Kuhn pronta per un “nuovo mercato”, che apre nuove opportunità

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Competitività, innovazione, sostenibilità. Sono queste oggi le parole chiave, secondo Kuhn, per emergere in un mercato delle attrezzature agricole che sempre più manifesta un nuovo volto, particolarmente ricco di sfide e all’insegna di una crisi che per molti versi può far rima con interessanti opportunità.

 

LE SOLUZIONI GIUSTE A SUPPORTO DEGLI AGRICOLTORI

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Un mercato che il gruppo francese sta affrontando in maniera intelligente e consapevole attraverso la proposta di variegate soluzioni mirate alle esigenze di un mondo agricolo che necessita non soltanto di nuovi prodotti, ma anche di nuove metodologie colturali, di nuove competenze e di professionalità.

Così, reduce dai consistenti investimenti destinati a nuove strutture produttive specializzate, Kuhn è in grado di offrire una gamma ancora più vasta e completa, rivolta ad un ampio segmento di mercato che coinvolge anche le tecniche di coltivazione più innovative, abbinata ad una solida partnership con la propria qualificata rete distributiva a garanzia di servizi di alto livello.

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Forte di questa visione strategica che le ha già regalato non pochi motivi di soddisfazione sia nel mondo sia in Italia,  la casa di Saverne può continuare a pensare in positivo proseguendo nel proprio cammino di crescita.

 

NON UN “MERCATO IN CRISI” MA UN “NUOVO MERCATO”

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«Piuttosto che di mercato in crisi, sarebbe più corretto parlare di un mercato con regole sempre più severe ed una minore quantità di attori, visto che il numero delle aziende agricole è diminuito – ha osservato Giovanni Donatacci, general manager di Kuhn Italia, durante la conferenza stampa organizzata nell’ambito di Eima International 2014 –. Le aziende che rimangono, tuttavia, guardano attentamente all’innovazione, creando nuove chances per i costruttori, i dealers ed i prodotti più performanti».

Nel 2014, è stato inoltre sottolineato, a condizionare pesantemente il mercato sono intervenuti fattori quali i Psr, le difficoltà di accesso al credito e le condizioni meteorologiche, senza dimenticare l’instabilità dei prezzi e dell’export.

 

RIPRESA IN ATTO PER LA FILIALE ITALIANA

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Ciò nonostante, ha comunicato Donatacci, è in atto una ripresa rispetto ad un 2013 non particolarmente brillante per Kuhn Italia che si è chiuso a quota 23 milioni di euro di vendite nette, in calo di 4 punti percentuali in confronto all’anno precedente: al di là dei positivi risultati messi a segno dall’intero settore della fienagione, hanno palesato sofferenza le famiglie di prodotto (tipo quelle per l’aratura e la lavorazione del terreno alla presa di forza) non pertinenti all’innovazione, laddove i prodotti indirizzati agli ambiti della lavorazione del suolo senza presa di forza, della semina su minimum tillage e della semina su sodo hanno fatto registrare un buon andamento, seppur non tale da compensare le perdite degli altri settori.

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Quest’anno invece, come detto, si sta assistendo ad un recupero che ha portato le vendite nette a segnare un +17% (+9% in termini di macchine vendute), mentre il portafoglio ordini, per merito delle famiglie di prodotto Kuhn che esprimono innovazione e competitività, risultava alla fine di luglio in crescita di circa l’11%.

 

LE ASPETTATIVE PER IL 2015

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Quanto al 2015, «a dispetto dei tanti campanelli di allarme, riteniamo che sussistano le premesse per confidare in una buona stagione, anche grazie alla nuova Pac 2014-2020, all’introduzione di coltivazioni alternative al mais per le bioenergie e ad una maggiore stabilità dei prezzi», ha anticipato il general manager di Kuhn Italia, facendo inoltre presente come la società sia pronta a mettere in campo strategie idonee a far fronte ad una eventuale evoluzione del mercato legata alla decisione, da parte di alcuni grandi costruttori di trattori, di imporre alla rete di concessionari i loro marchi di attrezzature.

 

LA FORZA DEL GRUPPO

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Ma Kuhn Italia può permettersi di guardare al futuro con una discreta dose di ottimismo, è stato rilevato, anche e soprattutto per la sua appartenenza ad un gruppo attivo in cento Paesi del mondo, sempre forte in Europa e in espansione in alcuni mercati chiave, asiatici in particolare come Giappone e Corea, ma con una buona presenza anche in Australia e Nuova Zelanda.

Un gruppo che vanta per il 2013 un fatturato globale pari a 1.047 milioni di euro, investimenti nell’ordine dei 50 milioni di euro, circa 65mila macchine prodotte, il 4% del proprio giro d’affari a formare il budget per ricerca e sviluppo e 1,600 brevetti a livello mondiale.

Attualmente, a seguito di importanti operazioni di acquisizione, il gruppo Kuhn dispone di dodici siti industriali specializzati nella produzione di una gamma specifica di prodotti, distribuiti tra Francia, Paesi Bassi e America, e operanti in forte sinergia.

 

ESPANSIONE IN CORSO

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Al 2011, per citare le più significative recenti acquisizioni, risale quella della società Krause Corporation del Kansas (Usa), specialista delle macchine per la lavorazione del terreno in appezzamenti di “grandi dimensioni” e per la semina trainata, mentre quest’anno è stata acquisita la brasiliana Montana Industria de Maquinas, che figura tra i principali costruttori di irroratrici semoventi.

In concomitanza con il lancio della nuova serie di carri trinciamiscelatori semoventi, poi, l’unità di produzione di La Copechagnière (in Vandea, nell’ovest della Francia), specializzata nel benessere animale e nell’alimentazione, è stata affiancata dal nuovo stabilimento dedicato alle grandi macchine per l’allevamento Kuhn FCH, inaugurato alla fine dell’anno scorso, che ha richiesto un investimento di 4,5 milioni di euro.

 

AUMENTARE LA SOSTENIBILITÀ

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In primo piano, tra i punti fermi della filosofia del gruppo Kuhn, spicca da sempre l’aver sposato il credo dell’agricoltura conservativa e il conseguente impegno nella sua diffusione. Tra le iniziative degli ultimi tempi intraprese dalla casa di Saverne va segnalato il suo ruolo di partner cofinanziatore di Life Helpsoil, progetto sostenuto dalla Comunità Europea e finalizzato alla promozione di tecniche di agricoltura conservativa abbinate a pratiche innovative di gestione dei terreni allo scopo di incrementare la sostenibilità e la competitività dell’attività agricola.

Avviato nel luglio del 2013 e di durata triennale, il progetto coinvolge venti aziende campione dell’intera pianura Padana e aree collinari limitrofe nelle quali vengono attuate per tre cicli colturali due modalità di gestione (tradizionale e basata sui principi dell’agricoltura conservativa), con monitoraggio dei dati agronomici e tecnico-gestionali da utilizzare per valutare il contributo delle pratiche agricole testate all’adattamento al cambiamento climatico e il loro impatto ambientale e socio-economico.

Sono numerose, inoltre, le azioni divulgative (giornate dimostrative, visite in campo, newsletter, seminari e conferenze) previste nell’ambito di Life Helpsoil per favorire occasioni di crescita tecnica e scambio di conoscenze tra agricoltori, agronomi e associazioni del settore agricolo. I risultati finali di questo progetto verranno raccolti in “linee guida” e costituiranno un riferimento per i programmi di sviluppo rurale regionali.

 

28 NOVITÀ IN MOSTRA ALL’EIMA INTERNATIONAL 2014

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Tornando sulla scena di Eima 2014, l’ultima edizione della kermesse bolognese ha visto Kuhn proiettarsi con sempre maggiore incisività verso la full-line, con l’offerta di prodotti tecnologicamente avanzati in ognuna delle diverse linee in listino, adatti a supportare ogni genere di scelta agronomica, e di nuovi servizi.

In mostra presso lo stand del gruppo francese, stavolta, ben 28 novità destinate a fornire valide risposte negli ambiti delle lavorazioni del terreno, difesa delle colture, semina, fienagione, raccolta e zootecnia professionale. L’obiettivo, come sottolineato da Paolo Cera, responsabile marketing e comunicazione di Kuhn Italia, resta quello della massima soddisfazione del cliente, al centro assoluto dell’interesse dell’azienda.

 

I NUOVI CARRI TRINCIAMISCELATORI SEMOVENTI

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Particolare attenzione è stata riservata alle nuove soluzioni dedicate all’alimentazione animale, rappresentate soprattutto dai carri unifeed semoventi SPW, ultimi nati nella gamma di questa tipologia di macchine firmate Kuhn: tre modelli a due coclee verticali, contraddistinti da notevoli capacità operative e concepiti per utilizzi intensivi, disponibili in versione standard (con portate di 19, 22 e 25 metri cubi) e in versione Compact (da 14, 16 e 18 metri cubi), in ogni caso provviste di potente motore a sei cilindri turbo Iveco Stage IIIB/Tier 4 interim da 247 cavalli posizionato nella parte posteriore della macchina.

 

LE DUE NOVITÀ TECNICHE

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In grande evidenza a Bologna, naturalmente, le due nuove proposte targate Kuhn che si sono meritate entrambe il riconoscimento di Novità Tecnica.

La prima è il sistema Axmat che equipaggia lo spandiconcime Axis 50.1 H-EMC (nelle due foto sopra e sotto): una tecnologia decisamente innovativa per la misurazione automatica online della distribuzione del concime inorganico in base al tipo di fertilizzante e alla larghezza di lavoro desiderata.

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Grazie a sensori a microonde e al sistema di regolazione dello spandiconcime a dischi, infatti, lo schema di spandimento viene impostato in automatico e costantemente monitorato durante lo svolgimento dell’operazione, così da raggiungere una elevata precisione senza prove di spandimento sul campo e conseguire vantaggi in termini di incremento dell’efficacia della concimazione e di riduzione dei costi e delle emissioni.

L’altra innovativa soluzione progettuale di Kuhn premiata ad Eima 2014, applicata sulla big baler LSB 1290 iD (intelligent-Density), è rappresentata dal sistema di compressione TwinPact che, suddiviso in una parte inferiore e in una parte superiore (in modo da comprimere la balla in due fasi distinte), consente molteplici benefici.

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È infatti possibile ottenere una ottimale compressione delle balle evitando forti picchi di carico sulla macchina e lavorare con un trattore dalla potenza simile a quello normalmente impiegato con una pressa convenzionale (con camera da 120×90). E, soprattutto, il nuovo sistema TwinPact permette di realizzare balle con una densità maggiorata fino al 25% rispetto alle big baler convenzionali, il che equivale a superiore efficienza nella movimentazione e nella logistica.

 

© riproduzione riservata
Fonte immagini: Kuhn – le foto sono state scattate all’interno dello stand del gruppo Kuhn a Eima International 2014

 

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