Ottanta anni di successi costruiti attraverso una continua ricerca di miglioramento ed evoluzione tecnologica, scanditi da una unica grande passione, quella per il motore. È un evento importante per Lombardini, il traguardo del suo ottantesimo anniversario, e il prestigioso marchio di Reggio Emilia si accinge a celebrarlo per l’intero 2013 con lo sguardo sempre più rivolto al futuro ma in totale sintonia con il proprio illustre passato.
IL GENIO E L’INTUIZIONE
Un passato che coincide con un brillante percorso capace di elevare l’azienda a carattere familiare creata nei primi decenni del secolo scorso al rango di dinamico gruppo internazionale leader europeo nel segmento di mercato dei motori diesel fino a 50 kW. E si tratta di una storia imprenditoriale fatta di dedizione, ingegno e innovazione, come pure di coraggio nei momenti difficili: prerogative comuni alle tre generazioni di famiglia che hanno guidato e fatto crescere la ditta, a partire dai fondatori, i tre fratelli Adelmo, Alberto e Rainero Lombardini, già nel 1922 alle prese con l’avvio della produzione di motori a scoppio per impieghi stazionari e poi, nel 1933, artefici della società Officine Meccaniche Fratelli Lombardini, per la quale vennero rilevati gli impianti di una preesistente azienda meccanica con annessa fonderia situati in quel di Gardenia, nella prima periferia di Reggio Emilia. Era così nato il primo stabilimento Lombardini gettando le basi per un futuro vincente, anche perché qui si comprese ben presto, con felice intuizione, che dall’agricoltura sarebbe arrivata una grandissima richiesta di motori al fine di supportare l’impegno dei lavoratori dei campi. Fatto sta che nel 1934, con l’apporto di una ventina di operai, furono 500 i motori prodotti, di cui 482 a scoppio e 18 diesel. In seguito, proprio grazie al forte incremento della domanda proveniente dall’ambito agricolo, prosperò velocemente nel secondo Dopoguerra il business dell’azienda che, dopo aver intrapreso la realizzazione di prodotti finiti, come trattori e motopompe, scelse di concentrarsi esclusivamente sulla produzione di motori diesel destinati al settore primario e ad altri comparti dell’industria. Gli ottimi risultati, nel frattempo, esigevano spazi più adeguati, tanto che nel 1963 la ditta si trasferisce nel nuovo stabilimento (l’attuale sede di Pieve a Reggio Emilia) e, nell’arco del triennio successivo, aprono i battenti in Francia, Spagna e Germania le prime filiali estere.
LE TAPPE SALIENTI
Sono molte le tappe importanti della vita di Lombardini, ma tra quelle salienti vanno annoverate la realizzazione, agli inizi degli anni ’70, del primo motore diesel di piccola cilindrata ad iniezione diretta, in grado di funzionare a 3600 giri/minuto, seguita nel 1986 dalla creazione di Lombardini Marine – una divisione operativamente indipendente dedicata alle motorizzazioni marine – e dal lancio, nel 1988 (anno in cui si tocca quota 3 milioni di motori), di due nuove serie di propulsori raffreddati ad acqua di piccola e media potenza, FOCS e CHD, capaci di ridurre drasticamente le emissioni gassose e di rumore. Si arriva così al 1999 e all’ingresso della Lombardini nel Gruppo americano Mark IV Inc., al quale si deve un ambizioso piano di investimenti che comprende l’acquisto, nel 2001, di uno stabilimento in India (dedicato ai motori motocilindrici diesel per autoveicoli leggeri) e la nascita, cinque anni dopo, del CT Move, innovativo piccolo bicilindrico diesel common rail pensato per equipaggiare le minivetture.
LOMBARDINI E KOHLER, LA SINERGIA PERFETTA
Svolta cruciale, poi, nel 2007, l’anno dell’approdo nello storico gruppo Kohler, una delle più importanti società private degli Stati Uniti con sede nel Winsconsin e con attività diversificate in tutto il mondo, dall’arredamento ai motori e generatori di energia (divisione Global Power Group), di cui adesso Lombardini è parte integrante. Un “matrimonio” riuscito che ha permesso di realizzare il più elevato grado di sinergie e ha dato vita ad un grande gruppo che opera a livello mondiale, in grado di disporre di tutte le risorse necessarie a sostenere i nuovi piani strategici di sviluppo.
Del resto in casa Lombardini la strada dell’internazionalizzazione è stata intrapresa con grinta, come detto, sin dai primi anni ’60 e oggi il gruppo reggiano conta, oltre alla sede italiana e alle quattro filiali europee (la quarta è nel Regno Unito), un ufficio commerciale a Singapore (aperto nel 2002 per rafforzare la propria presenza nei Paesi asiatici) e una capillare rete di punti vendita e assistenza tecnica con oltre 2000 centri specializzati sparsi nei cinque continenti. Il servizio di distribuzione, centralizzato presso la sede di Reggio Emilia, può contare sul vastissimo assortimento del magazzino ricambi e garantisce la consegna nell’arco di 24-48 ore in tutta Europa.
Legittimo, dunque, l’orgoglio con cui nel 2008 Lombardini ha festeggiato i suoi 75 anni di vita, allestendo sotto i riflettori di Eima International una ricca mostra fotografica le cui immagini sono state raccolte nel volume “Dalle origini …”, corredato da una prefazione firmata da Luca di Montezemolo e dall’introduzione di Gianni Borghi, il valente amministratore delegato del gruppo reggiano.
INNOVAZIONE E QUALITA’
Forte della sua versatilità, flessibilità e carica innovativa, Lombardini propone oggi una gamma completa di motori diesel e benzina fino a 100 kW, raffreddati ad aria e ad acqua, mono e multicilindro, destinati ai settori edilizia, industria, automotive, marino e, naturalmente, agricoltura, comparto che, grazie alla solida immagine goduta in quest’ambito derivante dalle radici storiche della Lombardini, rappresenta tuttora la fetta più consistente (all’incirca il 35%) dei volumi di vendita del gruppo: le principali applicazioni sono macchine agricole di piccola e media potenza, trattori, macchine per la raccolta e l’irrigazione, motocoltivatori, motofalciatrici, motozappe, motoagricole e rasaerba. Una gamma messa a punto non solo nel sito produttivo di Reggio Emilia (esteso su una superficie di 169 mila metri quadri), ma anche in quelli di Valdobbiadene e di Rieti, ai quali si affiancano il già citato stabilimento indiano di Aurangabad (330 chilometri circa ad est di Bombay) e quello di Martin in Slovacchia, che ospita le linee per la realizzazione di motori diesel raffreddati ad acqua.
Tutto prende il via dal “cuore creativo” dell’azienda, il Centro Studi e Ricerche inaugurato nel 1981 e, a distanza di trent’anni, ancora asse portante dell’ideazione, progettazione e sviluppo della produzione motoristica, dotato di un organico selezionato (un centinaio di professionisti, tra tecnici e ingegneri specialisti del settore) e di attrezzature fra le più avanzate: l’attività si snoda attraverso venti celle di sviluppo motori, dieci postazioni di prove di durata, due celle misura emissioni diesel, due celle misura emissioni benzina e vari banchi prova e laboratori, fino alla camera a polveri per prove filtri. Estremamente attenta al livello qualitativo del prodotto, l’azienda è da tempo certificata Iso 9001 (dal 1995), Vision 2000 e QS9000 (dal 2002): ciò implica il fatto che ogni stadio di produzione e di progettazione dei nuovi motori avvenga sotto stretto controllo di qualità e di procedure, per garantire il rispetto delle specifiche e la corretta esecuzione del progetto. Accanto alla costante tensione verso l’eccellenza nella produzione e nella commercializzazione dei propri motori, l’altro marchio di fabbrica di Lombardini è la sapiente valorizzazione delle risorse umane, ritenute il capitale più rilevante dell’azienda, e in quest’ottica risultano ingenti gli investimenti nei processi di formazione e nello sviluppo delle differenti carriere, con l’obiettivo del pieno coinvolgimento dei collaboratori per operare al meglio tutti insieme.
LA NUOVA LINEA KDI
Non a caso le fasi più recenti della storia di Lombardini parlano di marcata innovazione e di investimenti imponenti in termini di risorse e creatività che interessano sempre nuovi segmenti di mercato. L’esempio probante, oltre all’estensione della gamma, è la nascita del motore KDI (Kohler Direct Injection), basato su una tecnologia all’avanguardia che permette una combustione pulita, limitando le emissioni senza l’utilizzo di alcun dispositivo di after-treatment antiparticolato, e allo stesso tempo garantisce il raggiungimento di performance elevatissime. Caratteristiche, queste, molto importanti per la fascia di potenza alla quale il nuovo propulsore diesel è destinato, viste le dimensioni ridotte dei vani motori tipici dei veicoli impiegati in agricoltura e nelle costruzioni, come evidenziato dal Comitato Tecnico di FederUnacoma che nel corso dell’ultima edizione dell’Eima ha assegnato al KDI il premio Novità Tecnica 2012.
Ma le strategie di crescita non si esauriscono con il KDI. E’ stato infatti appena lanciato KD15, mono-cilindrico raffreddato ad aria, che partendo dal motore 15LD è stato appositamente rivisto per rispondere alle esigenze degli utilizzatori. Innovazione di prodotto, dunque, coniugata ad una netta innovazione di immagine – il nuovo brand “Kohler Diesel” contraddistingue tutti i nuovi nati – che si sta creando all’insegna della filosofia del “best comfort” e “low operating cost”: bassi consumi, bassa rumorosità, basse vibrazioni ed intervalli di manutenzione sempre più lunghi. E sul fronte della riduzione dell’impatto ambientale – la maggior parte dei motori Lombardini è certificata secondo le normative anti-inquinamento europee e americane – l’obiettivo è quello di raggiungere entro il 2035 il Bilancio Zero, che significa una totale eco-compatibilità abbattendo gas ad effetto serra, rifiuti solidi, inquinamento acustico e investendo in tecnologie green e all’avanguardia.
LA PRESENZA SUI SOCIAL MEDIA
Anche l’evento di celebrazione dell’ottantesimo anniversario, “80years together”, non potrà che essere innovativo, orchestrato attraverso i media di nuova generazione, i canali social facebook e youtube, mantenendo allo stesso tempo una solida connessione con la città di Reggio Emilia, allo scopo di raccogliere testimonianze che esprimano la forte coesione tra l’azienda, i propri clienti e il territorio. Durante tutte le manifestazioni fieristiche e non del 2013 sarà pertanto possibile rilasciare video-interviste dove ognuno potrà esprimere un commento su Lombardini (“tell us your story/raccontaci la tua storia” è il pay-off del gruppo) al fine di raccogliere video, foto e opinioni che saranno immediatamente postati sul web. Il materiale raccolto servirà poi ad ispirare giovani artisti reggiani nel realizzare varie opere dedicate alla Lombardini. Per gli 80 anni di Lombardini nascerà, infine, un video che ricorderà i momenti più significativi di questa iniziativa.
Nella foto un momento dell’iincontro organizzato durante l’ultima edizione dell’Eima. Da sinistra Nino De Giglio, Communication and Marketing Plans Manager di Lombardini, Gianni Borghi, amministratore delegato, e Francesca Rubbiani, Marketing Manager.
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