARI

Kazrost Engineering Ltd, importante azienda kazaka produttrice di macchinari agricoli, tra i quali mietitrebbie a marchio Rostselmash

Si è così appreso che la produzione annuale di macchinari agricoli del Paese ammonta a 263 miliardi di tenge kazaki ma si prevede che raggiungerà i 300 miliardi di tenge (circa 600 milioni di dollari) nel 2025 e che su 10 trattori e mietitrebbie acquistati 9 vengono attualmente assemblati in Kazakistan.

Agli otto stabilimenti nei quali vengono prodotti oltre 15 marchi di trattori, mietitrebbie e trince se ne aggiungono più di una ventina  che si dedicano alla fabbricazioni di macchinari e attrezzature agricole trainati e portate. Complessivamente negli ultimi cinque anni i volumi produttivi di macchine  agricole sono aumentati di 4 volte contribuendo così a ridurre progressivamente la dipendenza del Paese dalle importazioni e portando le imprese nazionali a  coprire circa l’80% del mercato dei macchinari semoventi.

 

PER BENEFICIARE DEGLI INCENTIVI STATALI LE MACCHINE DEVONO ESSERE COSTRUITE/ASSEMBLATE NEL PAESE ASIATICO
Kazakistan - Agromash Holding KZ

Agromash Holding KZ

Inoltre, come illustrato dal ministro kazako dell’Industria e delle Costruzioni Kanat Shariapayev, il Ministero ha deciso di adottare una serie di importanti misure importanti a sostegno delle imprese produttrici nazionali. Tra queste la conclusione di accordi a lungo termine e di accordi di prelievo finalizzati ad aumentare la quota di macchinati fabbricati in Kazakistan.

Kazakistan - Agritek Farmtek 2025

Agritek Farmtek 2025

Sempre in quest’ottica il Governo kazako ha stabilito di rivedere gli strumenti di sostegno all’acquisto di macchinari agricoli  tutelando gli interessi dei produttori nazionali. Si tenga presente in proposito che il Paese, se vuole sfruttare appieno il grande potenziale di cui dispone, con i suoi 215 milioni di ettari di superficie agricola complessiva, deve assolutamente innalzare il tasso di rinnovo dei macchinari impiegati per l’agricoltura, che risentono di un tasso medio di usura di circa l’80%, concedendo agli agricoltori sussidi e forme di finanziamento agevolate.

 

L’ESIGENZA DI SVECCHIARE IL PARCO MACCHINE INCENTIVANDO GLI ACQUISTI
Kazakistan - Agritek Farmtek 2025

Agritek Farmtek 2025

Relativamente ai sussidi, mentre il meccanismo precedente favoriva i produttori stranieri rispetto a quelli nazionali, tant’è vero che su un totale di 70,2 miliardi di tenge assegnati un anno fa come rimborsi 41,9 miliardi (il 59,6%) sono andati a prodotti importati e solo 28,3 miliardi (il 40,4%) a beneficio di macchinari “made in Kazakistan”, con il nuovo meccanismo, che esclude dalle sovvenzioni i macchinari agricoli stranieri per i quali esiste una produzione locale, la quota di sussidi di cui beneficeranno i prodotti di fabbricazione nazionale dovrebbe raggiungere i 63,7 miliardi (90,7%).

Kazakistan - Agritek Farmtek 2025

Agritek Farmtek 2025

La quota destinata ai prodotti stranieri e riservata, come detto sopra,  a macchinari agricoli per i quali non esiste una produzione locale, vale a dire macchinari specializzati per la produzione e la raccolta di barbabietole da zucchero, cotone, patate e colture orticole, ecc., è stata ridotta a 6,5 miliardi (9,3%), con una sovvenzione che copre il 25% dei costi indipendentemente dal paese di produzione.

Ma c’è di più. È in fase di elaborazione un registro digitale dei produttori nazionali destinato, tra l’altro, a offrire nuove opportunità ai costruttori di macchine kazaki, dal momento che il meccanismo prevede che la possibilità di partecipare agli appalti pubblici sarà riservata esclusivamente ai produttori nazionali inclusi nel registro.

 

LA CORSA ALLA LOCALIZZAZIONE PRODUTTIVA:  CLAAS HA APERTO LA STRADA

Claas stabilimento di Petropavlovsk

La decisione di sovvenzionare gli agricoltori per l’acquisto di macchinari agricoli di fabbricazione nazionale (le macchine devono uscire dalle linee di montaggio/assemblaggio situate nel Paese) sta già spingendo alcuni importanti costruttori esteri verso la localizzazione produttiva in Kazakistan  di macchinari che fino ad oggi venivano importati.

La prima a mettere radici in terra kazaka è stata la tedesca Claas che nel  settembre 2021 ha inaugurato a Petropavlovsk, un nuovo impianto destinato all’assemblaggio delle mietitrebbie Tucano e Trion e dei  megatrattori Xerion. Un’iniziativa prevista da un contratto di investimento speciale (SIC) sottoscritto dal governo kazako e dalla TOO CT Assembly (organizzatore del progetto), con l’obiettivo di avviare il montaggio industriale sia di diverse macchine da raccolta e trattori Claas sia di seminatrici Horsch.

Di recente, come riferisce Farm Connexion (fonte: Pkzsk Instagram), c’è stata un’accelerazione nei processi produttivi delle macchine marcate Claas e Horsch che vengono pre-fabbricate in Germania e trasportate in Kazakistan per l’assemblaggio finale. Quest’anno, infatti, il target è di 500 macchine, di cui 200 mietitrebbie.


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IL “LOCALIZATION CENTER” DI AGROMASH HOLDING E LE JOINT VENTURE CON LA BIELORUSSIA
Kazakistan - Agromash Holding KZ

Agromash Holding KZ

Il contributo più significativo al fenomeno di localizzazione produttiva l’ha fornito, come indica il nome stesso, il Localization Center, il primo progetto volto ad aumentare la localizzazione della produzione agromeccanica in Kazakistan, lanciato anch’esso nel 2021. Si tratta di un vasto impianto produttivo di proprietà della kazaka Agromash Holding ubicato a Kostanay, nel nord del Paese, ed  esteso su oltre 36 mila metri quadrati, con una capacità produttiva annua di 3 mila trattori, 1.000 mietitrebbie e oltre 250 mila unità e componenti.

Kazakistan - Agromash Holding KZ

Agromash Holding KZ

Qui, accanto ai trattori Lovol, Kirovets e Deutz-Fahr e alle mietitrebbie Essil fabbricati/assemblati in loco, si sono aggiunte via via importanti new entry. Ultima in ordine di tempo la tedesca Amazone Werke con la quale è stato firmato un contratto per l’assemblaggio in loco di seminatrici e irroratrici.

Con Agromash Holding KZ ha stretto a suo tempo una partnership la bielorussa Gomselmash e la volontà di rafforzare la collaborazione in atto ed ampliare la produzione congiunta è stata confermata nel febbraio di quest’anno durante l’incontro dell’ambasciatore straordinario e plenipotenziario della Bielorussia in Kazakistan Aleksei Bogdanov con il presidente del consiglio di sorveglianza di AgromashHolding KZ Aleksandr Lavrentiev.

MTZ-Kazakhstan Machine-Building Plant

A sottolineare lo stretto legame tra Kazakhstan e Bielorussia, a Kostanay sorge anche l’MTZ-Kazakhstan Machine-Building Plant, uno dei tre stabilimenti di assemblaggio dei trattori a marchio Belarus in Kazakistan. Qui nel maggio dello scorso anno è stata realizzata una nuova linea di assemblaggio e aperta un’officina per la fabbricazione di cabine destinate a rifornire anche le altre due joint venture bielorusse-kazake, Kazakhstan Agro Innovation Corporation e SemAZ.

 

ZOOMLION E CANAGRO PRONTE ALLO “SBARCO”

Sempre nell’ottica di localizzare la produzione dei suoi macchinari  in Kazakistan, con l’obiettivo di ottimizzare la logistica e ottenere degli incentivi dallo Stato, la cinese Zoomlion Agriculture Machinery Co., Ltd.  ha avviato a sua volta una collaborazione con l’azienda locale QazTehna per arrivare a produrre fino a 700 trattori all’anno presso uno stabilimento a Saran, nella regione di Karaganda, così da poter rifornire il mercato interno disponendo al tempo stesso di una valida base operativa per l’export.

Per finire, stando a Kazakh Invest, società kazaka incaricata della promozione degli investimenti esteri nel Paese, la canadese CanAgro, fornitrice di pezzi di ricambio per  un’ampia gamma di macchinari agricoli fabbricati in Nord America (tra i marchi riforniti Massey Ferguson, Western Irrigation, MacDon, Haybuster, Joskin, Amity, Convey-All, Meridian, Summers ed Elmer’s), è pronta a realizzare uno stabilimento per la produzione di componenti a  Kökşetau, nella regione di Aqmola, con un investimento dai 4 ai 5 milioni di dollari nel progetto.

 

© Barbara Mengozzi

 

Fonte immagini: Agritek Farmtek  edizione 2025, Agromash Holding KZ,
Claas, Kazrost Engineering, Marzocchi Pomope, MTZ-Kazakhstan Machine-Building Plant, QazTehna.