Same: un grande nome della storia italiana. Un marchio che in sole quattro lettere riassume la storia dell’agricoltura che, con i suoi trattori e con un’interminabile serie di innovazioni tecniche, ha contribuito a modernizzare. Same ha guadagnato “sul campo”, è il caso di dirlo, la fiducia di intere generazioni di agricoltori in tutto il mondo, divenendo un partner fedele ed instancabile in grado di svolgere al meglio il lavoro nei campi, garantendo sicurezza ed affidabilità giorno dopo giorno, anno dopo anno. E di anni ne sono passati ormai 70, da quando la Same – Società Accomandita Motori Endotermici – venne fondata a Treviglio (BG) nel 1942 da Francesco ed Eugenio Cassani.
Le vere origini di questa “grande storia italiana” risalgono in realtà agli anni Venti, quando i fratelli Cassani sviluppano il progetto del primo motore diesel applicato a un trattore, riuscendo nel 1927 a presentare una macchina assolutamente innovativa, molto più funzionale rispetto ai modelli tradizionali: la prima trattrice agricola al mondo industrializzata, azionata da un motore diesel.
Iniziano poi, tra i primi in Italia, lo studio e la sperimentazione dei motori diesel veloci per la marina e l’aviazione. Nel 1936 nasce la Spica (Società Pompe Iniezione Cassani) per la costruzione di apparati di iniezione per motori diesel, che ottiene un notevole successo e viene successivamente ceduta all’Alfa Romeo.
Intuendo lo sviluppo della meccanizzazione agricola, nel 1942 Francesco ed Eugenio Cassani fondano insieme la Same per la produzione in serie delle trattrici agricole con motori raffreddati ad aria.
LE PRIME PRODUZIONI
Una motofalciatrice a tre ruote con volante e sellino reversibili (1947) e il trattorino “Universale” da 10 CV (premiato con una medaglia d’oro dall’Accademia di Agricoltura di Torino nel 1948) sono i primi contributi Same alla meccanizzazione agricola italiana del dopoguerra.
Nel 1951 Francesco Cassani, convinto sostenitore del raffreddamento ad aria, progetta nuovi motori modulari. Tra le tante innovazioni che hanno caratterizzato la storia della Same dobbiamo ricordare il primato mondiale nell’industrializzazione della doppia trazione sui trattori agricoli convenzionali; nel 1952, prima fra tutte,con il DA 25 e subito dopo con il DA 30, Same ha infatti sviluppato un progetto che ha reso le quattro ruote motrici funzionali e disponibili al grande pubblico.
Una tecnologia in seguito adottata progressivamente da tutti gli altri costruttori. Ha così inizio una forte diversificazione delle potenze: il bicilindrico “DA25”, seguito dal “Super Cassani” a tre cilindri e dal “Sametto” a un cilindro, dando origine ad una vasta famiglia di nuovi trattori.
Per far fronte alle crescenti richieste, nel 1956, a tempo di record, viene realizzato il nuovo stabilimento Same. La nuova struttura, razionale e funzionale, si sviluppava su un’area coperta di 80.000 mq comprendente un’unica grande officina lunga 250 metri con le tre linee (motori, verniciatura e assemblaggio trattori) interamente allestite.
Nel 1957 la produzione era già arrivata ad una quota annuale di 3.000 trattori. Da quel momento è un susseguirsi di modelli che hanno fatto la storia della meccanica agricola del nostro Paese e di innovazioni tecniche di successo. Nel 1961 nascono “Puledro” e “Samecar”, il trattore per lavorare la terra e trasportarne i frutti.
Gli anni ‘60 sono inoltre caratterizzati dal passaggio da macchine di concezione tradizionale a trattori più evoluti: l’adozione di soluzioni tecniche tuttora valide, conduce alla nascita di macchine che contribuiscono fortemente a far conoscere ed apprezzare il marchio Same nel mondo, quali “Centauro”, “Leone” e “Minotauro”.
EVOLUZIONE E SPECIALIZZAZIONE
L’ingresso del marchio Same nel segmento dell’alta potenza risale ai successivi anni ‘70, con l’introduzione dei modelli “Drago”, con motore a 6 cilindri in linea da 100 CV e “Panther” con motore a 5 cilindri. In quegli anni si cominciano anche ad adottare le pompe d’iniezione immerse, che diventano presto caratteristica fondante dei motori Same, l’idroguida e il cambio sincronizzato.
Degno di nota il trattore Tiger 100, realizzato a metà degli anni ‘70, che con i suoi freni a disco in bagno d’olio, è considerato il migliore trattore d’Europa.
Il grande successo degli anni ‘80 è segnato dalle nuove serie “Laser” ed “Explorer”, dotate di motori serie 1000 e cambi a tre alberi. Il decennio si chiude quindi con l’introduzione della regolazione elettronica dell’iniezione su motori serie 216 e delle nuove centraline di controllo delle funzioni della trattrice.
I modelli Same “Antares” e “Titan” dominano gli anni ‘90: il primo caratterizzato dall’applicazione dell’innovazione elettronica alla macchina, il secondo dall’introduzione del cambio Powershift.
Successivamente, il lancio sul mercato del Same “Frutteto 2”, ha dato vita al primo progetto sviluppato ad hoc per trattori speciali per vigneto e frutteto, al quale seguono i primi trattorini di bassa potenza Same dedicati agli impieghi in vigneto, in frutteto nelle serre e nel garden, fino ad arrivare ad oggi con il Precision Farming con satellite, applicato alla lavorazione dei vigneti.
Oggi Same è un grande marchio italiano in grado di competere con i più importanti players mondiali, condizione che garantisce alla casa costruttrice tutte le risorse necessarie per continuare ad investire su quel percorso di innovazione perseguito con tenacia fin dall’inizio della sua storia.
IL MUSEO STORICO SAME DEUTZ-FAHR
Realizzato nel 2008, il Museo Storico Same Deutz-Fahr, è ospitato in un ampio open space e comprende un’area espositiva di circa 700 metri quadrati. Oltrepassata la soglia dove si trova la figura in bronzo di Francesco Cassani ad opera di Francesco Messina, il Museo rappresenta un vero e proprio viaggio nella storia della meccanizzazione agricola, custodendo materiali di pregio, non di rado in un unico esemplare, che testimoniano la storia della Società. Ma il Museo Storico SDF in realtà è molto di più di un’esposizione di trattori: alcune tra le più importanti tappe della meccanizzazione agricola vi sono rappresentate attraverso prototipi e macchine di serie in perfetto stato di conservazione, documenti originali, fotografie e materiali iconografici.
L’ARCHIVIO STORICO SAME
Inaugurato nel dicembre 2004 e fortemente voluto dalla presidenza della Società, l’Archivio storico Same ha il compito di raccogliere, conservare e valorizzare la documentazione storica relativa alla lunga vita della Same e dei marchi di proprietà del Gruppo.
L’Archivio viene ospitato in un’area dell’azienda opportunamente ristrutturata di 200 metri quadrati , che accoglieva un tempo il magazzino ricambi; e conserva al suo interno oltre quattordicimila unità archivistiche.
La sezione fotografica dell’Archivio comprende l’intero patrimonio fotografico, circa 10.000 immagini di cui 6.000 catalogate, relativo alla storia aziendale a partire dal 1918 fino ai giorni nostri.
Il Museo e l’Archivio Storico Same aderiscono a Museimpresa, Associazione Italiana Archivi e Musei d’Impresa promossa da Assolombarda e Confindustria.
Per approfondimenti: http://www.archiviostoricosamedeutz.com Sito internet dell’Archivio Storico Same dove si possono visualizzare e scaricare gran parte dei documenti catalogati.
Fonte testo e immagini: Same Deutz-Fahr