“Connect to Evolution” è stato lo slogan che ha caratterizzato la presenza di KUHN a EIMA 2024 creando una sorta di fil rouge tra le numerose novità di prodotto e di servizi esposte dal brand alla rassegna bolognese. Ma cosa realmente significa connessione per KUHN e come il costruttore di Saverne intende trasferire al mondo agricolo, in modo da renderlo effettivamente partecipe, questo concetto, fino a oggi identificato come uno strumento per ottenere degli incentivi piuttosto che come una reale esigenza avvertita dagli operatori per incrementare la redditività e migliorare nel contempo comfort e sicurezza?
Le spiegazioni in merito ce le fornisce Paolo Cera (nella foto sopra), Marketing Manager presso KUHN, che con il team di KUHN Italia ha definito il messaggio ed il concept creativo alla base del layout dell’ampio stand di oltre 1.000 metri quadrati del marchio francese all’ultima edizione di EIMA.
CONNETTIVITÀ INTESA COME INTERAZIONE TRA TRE PROTAGONISTI DEL MONDO AGRICOLO
«L’obiettivo che ci siamo posti nel trasferire al pubblico della fiera il concetto di connessione – spiega l’intervistato – è stato quello di andare oltre gli aspetti strettamente legati alla tecnologia elettronica, e in particolare all’hardware come cablaggi, GPS, monitor e via dicendo, per trasmettere un messaggio che facesse percepire all’agricoltore come l’essere connessi equivalga a qualcosa di molto più ampio, che va identificato in una vera e propria interazione tra quelli che possiamo definire i tre attori del sistema: macchine, persone e colture».
Un’interconnessione tra l’essere umano, la tecnologia e la natura che ritroviamo nel visual di EIMA e nel video che nel corso di EIMA veniva proiettato in loop all’interno del tunnel dai contenuti fortemente emozionali dedicato al mondo della connessione KUHN posizionato al centro dello stand…
«Esattamente. Attraverso il visual e, in maniera più esplicita attraverso il video, abbiamo cercato di “comunicare” la relazione costruttiva esistente tra le macchine, e quindi la tecnologia propriamente intesa, le persone, identificate con coloro che usufruiscono della tecnologia, e le coltivazioni. Il tutto finalizzato al miglioramento della produttività, della sicurezza e del rispetto ambientale, che significa anche, in ultima analisi, rendere il più possibile efficiente, semplice e confortevole il lavoro degli operatori agricoli».
T1 BOX, IL SISTEMA DI INTERCONNESSIONE LEGGERA
A farsi “portavoce” a EIMA 2024 del mondo KUHN Connect, inteso come l’interconnessione che apre le porte ai concetti di agricoltura 4.0 e di agricoltura di precisione, c’era anche il dispositivo T1 Box, in bella mostra su alcune delle attrezzature esposte. Di che cosa si tratta esattamente?
«Il T1 BOX rappresenta un’innovativa soluzione “connessa” per la gestione del parco macchine aziendale che permette di collegare digitalmente anche le attrezzature KUHN prive di elettronica di bordo, e quindi non ISOBUS. Entrando nei dettagli, le funzionalità del dispositivo T1 BOX sono quelle di visualizzare, sia in tempo reale sia in differita, il posizionamento della macchina associata al sistema attraverso un numero di serie univoco, e sapere in quale status si trova: ferma, in movimento o al lavoro. È possibile eseguire automaticamente il calcolo delle attività quotidiane svolte, quali il tempo di guida, le ore lavorate, l’ora di inizio e di fine lavoro. Attraverso questo monitoraggio, oltre ad avere un controllo completo del programma di manutenzione della macchina, si possono ottenere delle statistiche e dei report ai fini di un’analisi attenta dell’intero cantiere di lavoro».
Ma la valenza di T1 BOX va oltre, in quanto questo dispositivo semplice e facile da usare e di un’utilità immediata ha aperto la strada alle connessioni leggere contribuendo in qualche modo al superamento di quella barriera di diffidenza e di distacco emotivo che l’agricoltore era solito frapporre tra se stesso e le tecnologie elettroniche».
MAGGIORE PRODUTTIVITÀ E COMFORT DELL’OPERATORE AL CENTRO DELLE DUE NOVITÀ TECNICHE KUHN DI EIMA 2024
La ricerca di soluzioni rivolte a facilitare l’uso della macchina e conseguentemente il lavoro degli agricoltori è dunque il percorso evolutivo tracciato da KUHN per l’innovazione delle macchine agricole ed è anche la chiave di lettura delle due innovazioni con le quali il brand ha ottenuto a EIMA 2024 il riconoscimento di Novità Tecnica. Ce le può illustrare brevemente?
«Premetto che in entrambi i casi ad ottenere il riconoscimento non sono state delle macchine vere e proprie ma piuttosto delle soluzioni softwaristiche e digitali legate a macchine già presenti nella nostra gamma. Per l’esattezza nel caso dell’innovazione Baler Automation le rotopressa a camera variabile della serie VB7100 sono state arricchite di una serie di funzionalità aventi come obiettivo finale maggiore tracciabilità e comfort e sicurezza per l’operatore, senza richiedere da parte sua competenze specifiche per il loro utilizzo.
Mi riferisco in particolare a Tractor Implement Management (TIM), Task Controller (TC-BAS, TC-GEO e TC-SC=Section Control) e Auxiliary Control (AUX-N) – tutte funzioni che stanno per ottenere la certificazione AEF (TIM già pubblicata da AEF), e pertanto conformi agli standard elettronici internazionali, o in corso di certificazione – che, insieme, vanno a costituire un sistema di pressatura automatizzato, semplice, intuitivo e di facile gestione, in grado di aumentare la redditività operativa, migliorando nello stesso tempo la qualità del prodotto e la praticità d’uso.
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UN IMPIEGO PIÙ PRODUTTIVO, SEMPLICE E CONFORTEVOLE ANCHE PER UN’ATTREZZATURA DI DIMENSIONI “IMPORTANTI”
Analoghe finalità per Optimer Smart Soil Technology dove gli erpici a dischi Optimer da 6 e 7,5 metri vengono dotati di un controllo elettronico, basato sul protocollo ISOBUS, che, oltre a garantire una profondità uniforme e precisa su tutta la larghezza dell’utensile (funzione Steady Control Ultimate), corregge costantemente l’allineamento della macchina in modo che lavori sempre in linea dietro al trattore (funzione Auto-Line). Il Task Controller, infine, consente all’erpice di sollevarsi e abbassarsi automaticamente a fine campo senza l’intervento del conducente.
Anche nel caso, dunque, di un attrezzo come l’Optimer caratterizzato da una struttura e dimensioni che possiamo definire “importanti”, l’innovazione tecnologica è finalizzata a renderne l’impiego più produttivo, semplice e confortevole a tutto vantaggio dell’operatore».
CCI.MAPS: PER AUMENTARE L’EFFICIENZA E RIDURE I COSTI SERVENDOSI DEI DATI
Connettività e semplicità di utilizzo in vista di una maggiore produttività costituiscono il denominatore comune anche di un’altra novità che avete portato a EIMA 2024, CCI.Maps, e che rappresenta in qualche modo la “quadratura del cerchio”.
«Direi proprio di sì. A EIMA 2024 è avvenuta la prima presentazione sul mercato di CCI.Maps, la soluzione per gestire direttamente dall’ufficio le attività sul campo grazie a una sincronizzazione permanente con i terminali CCI 800 e CCI 1200 dell’azienda agricola. L’utente troverà su CCI.Maps tutti i dati correlati ai campi su cui lavorare: confini dell’appezzamento, nome del cliente, mappe di prescrizione.
CCI.Maps, che sarà commercializzato nel 2025, permette dunque, in modo molto semplice, di creare campi, eseguire conversioni, progettare qualsiasi mappa di prescrizione, assegnare le dosi desiderate da applicare sul campo e rendere operazioni e dati immediatamente disponibili sul terminale CCI connesso, dove resteranno disponibili per sempre. È quindi un concetto che si ripete in un insieme di soluzioni che con facilità aumentano in modo concreto l’efficienza e le prestazioni degli utenti».
VERSO UNA NUOVA FRONTIERA DELLA CONNETTIVITÀ
Per finire, all’ultima edizione EIMA avete aggiunto degli importanti tasselli a un quadro in divenire ma quale sarà per KUHN la nuova frontiera della connettività?
«Robotica e automazione rappresentano sicuramente il prossimo futuro per quel che riguarda l’espressione massima della connettività. Un messaggio che a EIMA abbiamo trasmesso in maniera velata con la nostra macchina autonoma per la coltivazione Karl e con Aura, il carro miscelatore autonomo che permette di gestire l’alimentazione della stalla in totale indipendenza.
Ma si possono individuare anche altri traguardi: mi riferisco, ad esempio, al mondo della fienagione, dove oggi la pressa rappresenta la massima espressione di connessione ma un domani potremmo spingerci anche oltre, verso nuovi traguardi, con attrezzature come le falciacondizionatrici e gli andanatori in grado di fornirci informazioni e dati relativi alla qualità del prodotto legate anche a una sua localizzazione all’interno dei singoli appezzamenti in campo.
A quel punto all’obiettivo del comfort di utilizzo delle macchine andrebbe ad aggiungersi quello della qualità del prodotto raccolto misurata in campo, attraverso il monitoraggio della percentuale di umidità del foraggio o attraverso l’analisi NIR in tempo reale. Un plus che permetterebbe di valorizzare ulteriormente il prodotto per trarne poi maggiore guadagno.
Concludendo, dunque, negli sviluppi futuri delle macchine agricole evoluzione fa sempre più rima rima con connessione, una connessione a 360 gradi che apre nuovi scenari nei settori non solo della raccolta e della lavorazione del terreno ma anche della fienagione mettendo al servizio degli agricoltori nuovi standard di competitività».
© Barbara Mengozzi
Fonte immagini: KUHN, Meccagri (a EIMA 2024).