Sintonia perfetta tra la tematica centrale di Eima 2016, “L’agricoltura del futuro”, e la forte carica innovativa inserita nella visione decisamente orientata all’avvenire propria di Kuhn.
Con il valore aggiunto di una profonda interazione con il cliente, indispensabile fonte di indicazioni per lo sviluppo di prodotti e servizi realmente a misura delle necessità di agricoltori e contoterzisti.
Una filosofia comunicata efficacemente ai visitatori della rassegna bolognese dal grandioso stand approntato per l’occasione dalla casa di Saverne, con ben ventisei proposte distribuite su oltre 1.300 metri quadri di superficie a mostrare quanto di più evoluto a livello tecnologico Kuhn sia oggi in grado di offrire sul mercato delle attrezzature agricole in tutte le diverse famiglie di prodotto a listino, da quelle legate alle tecniche più convenzionali, per la fienagione o per le lavorazioni tradizionali, fino a quelle idonee a supportare le nuove scelte agronomiche, come le modernissime soluzioni dedicate alle lavorazioni no Pto.
NUOVE VERSATILI ROTOPRESSE
Partendo dal settore delle macchine fienagione, tradizionale core business aziendale, in mostra a Bologna la nuova serie VB 2200, con cui il gruppo francese ha ulteriormente potenziato la sua gamma di rotopresse a camera variabile: una nuova gamma di rotopresse completa e versatile, formata da modelli in grado di innalzare la qualità di produzione delle balle tonde in qualsiasi condizione e con qualsiasi prodotto, grazie ad una progettazione basata su innovative tecnologie mirate ad assicurare una ottimale rotazione delle balle ed una loro alta densità indipendentemente dal tipo di foraggio raccolto.
Versatilità, quella vantata dalla serie VB 2200, espressa già dal numero di modelli disponibili: le rotopresse VB 2255-2285, gestite dal terminale AT 10, sono state studiate per lavorare con paglia asciutta, fieno e relativo insilato; le VB 2260-2290, con standard Isobus, costituiscono invece macchine pensate per rispondere alle attuali esigenze dei grandi agricoltori e dei contoterzisti; i modelli top di gamma VB 2265-2295, dotati di rinforzate trasmissioni a catene, e la combinata rotopressa-fasciatore VBP BalePack, infine, sono state concepite per lavorare nelle condizioni più impegnative, in tutto il mondo.
LO STRIGER SI EVOLVE
Tra le più accreditate risposte alle esigenze dell’agricoltura conservativa, forte dei suoi numerosi anni di esperienza nell’ambito dello strip till, il coltivatore Striger, ideale per la lavorazione del terreno a strisce, si presenta all’Eima con il progredito volto della nuova serie 100 (nella foto sopra, in quella sotto e in apertura), disponibile nelle versioni da 4 a 12 file con interfila regolabile da 45 a 80 centimetri.
Ed è proprio sulla facilità e sulla velocità delle regolazioni dei vari elementi di lavorazione dello Striger che si è concentrata l’attenzione dei progettisti Kuhn, eliminando la necessità di ricorrere ad attrezzi a tal fine.
Ogni elemento è montato su un parallelogramma idraulico, così da garantire un perfetto adattamento al profilo del suolo e consentire a ciascun modulo di muoversi in maniera indipendente: una soluzione strutturale che favorisce una profondità di lavoro costante ed un corretto posizionamento del fertilizzante.
Sul nuovo Striger, inoltre, è stato sviluppato un nuovo più resistente puntale, dotato anche di sgancio rapido (per risparmiare tempo durante le operazioni di manutenzione o sostituzione), che può essere accessoriato per la distribuzione di concimi granulari o di reflui (ogni calata è regolabile senza utensili, indipendentemente dalla profondità di lavoro).
PERFORMER 6000 E 7000 A DENTI E DISCHI
Protagonisti all’interno dello stand bolognese di Kuhn anche i nuovi modelli 6000 e 7000, con larghezze di lavoro di 6 e 7 metri, che completano la moderna e affidabile gamma di coltivatori trainati Performer (finora da 4 e 5 metri di larghezze operative), contraddistinta da ricca dotazione tecnologica e dalla capacità di combinare la forza di dischi e denti.
Il risultato è una attrezzatura marcatamente multifunzionale dedicata dal gruppo di Saverne all’esecuzione di tecniche “One Pass”, ovvero alla lavorazione del suolo, da superficiale a profonda, realizzata in un solo passaggio dopo il raccolto.
I due nuovi Performer, adatti a trattori da 360 a 700 cavalli, grazie alla loro produttività e robustezza sono in grado di soddisfare le specifiche esigenze delle grandi aziende agricole e si configurano ancora una volta come macchine estremamente versatili, dal momento che possono essere utilizzati anche con i soli dischi, per un estirpamento a velocità elevata, o con i soli denti, al fine di adattarsi pienamente alle esigenze operative.
In combinazione con la seminatrice SH-600, dalla capacità di 600 litri e munita di un dosatore Venta, il polivalente coltivatore Performer risulta prezioso alleato per la semina delle cover crop e dei tappeti vegetali.
ERPICI ROTANTI PIEGHEVOLI A GRANDE LARGHEZZA
Novità firmate Kuhn anche sul fronte delle pratiche più classiche, con i due inediti erpici rotanti pieghevoli HR 6040 R e HR 8040 R (nelle foto sopra e sotto), caratterizzati da larghezze di lavoro rispettivamente di 6 e 8 metri, rivolti principalmente alle grandi aziende agricole e ai contoterzisti alla ricerca di soluzioni per la preparazione dei letti di semina che garantiscano sempre elevata efficienza abbinata ad una totale sicurezza, anche nelle condizioni più intensive: tutti gli organi e la trasmissione di questi due nuovi modelli di generose dimensioni sono stati infatti concepiti in funzione dell’azionamento da parte di trattori con potenze massime di 460 cavalli (l’HR 6040 R) e di 500 cavalli (l’HR 8040 R).
Per di più i nuovi erpici rotanti della casa di Saverne sono dotati di serie di una centralina di controllo (nella foto sotto), collocata in cabina, che avvisa l’operatore in caso di disinnesto di uno dei limitatori di coppia e fornisce informazioni sulle temperature dell’olio nei tre carter della macchina.
Alle loro alte capacità operative, poi, si associa l’attitudine ad adattarsi con grande facilità alle diverse condizioni del suolo, soprattutto mediantealle regolazioni idrauliche della profondità di lavoro e della barra livellatrice effettuate direttamente dalla cabina del trattore.
IRRORATRICE DELTIS 2 PORTATA
E quanto il gruppo francese – a distanza di otto anni dall’incorporazione della società Blanchard – possa ormai vantare una ampia gamma in continua evoluzione anche nell’ambito della protezione delle colture, appare chiaro ad Eima 2016 innanzitutto con il debutto italiano della nuova irroratrice portata Deltis 2 (nella foto sopra), primo modello interamente progettato in casa Kuhn, nata per sostituire l’attuale gamma Deltis in versione marcatamente innovativa.
Conservando le peculiari doti di solidità e stabilità coniugate a notevole leggerezza, grazie alla nuova concezione del telaio a “L”, come pure la perfetta stabilità verticale, e sospensione in campo e su strada, assicurate dal comprovato sistema di sollevamento a parallelogramma Optilift della generazione precedente, la Deltis 2 vanta un nuovo e mirato design del serbatoio – realizzato oggi in duttile polietilene – che consente un carico massimo pari a 1.300 litri ed uno svuotamento facilitato, persino in caso di forte pendenza, grazie al pozzetto a doppia inclinazione.
L’innovazione di punta, però, è l’inedito incorporatore brevettato Optifiller (nella foto sotto), dalla struttura resistente ai prodotti più aggressivi: il primo incorporatore flessibile che, una volta ripiegato, rientra perfettamente nella sagoma dell’irroratrice.
Allo scopo di soddisfare le varie esigenze, infine, la Deltis 2 può essere equipaggiata con un’ampia gamma di nuove barre di distribuzione (ora prodotte all’interno di Kuhn) in acciaio e in alluminio per un fronte di lavoro compreso tra i 15 e i 24 metri.
LEXIS 3000, COMPATTA ED ERGONOMICA
Lancio ufficiale sul mercato italiano in occasione dell’Eima anche per una nuova compatta ed ergonomica irroratrice trainata di Kuhn, l’entry level Lexis 3000, provvista di serbatoio da 3.000 litri di capacità e caratterizzata da grande semplicità di impiego.
Tra le sue prerogative salienti: l’intuitivo pannello di controllo Manuset con due sole valvole principali; le barre in alluminio, con ripiegamento compatto e sospensioni Trapezia o Equilibra, disponibili da 18 a 24 metri; il nuovo incorporatore (nella foto sopra) a garanzia della piena sicurezza dell’operatore, specialmente in fase di lavaggio. Ed ancora, una nuova centralina di regolazione elettronica Visioreb con integrazione del sistema GPS Section Control.
ESPRO 4000 R, NEW ENTRY NELLE SEMINATRICI
A completare il quadro, sul versante della semina firmata Kuhn, la new entry nella gamma di seminatrici Espro, versatili, capaci di operare ad alta velocità e progettate anche in funzione delle esigenze del mercato italiano: si tratta del nuovo modello Espro 4000 R, versione pieghevole da 4 metri di larghezza di lavoro, composto da due ranghi di dischi di apertura seguiti da una fila di ruote di compattamento disassate e di grande diametro, con una richiesta di potenza installata che parte da soli 140 cavalli.
Altra caratteristica di punta – già annoverata dalle seminatrici Espro 3000 e 6000 R attualmente in commercio – è la particolare flessibilità degli elementi di semina, vedi in tal senso l’esclusiva barra di semina Cross-Flex, in grado di assicurare una germinazione omogenea e la profondità di semina più adatta allo specifico prodotto.
A garantire alla nuova seminatrice Kuhn comfort operativo e facilità di impiego provvedono, poi, le regolazioni sempre più semplificate, la gestione automatizzata delle svolte, i chiari terminali (CCI o VT) e la compatibilità Isobus.
© riproduzione riservata