Macchine agricole: luci ed ombre del mercato russo

Mercati 30/04/2014 -
Macchine agricole: luci ed ombre del mercato russo

Come già è accaduto per altri settori, le tensioni provocate dalla situazione in Ucraina, sommate alla crescita delle sovvenzioni del governo russo ai produttori locali di macchine agricole, rischiano di porre un freno alle importazioni e alle brillanti opportunità che il Paese di Putin ha offerto fin qui  ai costruttori occidentali di trattori, mietitrebbie e farm equipment.

 

UN MERCATO DA 40.000 TRATTORI

Stando ai dati diffusi da Agrievolution, dopo la crisi del 2009, che aveva fatto segnare un crollo delle vendite di trattori, scese da 38.794 a 13.292 unità,  il mercato russo ha ripreso a crescere fino ad arrivare a sfiorare nel 2012 le 42.000 macchine, per poi conoscere lo scorso anno una battuta d’arresto con una flessione del 4% attestandosi a circa 40.000 macchine.

 

Vendite di trattori nella Federazione Russa

2008 2009 2010 2011 2012 2013 Variazione %
38.794 13.292 21.085 36.997 41.827 40.000 -4
 
Fonte: Agrievolution

 

IMPORTAZIONI  IN CALO

KHARKOV_Tractor

Sempre nel 2013, secondo le cifre fornite dal portale agroinfo.com, le importazioni di macchinario agricolo in Russia sono diminuite complessivamente di oltre il 5%, con andamenti diversi a seconda delle differenti tipologie di macchine. Per quanto riguarda il segmento più rilevante, quello dei trattori sopra gli 80 cavalli, c’è stata una flessione del 17% rispetto al 2012.

Entrando nei dettagli, il principale  fornitore straniero, l’azienda ucraina Kharkov Tractor plant, ha subito una riduzione della propria quota dal 48 al 37%. Risulta invece in crescita John Deere, al secondo posto, con un volume di importazioni da parte della Russia in aumento del 41%. Chiude il terzetto leader Case IH.

Al secondo posto, in ordine di importanza, nella classifica dell’import di macchine agricole figurano le presse e rotopresse, con volumi in diminuzione del 3% e importanti cambiamenti per quanto riguarda le posizioni occupate dai singoli brand. Scende infatti dal primo al terzo posto l’italiana Tonutti-Wolagri (-44%), forte di uno stabilimento produttivo in Russia, mentre la polacca Metal-Fach conquista la leadership grazie ad un aumento delle forniture del 36%. Va ad occupare il secondo posto un’altra azienda polacca, la Sipma, che nel 2012 deteneva la quarta posizione.

Incrementi record per le importazioni di mietitrebbie, cresciute del 136% nel 2013 rispetto all’anno precedente. Tra i marchi leader figurano John Deere, Claas e New Holland.

A dispetto degli elevati costi delle irroratrici semoventi di fabbricazione straniera, nell’ordine del 10-12 milioni di rubli, rispetto a quelle prodotte sul mercato domestico, si riscontra per questa tipologia di macchine una crescita delle importazioni del 15% nel 2013. I brand più gettonati risultano essere John Deere, (in crescita del 64,6%), Challenger e Versatile. In caduta libera invece l’import di rasaerba semoventi, segmento nel quale i due marchi meglio piazzati nelle classifiche delle importazioni, Macdon e Challenger, hanno perso rispettivamente il 51 e il 79%.

 

SOVVENZIONI STATALI ALLA PRODUZIONE

CNH-KAMAZ-Harvester

Nel 2013 la Russia ha avviato un programma federale di finanziamenti destinati ai produttori di macchine agricole, in vigore fino al 2020, che prevede, conformemente con quanto stabilito dal ministero dell’Agricoltura russo, sovvenzioni da parte dello Stato pari al 15% del prezzo del prodotto. Il budget totale del 2013 ammontava a  2,3 miliardi di rubli (52,68 milioni di euro) e le sovvenzioni accordate sono risultati pari a 430 milioni di rubli.

Nel febbraio di quest’anno il Governo russo ha ampliato in maniera significativa l’elenco dei macchinari oggetto di sovvenzioni ed ha anche modificato il sistema di calcolo delle sovvenzioni, escludendo dal prezzo finale della singola macchina l’imposta sul valore aggiunto. Il budget di quest’anno è stato fissato in 1,9 miliardi di rubli (43,52 milioni di euro).

 

UN PARCO MACCHINE OBSOLETO

Come è stato evidenziato di recente anche dal primo ministro della Federazione russa, Dmitry Medvedev, il parco macchine agricole russo risente di un alto tasso di obsolescenza, quantificabile in oltre 10 anni di attività per il 60% dei trattori, per circa la metà delle mietitrebbie e per il 45% delle macchine per la fienagione e tale da richiedere elevati costi per la manutenzione e le riparazioni.

Pertanto, in linea con le strategie federali di sviluppo della meccanizzazione agricola da qui al 2020 il parco macchine agricole dovrà essere incrementato con non meno di 600mila nuovi trattori e 140mila mietitrebbie e macchine per la raccolta dei foraggi. A fianco del programma di sovvenzioni, sopra menzionato, è previsto un finanziamento dell’ammontare di 610 milioni di rubli per lo sviluppo e la produzione di moderne mietitrebbie.

 

GLI EFFETTI DELL’INGRESSO NEL WTO

RUSSIA_Round_baler

Secondo le cifre fornite da Eugene Korchevoi, direttore dell’associazione russa dei costruttori di macchine agricole Rosagromash, nel 2013 le vendite in Russia di macchine agricole fabbricate da costruttori locali hanno raggiunto il valore di 22,5 miliardi di rubli, con una flessione rispetto all’anno precedente del 12% che viene attribuita essenzialmente alle conseguenze dell’ingresso della Russia nel Wto.

In particolare, le vendite di trattori di fabbricazione russa sono diminuite del 42%, attestandosi a 5.470 unità, e quelle di mietitrebbie del 22,6%. Le perdite a carico dei costruttori locali conseguenti all’entrata nel Wto, che ha ridotto gli investimenti da parte degli agricoltori, vengono quantificate nell’ordine di 5 milioni di rubli annui. Da segnalare anche gli effetti negativi della riduzione dei dazi sulle importazioni, che, per le mietitrebbie, sono scese dal 25 al 5%.

Un trend negativo solo parzialmente compensato dalla crescita delle esportazioni di trattori, mietitrebbie ed altre macchine agricole (+14,8%) che hanno raggiunto il valore di 5,4 miliardi di rubli. In testa ai Paesi importatori il Kazakistan, i cui acquisti hanno raggiunto i  3,8 miliardi di rubli. In crescita anche l’export verso il Kyrgyzstan e la Bulgaria, mentre flessioni consistenti sono state registrare in Ucraina (-35%) e Bielorussia (-14,5%), per un ammontare complessivo di 576 e 264 milioni di rubli rispettivamente.

 

Vendite di trattori e mietitrebbie nella Federazione Russa – anni 2013 e 2012

 

TRATTORI 2013 2012 Variazione %
TRATTORI a 2 ruote motrici 39.292 40.434 -2,8
con meno di 40 cavalli 13.328 12.156 9,6
da 40 a 100 cavalli 19.326 19.525 -1,0
oltre i 100 cavalli  6.638  8.753 -24,2
TRATTORI a 4 ruote motrici     866  1.249 -30,7
TOTALE TRATTORI 40.158 41.683  -3,7
MIETITREBBIE  5.141  7.436  -30,9
 
Fonte: Rosagromash
 

 

Vendite di trattori e mietitrebbie nella Federazione Russa – gennaio 2014

 

TRATTORI genn. 2014 genn. 2013 Var. %
TRATTORI a 2 ruote motrici  2.951 2.985 -1,1
con meno di 40 cavalli    825    483 70,8
da 40 a 100 cavalli  1.802 1.855 -2,9
oltre i 100 cavalli     324    647 -49,9
TRATTORI a 4 ruote motrici      37     45 -17,8
TOTALE TRATTORI  2.988 3.030  -1,4
MIETITREBBIE     125
   255
 -51,0
 
 Fonte: Rosagromash

 

Vendite di trattori e mietitrebbie nella Federazione Russa – febbraio 2014

 

TRATTORI febbr. 2014 febbr. 2013 Var. %
TRATTORI a 2 ruote motrici  3.432 2.875 19,4
con meno di 40 cavalli  1.040    539 92,9
da 40 a 100 cavalli  1.602 1.570   2,0
oltre i 100 cavalli     790    766   3,1
TRATTORI a 4 ruote motrici     112     107   4,7
TOTALE TRATTORI   3.544 2.982 18,8
MIETITREBBIE      316
   615
 -48,6
 
 Fonte: Rosagromash

 

 Barbara Mengozzi