Case IH: automazione al top nelle nuove Axial-Flow 250

Confermandosi all’avanguardia anche sul fronte delle tecnologie di raccolta, Case IH continua ad investire nell’innovazione in tale ambito puntando a sempre migliori performance e rendimento.

Tutto ciò vale in particolare per le celebri Axial-Flow dotate dell’esclusivo sistema di rotore singolo longitudinale inventato dal marchio statunitense per queste mietitrebbie assiali, destinate, fin dal loro primo progetto risalente al 1977, a cambiare via via con sempre maggiore incisività nel tempo il panorama tecnologico delle operazioni di raccolta.

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Il che è pronto ad accadere ancora una volta con l’ingresso in campo – il debutto sul mercato italiano è previsto per la prossima primavera – della versione più attuale e tecnologicamente aggiornata delle mietitrebbie di punta firmate Case IH: le nuove Axial-Flow serie 250, presentate la scorsa estate in occasione dell’incontro con la stampa organizzato in Germania nei pressi di Dresda.

 

TRE MODELLI DA 498 A 634 CAVALLI, CHE SOSTITUISCONO LA SERIE 240

Mietitrebbie dedicate alle necessità delle aziende di grandi dimensioni e dei contoterzisti, declinate in tre modelli, 7250, 8250 e il top di gamma 9250, con potenze massime rispettivamente di 498, 571 e 634 cavalli – erogati sempre dai vigorosi sei cilindri Cursor Fpt Industrial emissionati Stage IV-Tier 4 Final grazie alla tecnologia High Efficiency Selective Catalytic Reduction (Hi-eSCR) – e destinate a sostituire i tre attuali modelli Axial-Flow della serie 240, lanciati in occasione di Eima 2014 e già sicuramente ai vertici per efficienza, capacità operativa e dotazione elettronica.

Ora però i tre i modelli della nuova serie 250 di mietitrebbie Axial-Flow arrivano a segnare davvero nuovi traguardi in termini di affidabilità, prestazioni e produttività grazie agli importanti upgrade operati dal brand di casa Cnh e, soprattutto, all’introduzione di nuove funzionalità automatizzate che, oltre a rendere le macchine ancora più performanti, ne incrementano ulteriormente le comprovate doti di preservazione dell’integrità e della qualità della granella nonché di semplicità di impiego e gestione.

Così, potendosi avvalere di sistemi che facilitano le impostazioni della mietitrebbia e ne ottimizzano le prestazioni supportando validamente il processo decisionale, rileva il costruttore, gli operatori meno esperti sono messi in grado di acquisire rapidamente dimestichezza e ottenere una superiore produttività dalla macchina, mentre quelli esperti possono migliorare ulteriormente i livelli di resa e qualità della granella.

 

NUOVO SISTEMA DI AUTOMAZIONE AFS HARVEST COMMAND

Cruciale sotto questo aspetto si rivela l’innovazione clou presente a richiesta sulle nuove Axial-Flow 250, costituita dal sistema di automazione AFS Harvest Command messo a punto da Case IH: un inedito pacchetto tecnologico che utilizza una rete di sedici sensori per monitorare continuamente in tempo reale le prestazioni della macchina, con possibilità di calibrare sette diverse impostazioni di parametri di lavoro in funzione del tipo di coltura e delle condizioni di raccolta al fine di raggiungere il risultato desiderato.

Terminale Afs Pro 700.

 

Si tratta di un sistema modulare attivabile su diversi livelli, gestito attraverso il terminale AFS Pro700 in cabina ed attualmente in grado di operare all’insegna dell’alta precisione con frumento, colza, mais e soia.

La versione base di AFS Harvest Command, grazie al collaudato software Acs di impostazioni automatiche, consente di regolare, con mietitrebbia in movimento, la velocità del ventilatore e il gioco del controbattitore adeguandoli alla tipologia di prodotto selezionata sul monitor del terminale AFS, salvando le impostazioni per successivi utilizzi.

 

CONTROLLO AUTOMATICO DELLA VELOCITÀ DI ALIMENTAZIONE

Ad uno stadio superiore il sistema, dotato di controllo automatico della velocità di alimentazione (Federate Control) – che può essere impiegato, come funzione a sé stante, con qualsiasi tipo di coltura – regola anche la velocità di avanzamento della macchina in base al carico del raccolto e secondo tre obiettivi di raccolta: controllo e riduzione delle perdite, massima resa produttiva o resa produttiva fissa.

Una volta impostati i valori di carico massimo del motore e di massima velocità di avanzamento, Federate Control provvederà al loro puntuale controllo e alla gestione della mietitrebbia entro i parametri prefissati.

 

REGOLAZIONI AUTOMATICHE DEL SISTEMA DI TREBBIATURA E PULIZIA

Al top dell’offerta di Case IH in ambito di sistemi elettronici, poi, sulle nuove Axial-Flow 250 troviamo l’avanzata automazione AFS Harvest Command completa, che provvede a regolare in automatico anche una ulteriore serie di impostazioni, a partire dalla velocità del rotore e dalla posizione delle alette della gabbia del rotore, adesso regolabili dal posto di guida – anche tramite un interruttore sulla consolle di destra, laddove non venga utilizzata la funzione di automazione, oppure manualmente da terra – al fine di modificare la velocità di movimento del prodotto attraverso la gabbia del rotore, ottimizzando così l’effIcienza della trebbiatura e della separazione in tutte le condizioni di raccolta.

Indipendentemente dal fatto che la mietitrebbia proceda in salita o in discesa e dal carico presente sul sistema di pulizia, il pacchetto di automazione completo AFS Harvest Command, per ottenere un campione di granella integro, molto pulito e con perdite minimizzate, prevede la regolazione automatica della velocità del ventilatore e il controllo dell’apertura del crivello superiore e inferiore, al quale si aggiunge – assoluta novità – la regolazione del pre-crivello effettuabile dalla cabina sulla base del feedback ricevuto dai sensori di perdita, dalla telecamera di monitoraggio della granella e dai sensori di pressione dei crivelli.

 

ESCLUSIVI SENSORI DI PRESSIONE DEI CRIVELLI

Esclusivi sensori di pressione dei crivelli per ottimizzare le prestazioni di pulizia.

 

E proprio questi sensori di pressione rappresentano una ulteriore esclusiva novità deputata a fornire al sistema AFS Harvest Command i dati di carico dei crivelli, consentendogli di riconoscere una perdita imminente – distinguendo anche tra perdite per sovraccarico del crivello e perdite per soffiatura eccessiva, possibili soprattutto in fase di uscita dall’area coltivata, o di entrata – e di eseguire i necessari aggiustamenti per prevenirla.

 

MONITORAGGIO DELLA QUALITÀ DELLA GRANELLA

Di grande interesse anche il sistema di monitoraggio della qualità della granella, affidato ad una telecamera posizionata sull’elevatore del grano pulito, autentico cuore dell’intero sistema AFS Harvest Command, che utilizza una emissione luminosa multispettrale brevettata tale da permetterle di monitorare con maggiore facilità e accuratezza la qualità del prodotto illuminandolo con luce ultravioletta, blu, verde, rossa e infrarossa: una combinazione di spettri luminosi grazie al quale è possibile identificare con precisione i livelli di granella danneggiata e di impurità, rilevando in tempo reale le quantità di amido fuoriuscito dai chicchi rotti.

Telecamera di controllo della granella per determinare la presenza di chicchi danneggiati o di impurità.

 

Informazioni che il terminale AFS utilizza per impostare i parametri di gestione della raccolta.

 

QUATTRO DIVERSE MODALITÀ DI LAVORO

Con l’automazione completa, poi, il sistema elettronico di Case IH ottimizza le impostazioni della mietitrebbia in base a quattro diverse modalità di lavoro selezionabili al fine da garantire la massima capacità in ogni condizione di raccolta: “prestazioni”, “resa produttiva fissa”, “resa produttiva massima”, “qualità della granella”.

 

AGGIORNAMENTO DEL CANALE ELEVATORE

Altissimo tasso di automazione coniugato sulle nuove mietitrebbie Axial-Flow della serie 250 alla loro accresciute doti di efficienza e capacità operativa.

Sul fronte alimentazione l’innovazione di spicco riguarda il canale elevatore, progettato da Case IH in vista di alte prestazioni, stabilità e facilità di gestione, potenziato nella capacità di sollevamento in misura del 18 per cento sul modello Axial-Flow di punta, ora in grado di alzare fino a 6,1 tonnellate, risultando così idoneo a gestire testate a tappeti di 13,5 metri – il cui controllo è stato adesso migliorato grazie al doppio sistema di correzione dell’inclinazione laterale – e barre mais a 18 file.

La testata può essere montata in pochi minuti grazie all’unico attacco che collega tutte le linee idrauliche e le utenze elettriche.

 

Nuovo, inoltre, il sistema di regolazione dell’adattatore frontale (opzionale) dal posto di guida, che permette di variare l’inclinazione della barra anche di 11,9 gradi allo scopo di migliorare l’efficacia della raccolta sia nel caso dei prodotti con ridotto sviluppo in altezza (vedi i legumi) sia con quelli a fusto alto.

 

SISTEMA GROUND SPEED ADAPTIVE SENSITIVITY (GRAS)

Da segnalare, poi, il sistema Gras (Ground Speed Adaptive Sensitivity), deputato a regolare automaticamente la sensibilità della regolazione dell’altezza di taglio in base all’aumento o alla diminuzione della velocità di avanzamento.

 

INCREMENTATA VELOCITÀ DI SCARICO

Sulle nuove Axial-Flow 250 anche la velocità di scarico standard è stata incrementata, portandola a 159 litri al secondo, quanto basta per svuotare nel giro di due minuti il capiente serbatoio del cereale, dalla ragguardevole capacità di 14.400 litri (di serie sui due modelli maggiori e opzionale sulla 7250).

 

 

MIGLIORIE DEL TRINCIAPAGLIA SUPPLEMENTARE E MODIFICHE DELLA TRASMISSIONE

Spargipaglia con diverse possibilità di spargimento su larghezze fino a 14 metri.

 

E, se il sistema trinciapaglia supplementare “Xtra Chopping” – in grado di spargere in campo la pula su una superficie dalla larghezza di 12 metri – è stato ulteriormente migliorato, completamente rivisitata risulta la trasmissione idrostatica adottata da Case IH sulle sue mietitrebbie di ultima generazione: un gruppo dotato di modalità di lavoro e di trasporto e di una gamma a due velocità selezionabili in movimento, in modo da associare maggiore trazione alla possibilità di eliminare i fermi macchina durante i cambi di rapporto in fase di lavoro o di spostamento, su terreni collinari.

L’organo di taglio del sistema Xtra-Chop è montato sul retro della mietitrebbia per la trinciatura fine in condizioni difficili o per operazioni di andanatura.

 

Le velocità massime consentite nella prima e nella seconda gamma ammontano rispettivamente a 18 e 40 chilometri orari, con gestione della trasmissione che avviene tramite una leva multifunzionale e può avvalersi anche di un sistema di controllo a ciclo chiuso incaricato di mantenere sempre la velocità impostata in caso di variazione delle condizioni del terreno.

Nuova trasmissione idrostatica.

 

Integrata con comandi idraulici potenziati, l’aggiornata trasmissione consente di superare pendenze fino al 36 per cento nei trasferimenti su strada.

Un intervento di aggiornamento ha interessato anche il blocco del differenziale, ora a comando elettrico anziché meccanico, mentre l’impianto frenante fa registrare il passaggio da dischi esterni a dischi interni raffreddati ad olio, riducendo la pressione esercitata sul pedale a parità di sforzo di frenata.

 

DISPONIBILITÀ DEL SISTEMA AFS CONNECT

Advanced Farming Systems.

 

In tema di telematica, infine, sempre in grande risalto il sistema telemetrico di fabbrica AFS Connect, che consente il trasferimento di file dalla mietitrebbia al computer dell’ufficio aziendale, e viceversa, tramite un portale web.

 

L’ESORDIO SUL CAMPO DEL MAXXUM 150 CVX

Non soltanto le rinnovate Axial-Flow, però, nel carnet di novità approntate da Case IH per la nuova stagione. A partire dallo scorso ottobre è infatti finalmente disponibile il nuovo Maxxum 150 a sei cilindri con potenza nominale di 145 cavalli – ed una potenza di picco che, utilizzando la funzionalità di boost del sistema Engine Power Management, sale fino a 175 cavalli – in versione equipaggiata della trasmissione a variazione continua CVXDrive che utilizza la tecnologia a doppia frizione.

Una new entry che arricchisce la fortunata famiglia di compatti ma robusti, efficienti e versatili trattori appartenente al segmento di potenza intermedio firmata dal marchio statunitense, ora dunque non più articolata soltanto nei quattro modelli a quattro cilindri – 115, 125, 135 e 145, con potenze nominali comprese fra i 116 e i 145 cavalli – proposti nelle varianti Maxxum (quella basica), Maxxum MC (con dotazione di distributori elettronici e del bracciolo Multicontroller) e Maxxum CVX (con trasmissione a variazione continua e Isobus III).

 

MOTORE FPT A SEI CILINDRI

Sotto il cofano del nuovo modello esacilindrico Maxxum 150 CVX alloggia l’energico ed elastico propulsore Nef di Fpt Industrial da 6,7 litri, con turbocompressore, intercooler e sistema di iniezione common rail ad alta pressione, capace di erogare a 1500 giri al minuto una coppia di 740 Newtonmetri (contro i 700 Newtonmetri sviluppati dall’unità a quattro cilindri da 4,5 litri che muove il Maxxum 145).

Un propulsore, inoltre, emissionato Stage IV (Tier 4 Final) mediante l’adozione dell’efficace, e parsimonioso nei consumi, sistema di riduzione catalitica selettiva Hi-eSCR, esente da manutenzione e senza funzione di ricircolo dei gas di scarico.

 

DESIGN COMPATTO CON UN ELEVATO RAPPORTO PESO-POTENZA

A dispetto della diversa configurazione del motore, il nuovo Maxxum 150 conferma tutte le doti di compattezza, maneggevolezza, e capacità di “minimo disturbo” del terreno durante le manovre e le svolte a fine campo vantate dalla gamma, mantenendo lo stesso passo (2.642 millimetri) e la stessa lunghezza (5.137 millimetri) dei fratelli a quattro cilindri, risultando anche – con un peso a vuoto pari a 5.020 chilogrammi (soltanto 130 chilogrammi in più rispetto al Maxxum 145) – trattore estremamente leggero per la sua categoria.

 

OPZIONI PER GARANTIRE LA PRECISIONE TRA LE PASSATE E ALLA CAPEZZAGNA

Dotato anche di sistema per la gestione automatica della produttività (Apm), che riduce il regime motore al rilevamento di una minore domanda di potenza o di una diminuita richiesta idraulica dell’attrezzo consentendo significativi risparmi nei consumi di carburante, il Maxxum 150, al pari degli altri modelli della gamma, è stato potenziato sul piano delle tecnologie di precision farming grazie all’introduzione del nuovo sistema AccuTurn di Case IH che, interagendo con il sistema di guida automatica AccuGuide, automatizza le sequenze di svolta a fine campo, assumendo il controllo dello sterzo alle capezzagne e guidando il trattore con la massima precisione sulla passata successiva.

 

NUOVO SISTEMA ACCUTURN PRO GUIDATO DA RTK

Una nuova funzionalità – disponibile dal prossimo anno su tutti i trattori Case IH con guida automatica AccuGuide che impiegano il segnale RTK – utile ad incrementare la loro capacità di minimizzare i danni al suolo estendendo i vantaggi della ripetibilità RTK di 2,5 centimetri anche alla sequenza di svolta a fondo campo.

Il sistema AccuTurn Pro combina infatti i benefici offerti dal programma di gestione delle svolte a fondo campo HMC del trattore/attrezzo con quelli della guida automatica basata sul segnale RTK nella passata successiva, in modo da mantenere la traiettoria con una precisione, come detto, nell’ordine dei 2,5 centimetri e limitare il compattamento a fondo campo.

 

LA GESTIONE DEI PERCORSI DEI VEICOLI, LA CHIAVE PER LA RIDUZIONE DEL COMPATTAMENTO

Tematica, quella della significativa riduzione del compattamento del suolo vista anche come fattore positivo in termini di superiori livelli di fertilità e di produzione, nonché di risparmi sui costi, affrontata diffusamente nel corso dell’incontro estivo di Dresda, in occasione del quale Case IH ha voluto lanciare un chiaro messaggio sull’importanza di contenere al massimo i passaggi all’interno di un campo.

Questa infatti, ferme restando le tecnologie correlate all’utilizzo di pneumatici ad hoc o di cingoli che consentono di limitare il fenomeno, appare comunque la soluzione più efficace per minimizzare il compattamento e i suoi nocivi effetti.

La parola chiave è pertanto ridurre al minimo il traffico durante ogni singola operazione, optando preferibilmente per un traffico – anziché totalmente controllato, in cui tutte le macchine passano sempre lungo le stesse tracce, ma non possibile dappertutto – da definirsi piuttosto “gestito”, che preveda, qualunque sia l’operazione, il numero minimo di passate, concentrate il più possibile.

Operazioni agricole a traffico controllato.

 

In tal senso – è stato ribadito dai vertici di Case IH – i sistemi di guida automatica basati sul segnale RTK, con la loro precisione, permettono di ridurre sensibilmente la percentuale del terreno trafficato all’interno del campo senza dover far ricorso a procedimenti complessi, sinonimo di investimenti decisamente elevati.

 

© Barbara Mengozzi

 

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