“Legge Rovazzi”, un provvedimento molto rischioso, secondo gli agromeccanici

News 19/03/2017 -
“Legge Rovazzi”, un provvedimento molto rischioso, secondo gli agromeccanici

Forti critiche da parte del Coordinamento degli agromeccanici italiani (Cai), costituito da Unima e Confai, al disegno di legge 2684 depositato a Palazzo Madama lo scorso 7 febbraio (primo firmatario Bruno Astorre del PD) con il quale si vuole estendere agli agricoltori per hobby la possibilità di immatricolare un trattore e di guidarlo sulle strade.

 

VIA LIBERA AGLI HOBBY FARMERS  COL TRATTORE SU STRADA 

Entrando nei dettagli, il disegno di legge in questione, ribattezzato “Legge Rovazzi”, dal tormentone canoro della scorsa estate, quello che diceva “Col trattor in tangenziale … andiamo a comandare”, propone interventi di modifica all’articolo 110 del codice della strada che prescrive che l’immatricolazione e, conseguentemente, la circolazione su strada delle macchine agricole, venga effettuata a nome di figure professionalmente addette nel settore agricolo, come i titolari di impresa agricola.

«Ciò significa, tradotto in termini pratici – si legge nel ddl – che solamente gli agricoltori cosiddetti “di professione” possano immatricolare un trattore e dunque possano circolare su strada. Il problema nasce allora per quella parte di cittadini italiani che, non essendo agricoltori di professione, ma cosiddetti hobby farmers, in quanto si dedicano alla lavorazione del proprio terreno per diletto nel tempo libero, in base a quanto stabilito dall’attuale testo di legge, non possono immatricolare i trattori agricoli e di conseguenza non possono circolare su strada, ad esempio per lo spostamento dalla rimessa al terreno di proprietà».

 

SENZA LIMITI NEGLI ALTRI PAESI UE

«Questo disegno di legge – si spiega nel testo – intende concedere la possibilità di immatricolazione delle macchine agricole anche a soggetti non professionisti del settore, anche allo scopo di allinearsi con la legislazione di altri Stati membri (vedi Germania, Francia, Regno Unito), dove è facoltà di qualsiasi soggetto poter acquistare e immatricolare le macchine agricole, senza alcuna limitazione».

 

CAI: INESPERIENZA PORTATRICE DI RISCHI

Un orientamento molto pericoloso, a detta di Unima e Confai, che sostengono: «così facendo il rischio è che poi si debba piangere di nuovo vittime inesperte nella guida di trattori. Per gli hobbisti valgono tutte le norme di sicurezza?».

«Nel frattempo – prosegue la nota stampa redatta dal Cai – si continuano a rimandare i termini di scadenza per conseguire le abilitazioni all’uso dei trattori – i cosiddetti patentini – che gli operatori professionali hanno già conseguito da tempo. Non vorremmo che il tutto si traduca nell’ennesimo onere burocratico, parificando chi è inesperto nella guida dei trattori e chi ha magari anni di guida professionale come contoterzista».

 

Fonte: Cai
 

 

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