L’indiscussa leadership detenuta da diversi decenni a questa parte nel mercato trattoristico indiano va sicuramente stretta a Mahindra & Mahindra Limited, realtà di punta della grande e diversificata multinazionale Mahindra insediata a Mumbai. Sempre più forte si fa infatti nel tempo la volontà di incrementare e ampliare gli orizzonti del proprio business agricolo manifestata da parte della compagnia, che già rappresenta il più grande fabbricante di trattori al mondo per numero di unità, con una commercializzazione totale annua di gran lunga superiore alle unità vendute sull’intero mercato statunitense e ad oltre il doppio di quelle del mercato europeo.
IL PRINCIPALE PRODUTTORE MONDIALE DI TRATTORI GUARDA ORA ALL’OBIETTIVO DI INCREMENTARE IN MISURA ESPONENZIALE NEI PROSSIMI CINQUE ANNI IL PROPRIO BUSINESS RELATIVO ALLE MACCHINE AGRICOLE
«Non soddisfatti di questo, ora, oltre a guardare a nuovi mercati, siamo determinati a far crescere la nostra attività relativa alle macchine agricole diverse dai trattori di dieci volte nell’arco dei prossimi cinque anni». Questa la sintomatica dichiarazione dei vertici del Farm Equipment Sector (FES) di Mahindra & Mahindra Ltd, che a tal fine ha intanto pianificato un investimento complessivo pari a circa 450 milioni di dollari nell’attività del FES durante il periodo 2022-2024.
UN DENSO PROGRAMMA DI NUOVI LANCI
Il piano del principale produttore mondiale di trattori in vista di una crescita esponenziale nel segmento delle macchine agricole, mirata a fornire soluzioni di meccanizzazione efficienti e convenienti nell’intero spettro delle operazioni agricole, passa innanzitutto attraverso un programma di nuovi lanci, con il supporto di suoi centri di eccellenza in Turchia, Finlandia e Giappone, per ampliare il portafoglio aziendale di prodotti.
L’anno scorso è stato il momento del lancio dei nuovi coltivatori a lame rotanti Heavy Rotavator e Smart Rotavator (nella foto sopra), mentre Swaraj Tractors, brand che fa capo al gruppo indiano, ha presentato Code (nella foto sotto), rivoluzionaria soluzione di meccanizzazione per l’orticoltura.
E a breve, viene comunicato, sarà la volta del lancio, tra l’altro, di mietitrebbie di nuova generazione, di irroratrici a barra e di nuove pale caricatrici, mentre si sta lavorando allo sviluppo di una quindicina di nuovi prodotti.
NUOVO STABILIMENTO DEDICATO ALLE MACCHINE AGRICOLE A PITHAMPUR
Il gruppo sta anche allestendo un nuovo stabilimento esclusivamente riservato alle macchine agricole a Pithampur nel Madhya Pradesh, dislocato su 23 acri e in grado di produrre 1.200 mietitrebbie e 3.300 trapiantatrici di riso all’anno. Il sito produttivo, unitamente al suo parco fornitori dedicato, realizzerà anche prodotti per l’esportazione verso i mercati globali in Asia, Africa, Europa e Americhe.
RIORGANIZZAZIONE DELLA RETE COMMERCIALE
Prevista inoltre, sul versante della vendita al dettaglio, una riorganizzazione della rete commerciale del gruppo indiano, composta da 2.220 dealer che vendono trattori a marchio Mahindra e Swaraj, per attrezzarla anche alla vendita di macchine agricole differenziate, così da incrementare il business e la portata dell’assistenza per quest’ultima categoria di prodotti (ma i progetti contemplano anche la presenza di concessionari di macchine agricole indipendenti e l’azienda ha inoltre acquisito partecipazioni in start-up agricole e altre case costruttrici di macchine agricole).
RECORD DI VENDITE NELL’ANNO FISCALE 2022-2023
Nel frattempo il colosso trattoristico indiano sta vivendo una fase estremamente positiva, sul mercato interno ma anche a livello globale, reduce com’è da un brillantissimo anno fiscale 2022-2023 (in India tutti i dati vengono forniti prendendo a riferimento il Fiscal Year, che va dal 1° aprile al 31 marzo) nel corso del quale le vendite di trattori hanno segnato un autentico record toccando le 407.545 unità (esportazioni incluse), di cui 337.052 collocate sul mercato domestico, con un incremento del 15 per cento rispetto ai dati di vendita dell’anno fiscale precedente ed una quota di mercato pari al 40 per cento.
A gonfie vele anche l’export con 17.646 trattori avviati in oltre 40 paesi nel mondo (inclusi Stati Uniti, Canada, Australia, Brasile, vari mercati africani e asiatici e diversi paesi europei), in crescita del 65.5 per cento rispetto all’anno fiscale 2021-2022. Tra i risultati di maggiore portata raggiunti sul mercato interno nell’anno fiscale 2022-2023, poi, vanno citati i 27.000 motocoltivatori commercializzati, a segnare il tasso di vendita di questa categoria di macchine storicamente migliore in India.
UN’AMPIA GAMMA DI TRATTORI DI POTENZA MEDIO BASSA AFFIDABILI, DI LUNGA DURATA E DALLE CONVINCENTI PRESTAZIONI
Merito, tutto questo, della filosofia vincente del gruppo indiano, quella di proporre trattori di bassa potenza, robusti, affidabili e di lunga durata, in grado di offrire buon livello di prestazioni e caratteristiche innovative, declinati in un’ampia gamma di modelli adatti a molteplici applicazioni agricole, commercializzati con il brand Mahindra e con gli altri marchi ricadenti nell’orbita del gruppo, tra i quali, come detto prima, l’altro brand principale, Swaraj, nel segmento da 16 a 60 cavalli.
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PREVISIONI DI CRESCITA DELLA DOMANDA DI TRATTORI SUL MERCATO INDIANO NEI PROSSIMI MESI DELL’ANNO
Fatto sta che, solo in India, l’azienda ha venduto 33.622 nuovi trattori durante il mese di marzo del 2023. «Una grande performance che ci ha visto in crescita del 20 per cento rispetto al marzo dello scorso anno», ha commentato Hemant Sikka, presidente del settore attrezzature agricole di Mahindra & Mahindra, aggiungendo: «va poi considerando che l’aumento della produzione agricola indiana, la stabilità dei prezzi del mandi (il tradizionale sistema di vendita dei prodotti a punti di raccolta statale con un prezzo regolamentato, ndr), il sostegno del governo per l’aumento della PSM per le colture principali, come pure l’aumento dei salari nell’ambito del regime MGNREGA (The Mahatma Gandhi National Rural Employment Guarantee Act), contribuiranno a migliorare la sicurezza finanziaria delle famiglie rurali e ad incrementare in India la domanda di trattori espressa nei prossimi mesi. Da segnalare inoltre che, sul fronte dell’export, nello scorso marzo abbiamo venduto 1.392 trattori».
Oltre ai trattori, va ricordato, il settore macchine agricole di Mahindra & Mahindra Ltd offre anche un vasto assortimento di attrezzi e accessori (compresi caricatori, terne, falciatrici e altro ancora) per trattori e macchine agricole semoventi per la preparazione del terreno fino al post-raccolta.
OTTIMA DOSE DI TECNOLOGIA INNOVATIVA, DIMOSTRATA DAL LANCIO NEL 2017 DEL TRATTORE AGRICOLO A GUIDA AUTONOMA
Quel che è certo, insomma, è che il colosso trattoristico asiatico sta davvero facendo la differenza nell’agricoltura indiana sotto una molteplicità di aspetti, a partire dall’introduzione di un nuovo livello di tecnologia made in India. Ne fa fede la presentazione già oltre cinque anni fa, del suo primo trattore agricolo a guida autonoma, sviluppato da Mahindra Research Valley, la divisione del gruppo insediata a Chennai e dedicata all’innovazione e alla ricerca di nuove tecnologie.
Un’innovazione, questo trattore programmabile per eseguire compiti specifici sul campo e per essere azionato da remoto tramite apposita applicazione per pc e tablet, destinata ai mercati internazionali ed in grado, a detta della casa indiana, di incrementare la produttività e la redditività delle imprese agricole, riducendo al tempo stesso il rischio di infortuni sul lavoro.
AMBIZIONI ESPANSIONISTICHE A LIVELLO GLOBALE, CON L’EUROPA NEL RUOLO DI MERCATO PRIVILEGIATO
Tecnologia che rappresenta una delle linee guida nella aggressiva strategia di crescita perseguita per il settore agricolo dal costruttore indiano, che ha negli ultimi anni intrapreso un’escalation elaborando un piano di espansione globale della propria attività in mercati chiave, come Stati Uniti, Brasile e, in particolare, Europa, vista dal gruppo un po’ come il simbolo delle sue ambizioni di sviluppo su scala mondiale. Una strategia che ha previsto, e continua a prevedere, acquisizioni di aziende, associazioni produttive con marchi leader e, naturalmente, investimenti estremamente consistenti.
UNA SOLIDA PRESENZA NEL MERCATO AMERICANO E UN’ARTICOLATA POLITICA DI ACQUISIZIONI IN GIAPPONE, FINLANDIA E IN TURCHIA, BASE STRATEGICA PER L’AVANZATA SUI MERCATI EUROPEI
Una viva determinazione del gruppo indiano a spingersi oltre i confini nazionali che si è tradotta in un quadro espansionistico costruito tassello dopo tassello, come quando, nel 2011, l’interesse specifico nutrito nei confronti del mercato nordamericano ha dato il la alla creazione in questo contesto di Mahindra Usa, società controllata al 100 per cento da Mahindra & Mahindra Ltd.
Altri importanti tasselli, l’acquisizione nel 2015 del 33 per cento del pacchetto azionario della giapponese Mitsubishi Agricultural Machinery, la cui denominazione è stata pertanto modificata in Mitsubishi Mahindra Agricultural Machinery (nella foto sopra il modello top di gamma GCR1380), e la partnership siglata nel 2016 con Sampo Rosenlew, azienda finlandese produttrice di mietitrebbie, della quale è stato acquisito il 35 per cento del pacchetto azionario.
Per arrivare, preceduta dall’acquisizione datata inizio 2017 dell’azienda turca produttrice di attrezzature agricole Hisarlar, alla strategica acquisizione, avvenuta alla fine dello stesso anno, di Erkunt Traktör Sanayi A.Ş (Erkunt), tra i maggiori produttori di trattori della Turchia con macchine concentrate nel segmento di potenza da 50 a 110 cavalli e commercializzate con il marchio ArmaTrac appositamente creato per l’export (in Europa occidentale e orientale, nell’area CIS, in Medio Oriente e in Africa): un’operazione grazie alla quale il settore agricoltura di Mahindra & Mahindra Ltd ha inteso costruirsi una base per la successiva espansione sui mercati limitrofi, puntando ovviamente ad affermarsi su quelli europei.
“OJA”, IL NUOVO MARCHIO SCELTO PER LA NUOVA GAMMA DI TECNOLOGICI TRATTORI LEGGERI ORIENTATI AL FUTURO DI MAHINDRA TRACTORS, IL CUI LANCIO E’ PREVISTO ENTRO LA FINE DEL 2023
Venendo all’oggi, e al domani, della compagnia indiana, in questo caso la parola chiave è “Oja”, derivante dal termine “Ojas” che in India sta a significare vitalità, energia e forza. “Oja” è infatti il nuovo marchio designato da Mahindra Tractors per fregiare la nuova gamma aziendale di trattori orientati al futuro rientranti nel suo programma trattoristico globale più ambizioso, denominato K2.
«In vista della prima mondiale dei prodotti del nostro atteso programma K2, abbiamo scelto “Oja” come marchio della nuova gamma di trattori leggeri Mahindra – ha dichiarato Hemant Sikka (nella foto sopra)–. La linea “Oja”, il cui lancio è previsto entro la fine del 2023, rappresenta il nostro approccio Future Ready alla realizzazione di trattori, incentrato su numerose avanzate tecnologie best-in-class mirate a migliorare prestazioni e produttività delle macchine».
UNA NUOVISSIMA PIATTAFORMA GLOBALE DI TRATTORI, DESTINATA AI MERCATI NAZIONALI E INTERNAZIONALI, DECLINATA NELLE CATEGORIE SUB COMPACT, COMPACT, SMALL UTILITY E LARGE UTILITY PER UN TOTALE DI 40 MODELLI DI DIVERSE POTENZE
Mahindra “Oja” rappresenta dunque una nuovissima piattaforma globale di trattori leggeri proposti da Mahindra, rivolta ai mercati nazionali e internazionali, tra cui Stati Uniti, Giappone e Sud-est asiatico, che è stata sviluppata attraverso una stretta collaborazione tra i team di ingegneri di Mitsubishi Mahindra Agriculture Machinery, in Giappone, e Mahindra Research Valley, il centro indiano di Ricerca e Sviluppo per il settore Auto & Farm di Mahindra.
In questo ambito sono state predisposte quattro sottopiattaforme di trattori – le categorie Sub Compact, Compact, Small Utility e Large Utility – che copriranno 40 modelli appartenenti a diverse classi di potenza. I trattori Mahindra “Oja” verranno prodotti nello stabilimento trattoristico di Mahindra ubicato a Zaheerabad, uno dei più giovani impianti di produzione di trattori dell’Asia meridionale e di Mahindra.
AD OSPITARE LA PRODUZIONE DEI NUOVI TRATTORI IL GIOVANE SITO PRODUTTIVO DI ZAHEERSABAD, DOTATO DI AVANZATA TECNOLOGIA ED IN GRADO DI REALIZZARE OLTRE 100.000 UNITA’ ALL’ANNO IN 330 VARIANTI IN UN RANGE DI POTENZE DA 30 A 100 CAVALLI
Trattandosi di uno stabilimento verticalmente integrato, il sito produttivo Mahindra di Zaheersabad, in cui il gruppo indiano ha investito circa 130 milioni di dollari, realizza anche le gamme di trattori Yuvo e Jivo di ultima generazione, compresa la Serie Plus, lanciata di recente. Tecnologicamente avanzato e particolarmente flessibile in termini di operatività, lo stabilimento – che impiega oltre 1.500 addetti e vanta una capacità produttiva di più di 100.000 trattori all’anno su due turni – è in grado di mettere a punto 330 diverse varianti di trattori in un range di potenze che va da 30 a 100 cavalli.
L’impianto di Zaheerabad, inoltre, ha adottato sin dall’inizio la filosofia e la cultura TPM (Total Productive Maintenance) e vede circa il 65 per cento della propria produzione di trattori destinata all’esportazione a livello globale.
Tra gli ulteriori aspetti caratterizzanti della sezione macchine agricole di Mahindra, infine, va citata anche l’offerta di pezzi di ricambio e di un tempestivo servizio post-vendita ai propri clienti. Ha inoltre al suo attivo collaborazioni con varie rinomate società finanziarie per garantire un finanziamento unico fino all’80 per cento agli acquirenti di trattori e macchine agricole. Di spicco in tale ambito la collaborazione con la State Bank of India per la fornitura di facili opzioni di prestito relative a trattori e macchine agricole.
© Barbara Mengozzi
Fonte immagini: Mahindra Farm Equipment.