La Nuova Sabatini – misura di sostegno alle PMI (micro, piccole e medie imprese) che prevede finanziamenti agevolati per l’acquisto di nuovi macchinari – è stata prorogata e rafforzata con la Legge di Bilancio 2020.
Da tener presente che già con la L. 232/2016 (c.d. Legge di Bilancio 2017) l’agevolazione era stata estesa, in misura maggiorata e con destinazione di un’apposita riserva, ai seguenti investimenti in beni funzionali alla trasformazione tecnologica e digitale delle imprese secondo il Piano Nazionale Industria 4.0: macchinari, impianti e attrezzature nuovi di fabbrica, aventi come finalità la realizzazione di investimenti in tecnologie, compresi gli investimenti in big data, cloud computing, banda ultra larga, cybersecurity, robotica avanzata e meccatronica, realtà aumentata, manifattura 4D, Radio frequency identification (RFID) e sistemi di tracciamento e pesatura dei rifiuti.
IL RIFINANZIAMENTO DELLA MISURA CON DESTINAZIONE DI 105 MILIONI DI EURO PER L’ANNO 2020
A disposizione per l’anno 2020 ci sono 105 milioni di euro, 97 milioni per ogni anno dal 2021 al 2024, e 47 milioni per il 2025.
AUMENTO DEL CONTRIBUTO STATALE (DAL 30 AL 100 PER CENTO) PER LE IMPRESE DEL MEZZOGIORNO
Una quota pari al 30 per cento di queste risorse è destinata agli investimenti in tecnologie 4.0 e qui viene sostanzialmente riproposto un meccanismo già applicato negli ultimi anni.
La novità consiste nella maggiorazione del contributo statale dal 30 per cento al 100 per cento per investimenti in beni 4.0 realizzati dalle micro e piccole imprese nel Mezzogiorno, con una riserva complessiva per il periodo 2020-2025 di 60 milioni di euro.
CONTRIBUTI MAGGIORATI ANCHE PER GLI INVESTIMENTI PRODUTTIVI ECOSOSTENIBILI
La Nuova Sabatini, come modificata dalla Legge di Bilancio 2020, prevede inoltre contributi maggiorati per gli investimenti produttivi ecosostenbili.
L’articolo 1, comma 227, L. 160/2019 dispone infatti la destinazione di una riserva pari al 25 per cento delle risorse stanziate alle Pmi che investano, tramite acquisto a titolo di proprietà o in leasing finanziario, in macchinari, impianti e attrezzature nuovi di fabbrica ad uso produttivo e a basso impatto ambientale, nell’ambito di programmi finalizzati a migliorare l’ecosostenibilità dei prodotti e dei processi produttivi.
Il contributo statale, nel rispetto delle intensità massime previste dalla normativa dell’Unione europea in materia di aiuti di Stato, è in tal caso maggiorato del 30 per cento rispetto al contributo ordinario, dunque è rapportato agli interessi calcolati, in via convenzionale, sul finanziamento a un tasso annuo del 3,575 per cento.
Ai fini dell’ammissione ai benefici è richiesta dalla fonte primaria una certificazione rilasciata dal fornitore dei beni e dei servizi o da un professionista indipendente, attestante la rispondenza degli investimenti effettuati ai requisiti di ecosostenibilità e la quantificazione del relativo impatto.
Le modalità
Tipologia di investimento |
Imprese benficiarie |
Tasso annuo di interesse convenzionalmente assunto per il contributo in impianti |
Riserva destinata |
Beni materiali o immateriali nuovi a uso produttivo |
Micro, Piccole e Medie |
2,75% | – |
Beni 4.0 |
Micro, Piccole e Medie |
3,575% | 30% |
Investimenti nel Sud |
Micro e Piccole |
5,5% | 60 milioni di euro:
12 milioni di euro per il 2020; |
Beni materiali nuovi a basso impatto ambientale | Micro, Piccole e Medie |
3,575% | 25% |
Fonte tabella: ECNews.it