È una realtà giovane, Hortech (www.hortech.it), ma solo per la sua carta d’identità che riporta come anno di fondazione il 2004 e non certo per il bagaglio di esperienza dei suoi artefici, professionisti e tecnici già da decenni impegnati nello sviluppo delle migliori tecnologie meccaniche applicate al mondo orticolo.
Nata infatti dalla fusione di due marchi leader nella meccanizzazione dell’orticoltura come Mas (dal 1980 rivolta a fornire soluzioni avanzate per le operazioni più difficili da meccanizzare) e Hortus (creata nel 1988 e specialista nell’ambito del trapianto e della raccolta degli ortaggi), la dinamica azienda veneta è velocemente divenuta un punto di riferimento nel suo settore, sinonimo di un ampio assortimento di macchine innovative ed efficienti, studiate per l’ottimizzazione dei processi di produzione con particolare attenzione al contenimento dei costi, capaci di soddisfare a 360 gradi le richieste specifiche del comparto orticolo.
UN’AREA A VOCAZIONE ORTICOLA
Le più moderne tecniche di progettazione e impianti produttivi di ultima generazione caratterizzano lo stabilimento Hortech, esteso su una superficie coperta di circa 4.000 metri quadri dislocata nel comune di Agna a sud di Padova, in un’area prettamente vocata all’orticoltura sulla quale è possibile testare continuamente e perfezionare tutte le attrezzature realizzate.
Qui vede la luce la qualificata gamma completa di macchinari Hortech, in grado di coprire tutte le operazioni colturali relative agli ortaggi, dalla lavorazione del terreno di qualsiasi tipologia alla semina-trapianto e protezione delle piante fino alla raccolta integrale di prodotti a cespo e a foglia: una famiglia di macchine di ottima finitura e curate, all’insegna della massima affidabilità, in ogni dettaglio della componentistica interamente made in Italy così da garantire, oltre ad una elevata redditività, una migliore qualità e sicurezza del lavoro degli operatori orticoli.
Oggi la ditta padovana realizza all’estero il 50% del suo fatturato in costante crescita – 4,5 milioni di euro nel 2012 – e, anche grazie ad una incisiva partecipazione alle maggiori fiere internazionali, è presente in 45 Paesi del mondo (in tutta Europa ma anche in Sud America, Russia, Sud Africa, Australia, Cina).
TECNOLOGIE ALL’AVANGUARDIA
Dietro a questo innegabile successo di Hortech c’è innanzitutto una forte propensione all’innovazione tecnologica, autentico cardine della filosofia dell’azienda che non a caso investe buone quote del proprio fatturato nella ricerca e nello sviluppo di nuovi macchinari all’avanguardia. A tutto ciò si coniuga una efficace politica commerciale ben orientata al recepimento delle istanze degli utenti ed una spiccata attenzione all’offerta di un servizio di assistenza tecnica post-vendita sempre all’altezza delle aspettative.
LA PREPARAZIONE DEL TERRENO
Forte di quella che può essere definita praticamente una full-line nel settore della produzione degli ortaggi, Hortech sa proporre la giusta macchina per ogni tipo di esigenza a partire dalla fase della preparazione del terreno, principalmente grazie alle sue aiuolatrici: i modelli AI Maxi interrasassi e AF Super baulatrice, con l’aggiunta dell’Airone, ovvero un telaio sul quale possono essere montate due o tre aiuolatrici, dedicato alle grandi estensioni.
IL TRAPIANTO
Lo stesso dicasi nell’ambito delle operazioni di trapianto, per le quali è disponibile un’ampia offerta di trapiantatrici e trapianta-pacciamatrici particolarmente versatili. Vedi, ad esempio, il modello Due Manual (capace di trapiantare piantine in pan di terra cubico e alveolare, bulbi, pan di terra di grosse dimensioni o piantine in radice nuda) e le semi-automatiche come la Due Automatic oppure la ultra collaudata Tre per piantine in pan di terra cubico, contraddistinte da un alto rendimento che le rende interessanti soprattutto per le grandi aziende.
Nella gamma Hortech spiccano inoltre le trapiantatrici Easy Manual e Easy Automatic (con elementi di trapianto indipendenti l’uno dall’altro per permettere di trapiantare le file di piantine a distanze relativamente larghe) e i modelli Practica e Practica Duo, il primo per piantine in pan di terra tronco-conico o piramidale e il secondo provvisto di innovativo sistema di caricamento di forma ellittica a fila doppia con 12 tazze, caratterizzati da notevole uniformità di trapianto e precisione nella messa a dimora delle piantine.
Decisamente polivalente, infine, anche il modello Over, in grado di trapiantare piantine in cubetto o alveolo operando su terreno nudo o già pacciamato.
LA RACCOLTA
Sul cruciale fronte della raccolta, poi, Hortech, animata dalla sua peculiare carica innovativa, è riuscita a mettere a punto sistemi meccanici affidabili e di alta qualità tecnologica presentando sul mercato raccoglitrici che consentono una sensibile riduzione dell’impiego di manodopera con conseguente abbattimento dei costi relativi a questa fase colturale.
Per quanto riguarda la raccolta delle ortive a cespo a una fila, la versione Rapid T, trainata e/o portata dal trattore, rappresenta uno strumento ottimale soprattutto per le aziende di piccole dimensioni, mentre le versioni semoventi si differenziano nel modello Rapid SL (per lattuga, iceberg ecc.) e in quello Rapid SR (per radicchio, scarola, indivia, cavolo cappuccio, pan di zucchero ecc.).
Per la raccolta dei prodotti a foglia, come spinacio, bietola da taglio, rucola, lattughino e prezzemolo, l’azienda padovana mette invece a disposizione della propria clientela i modelli Slide: si va dalla trainata Slide T, raccoglitrice per incassamento direttamente sul campo, alle semoventi Slide TW, cingolata, e Slide FW, montata su quattro ruote motrici.
Anche ai produttori di insalatine da taglio viene offerta una soluzione professionale, in grado di garantire al consumatore finale ortaggi di alta qualità, con la raccoglitrice Slide per baby leaf, realizzata nelle versioni a cingoli e/o con quattro ruote motrici e con possibilità di essere equipaggiata di diversi accessori per la raccolta di vari tipi di insalatine.
SLIDE VALERIANA, VERSATILE E VELOCE
In tale ambito, tra le più recenti novità di casa Hortech tenute a battesimo l’anno scorso all’ultima edizione di Eima International, si segnala Slide Valeriana, nuova macchina dedicata alla raccolta e alla pulizia della valeriana, coltura che negli ultimi anni sta riscontrando un forte interesse legato alla progressiva crescita del suo mercato. Grazie all’innovativo sistema di pettine a facchini brevettato da Hortech, la nuova raccoglitrice consente la pulizia della valeriana (indispensabile prima dell’immissione sul mercato vista la problematica dell’inquinamento da sabbia manifestata da questo prodotto) in concomitanza alla fase di taglio, riducendo i tempi di lavorazione ed evitando danneggiamenti, dal momento che la valeriana, anziché roteare lungo il nastro, viene delicatamente scossa. Disponendo inoltre di un sistema di sensori elettroidraulici che controlla costantemente e regola automaticamente l’altezza della barra a garanzia di spostamenti morbidi e ben calibrati, Slide Valeriana può essere utilizzata anche su terreni umidi come pure non sabbiati e leggermente sconnessi senza perdite di prodotto.
Molto versatile, questa macchina è stata progettata per il lavoro in serra ma, agevolata dalle quattro ruote motrici e dalla trasmissione idrostatica, è capace di soddisfare tutte le esigenze di chi opera in pieno campo. La velocità di trasferimento supera i 10 km/h. Una volta tagliata, la valeriana passa dal nastro trasportatore alla pedana, dove può essere stoccata in cassette o nei bins.
Il prodotto, mediante un nastro a scarico diretto laterale, può anche confluire direttamente sul rimorchio. Slide Valeriana – già in uso nel nostro Paese, in Spagna e in Francia con una serie di feedback estremamente positivi – rivela la propria flessibilità fin dalla sfera di impiego, considerato che può essere utilizzata non solo per la raccolta della valeriana, ma anche per quella del cicorino e dello spinacio a ceppo.
UNA RICCA VENA PROGETTUALE
Hortech, infine, ha voluto offrire valide risposte anche agli operatori della quarta gamma che devono sfruttare al massimo le potenzialità produttive ed eseguire durante la stessa stagione e sulla stessa aiuola numerose operazioni di taglio di orticole come la rucola. Si rende quindi necessaria la pulizia di tutti i residui colturali e di tutte le foglie che restano a terra. Così dalla ricca vena progettuale della ditta veneta è nata Hoover, macchina semovente con motore Kubota a 4 cilindri dotata di “aspiratore a depressione”: un aspiratore posto dentro il contenitore e munito di un filtro protettivo che ha la funzione di risucchiare direttamente il prodotto creando una depressione all’interno del serbatoio, evitando in tal modo gli intasamenti e mantenendo una costante pulizia.
© riproduzione riservata