Essere in grado di fornire all’agricoltore non semplicemente una macchina ma una soluzione agronomica che coniughi sostenibilità e redditività.
Si riassume così, in poche parole, la mission di Kverneland Group, quella che ha sempre dato al gruppo norvegese, dal 2012 sotto il controllo completo di Kubota Corporation, una marcia in più ricambiando gli ingenti sforzi fatti per essere sempre all’avanguardia sul fronte dell’innovazione con una diffusa percezione di elevata affidabilità da parte della clientela.
TRAGUARDI TAGLIATI E OBIETTIVI DA RAGGIUNGERE NELL’INCONTRO CON LA STAMPA A EIMA 2018
Una strategia vincente, dunque, che Kverneland, prossima a festeggiare i 140 anni di attività come fornitore leader internazionale di attrezzature, sistemi e servizi per l’agricoltura (le origini del Gruppo risalgono al 1879 quando il fondatore, Ole Gabriel Kverneland, costruì la prima officina nel villaggio di Kvernaland, 25 chilometri fuori Stavanger, in Norvegia), ha voluto ripercorrere durante l’incontro con la stampa organizzato nel corso di Eima 2018, illustrandone le ultime tappe ed anticipando le future sfide.
Le cifre parlano da sole: 2.400 dipendenti, un fatturato 2018 di circa 500 milioni di euro – che salgono a 850 milioni di euro considerando anche il giro d’affari dell’americana Great Plains, la società sorella di Kverneland, acquisita nel 2016 da Kubota – un portafoglio ordini cresciuto del 18 per cento nel 2017 e mantenutosi stabile nel 2018.
IL PROCESSO DI RIORGANIZZAZIONE INTERNA, CON LO SGUARDO RIVOLTO AL CLIENTE
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Ha contribuito non poco a questo trend brillante il processo di riorganizzazione interna, nato dalla volontà di stimolare l’agricoltore a pensare in un’ottica di soluzioni integrate ma anche di concentrarsi maggiormente sulle esigenze del cliente finale, che ha dato vita a due divisioni di prodotto.
Si tratta dell’Arable Systems Division, che raggruppa l’offerta di attrezzature per la lavorazione del terreno, la semina, la concimazione e la difesa delle colture, e dell’Harvesting Systems Division, relativa alle macchine per la fienagione e la zootecnia. Ad affiancare le due divisioni c’è poi il reparto Sales and Marketing.
Da segnalare anche la grande forza derivante dalla disponibilità, all’interno del sito produttivo olandese di Nieuw-Vennep, di un proprio Centro di meccatronica: tale struttura garantisce infatti un rapporto diretto tra chi progetta l’elettronica e chi progetta le macchine che quest’ultima andrà a controllare.
LA FORZA DERIVANTE DALL’APPARTENENZA AL COLOSSO GIAPPONESE KUBOTA
Come ha sottolineato Arild Gjerde, al vertice del reparto Vendite e Marketing di Kverneland Group nonché presidente di Kverneland Group Italia, la parte produttiva del gruppo norvegese è stata rafforzata dall’ingresso nell’orbita di Kubota Corporation che, con 38.300 dipendenti e un fatturato 2018 di 14 miliardi di euro, si colloca al terzo posto per importanza nel settore della meccanizzazione agricola.
UN APPROCCIO PRUDENTE SULL’EVOLUZIONE DEL MERCATO
Sul fronte delle prospettive di mercato, nel 2017 l’aumento dei prezzi del latte e dei prodotti zootecnici e il progressivo restringersi degli stock in giacenza presso i concessionari hanno innescato un trend positivo delle vendite di Kverneland Group, che è proseguito anche nel primo semestre di quest’anno, creando difficoltà in ambito industriale per l’incremento degli ordinativi soprattutto nell’approvvigionamento dei componenti dai fornitori comuni.
Nell’estate 2018, la siccità scatenatasi in Centro e Nord Europa e i picchi di caldo in alcune regioni dell’Europa meridionale hanno avuto effetti negativi sulle rese dei raccolti, con ripercussioni sulle vendite di macchine per la fienagione.
Successivamente il prezzo del latte, che era sceso, è tornato su un buon livello, e così i prezzi delle commodities, a causa dell’offerta limitata ma Kverneland ha deciso di adottare un atteggiamento prudente su quella che sarà l’evoluzione del mercato della meccanizzazione agricola, tenendo anche in considerazione le marcate differenze tra le singole aree geografiche.
Sono previsti comunque da qui al 2026 un aumento della produzione europea di alcune commodity (fino a un +23,6% per il mais e a un +14% per il frumento) ed un incremento del 16 per cento del fatturato degli agricoltori che utilizzano nuove tecnologie di smart farming, uno dei punti di forza di Kverneland.
UN MILIARDO E 35 MILIONI DI EURO DI FATTURATO, L’AMBIZIONE A LUNGO TERMINE
Da segnalare anche, come ambizioso obiettivo nel lungo termine annunciato con particolare soddisfazione da Dai Watanabe, CEO e presidente di Kverneland Group fino alla fine del 2018 (vedi link), quello di diventare il più grande fornitore al mondo di attrezzature agricole raggiungendo un fatturato (Kverneland Group + Great Plains) di 1 miliardo e 35 milioni di euro, attraverso una crescita organica ma anche per mezzo di acquisizioni. Un percorso che potrebbe prevedere anche l’espansione geografica in Brasile e in India.
GLI EXPERIENCED IMPLEMENT TEAMS FULCRO DELLA STRATEGIA DISTRIBUTIVA
Prosegue nel frattempo la strategia di brand e distributiva, ispirata alla filosofia che le attrezzature non possono essere considerate un attachment da proporre al dealer di trattori e che per avere successo nella distribuzione degli implements bisogna rivolgersi a persone con competenze specifiche, diverse pertanto da quelle che vendono i trattori.
Ed è qui che entrano in gioco gli Experienced implement Teams di Kverneland Group, provvisti di tutte le competenze necessarie per lavorare insieme ai concessionari Kubota e supportarli nella distribuzione delle attrezzature arancioni.
L’approccio del gruppo dal punto di vista del marketing è quello di rafforzare la propria posizione nella fascia alta del mercato (aziende di ampie dimensioni e altamente professionali ), di potenziare l’offerta di sistemi intelligenti ed efficienti, a cominciare dalle soluzioni per l’agricoltura di precisione iM Farming che godono di un vantaggio competitivo,, di rinsaldare il rapporto con i partner locali.
L’OTTIMIZZAZIONE DEI PROCESSI PRODUTTIVI
Un altro caposaldo della strategia di crescita adottata da Kverneland è il miglioramento dei processi produttivi per incrementare la flessibilità e accorciare i tempi di esecuzione.
Con questa finalità sono stati implementati la Lean Production e il metodo Kaizen, che hanno richiesto un’adeguata formazione del personale, si è dato più spazio all’in-sourcing, ai fini dei una maggiore flessibilità, senza tuttavia rinunciare all’outsourcing, che garantisce costi più bassi, sono state implementate la tecnologia laser e la robotizzazione.
In Norvegia, grazie ad un investimento di circa 40 milioni di euro per l’acquisto della proprietà, è stato possibile accentrare la produzione degli aratri, compreso il nuovo Centro R&D, nel sito di Øksnevad (Klepp) (nella foto sopra).
Nello stabilimento di Ravenna (nella foto sopra), dove vengono fabbricate le rotopresse e i fasciatori di Kverneland Group, ha trovato piena applicazione la filosofia Kubota e sono state adottate innovative tecnologie per aumentare la capacità produttiva (raddoppiata per la prossima stagione nel caso della Fast Bale, macchina sviluppata e prodotta in Italia), unitamente a nuovi standard e processi per i test dei prodotti finali, senza trascurare i consistenti investimenti investimenti nella linea di verniciatura e nel taglio laser.
KVERNELAND E GREAT PLAINS: DIVERSE MA COMPLEMENTARI
Come anticipato, un significativo impulso alla crescita dl Kverneland Group è arrivato dall’integrazione dei prodotti Great Plains nella rete distributiva Kverneland in Europa Occidentale, Polonia e Ungheria.
«Nonostante ci siano delle forti differenze tra loro – ha fatto presente Gjerde – si tratta di macchine che possono essere ritenute complementari e tra le due società “sorelle” si possono creare interessanti sinergie grazie all’incontro tra tecnologie Usa ed Ue che allarga lo spettro di azione a coltivazioni estensive e intensive e a differenti metodi di coltivazione.
Per l’esordio nel Vecchio Continente la scelta è caduta sulla seminatrice 3P1006NT per la semina su sodo che ha mantenuto entrambi i marchi in vista sulla livrea.
KVERNELAND GROUP ITALIA: FATTURATO E ORDINATIVI IN CRESCITA
Perfettamente allineata al percorso di crescita di Kverneland Group risulta la filiale italiana che, come ha fatto presente Eleonora Benassi, amministratore delegato di Kverneland Group Italia, detiene saldamente il secondo posto sul mercato nazionale nella classifica dei costruttori stranieri full liner di attrezzature con un incremento del 7,5 per cento del fatturato e del 12,2 per cento degli ordinativi (settimana 43), dopo l’aumento del 12,5 per cento fatto registrare nel 2017 rispetto al 2016. Per il 2019 si punta ad una crescita dell’8 per cento.
A BUON PUNTO IL CONSOLIDAMENTO DELLA RETE
Sul fronte distributivo in Italia, dove il business delle attrezzature vale tre volte quello del trattore, la vendita delle attrezzature KV, Vicon, Gallignani, Kubota, Great Plains è affidata attualmente ad una rete formata da 103 concessionari effettivamente operativi.
Alla fine di settembre dello scorso anno, completate le tre fasi del programma di lancio, il fatturato di Kubota Orange Implements Italy ha segnato un +21 per cento rispetto a tutto il 2017, mentre gli ordinativi dal 1° aprile al 30 settembre 2018 sono cresciuti del 142,2 per cento rispetto allo stesso periodo del 2017, in virtù anche all’aumento del numero di dealer, saliti da 5 a 17, e l’obiettivo per il 2022 è quello di arrivare a 20 concessionari Kubota, considerato un numero ideale, vista anche l’esigenza di formarli dal punto di vista tecnico e commerciale.
E, sempre con riferimento al mercato italiano, negli ultimi due anni sono state vendute nel nostro Paese 158 seminatrici per la semina diretta. «Per il 2018 – ha affermato Eleonora Benassi – si stimavano 103 unità ma più realisticamente ne verranno vendute 70-80 unità, vista la situazione del grano, e per il 2019 puntiamo a raggiungere una quota di mercato del 10 per cento in questo specifico segmento».
SOLUZIONI IMFARMING, IL FUTURO È GIÀ QUI
Per finire, un cenno al mercato del Precision Farming. Il target fissato dal Mipaaft per il 2021 è quello di raggiungere il 10 per cento della Sau coltivata con tecniche di agricoltura di precisione.
Sempre a detta dell’ad di Kverneland Group Italia, il fatturato legato alle soluzioni iMFarming è cresciuto costantemente negli ultimi tre anni, con un tasso del 30 per cento annuale e di pari passo è aumentato il numero delle licenze che a settembre 2018 ammontavano a 91, in aumento del 26 per cento rispetto a tutto il 2017.
ALLA RASSEGNA BOLOGNESE UNA PRESENZA IN GRANDE STILE
Kverneland Group è stata presente a Eima 2018 (rassegna alla quale si riferiscono le foto di prodotto a corredo di questo articolo) con uno stand di oltre 1.000 metri quadri, dando un chiaro messaggio di rinnovamento e rafforzamento dei propri marchi, anche graficamente molto visibili e apprezzati da tutti i visitatori.
Al suo interno sono state esposte 29 macchine, di cui 14 isobus compatibili al 100 per cento e 15 novità assolute per il mercato italiano. Da evidenziare anche la presenza di un’area interamente dedicata ai prodotti iMFarming.
© Barbara Mengozzi