Macchine agricole: presente incerto ma futuro promettente sulla rotta per l’Australia

Macchine agricole: presente incerto ma futuro promettente sulla rotta per l’Australia

Il termine “sfida” è quello che più ricorre negli ultimi report della Tractor and Machinery Association of Australia (TMA), l’associazione australiana che raggruppa i costruttori di macchine agricole, a conferma di un mercato dal trend deludente sul quale pesano, accanto all’instabilità atmosferica foriera di eventi meteorologici estremi in buona parte della nazione, l’incertezza politica in vista delle imminenti elezioni e la guerra dei dazi scatenata da Trump che ha finito per colpire anche un alleato del calibro dell’Australia.

Eppure, nonostante le difficoltà del momento e l’”appiattimento” delle vendite – soprattutto a carico dei trattori – che ha caratterizzato il 2024, l’agromeccanica australiana rimane un comparto dal futuro brillante. Basta citare l’indagine “Australia Agricultural Machinery Market Size & Share Analysis – Growth Trends & Forecasts (2025 – 2030)” di Mordor Intelligence, secondo la quale il settore dovrebbe registrare nei prossimi anni una crescita rilevante passando da una dimensione di 6,21 miliardi di dollari prevista nel 2025 a 7,23 miliardi di dollari entro il 2030, con un CAGR del 3,1% nel periodo di previsione.

 

VENDITE DI TRATTORI ANCORA IN CALO NEL 2024, A QUOTA 11.000 UNITÀ (-23% RISPETTO AL 2023)

Australia - Immatricolazioni trattori (unità) 2014-2024

Prospettive brillanti, dunque, a dispetto delle ultime performance del settore. Stando infatti  alle cifre fornite da TMA, recentemente entrata a far parte dell’Agrievolution Alliance, il 2024 si è chiuso con appena 11.000 trattori immessi nel mercato, facendo segnare un ulteriore 23% in meno rispetto all’anno precedente, già segnato da una contrazione delle vendite. «Dopo un paio d’anni di vendite insolitamente elevate durante e dopo la pandemia, dovute principalmente agli incentivi governativi offerti in quel periodo, negli ultimi due anni il mercato dei trattori ha subito un forte rallentamento a causa dell’esaurimento degli incentivi all’acquisto e dell’aumento dei tassi di interesse», sottolinea TMA.

In particolare, un forte impulso alle vendite è arrivato dal programma Temporary Full Expensing (TFE), conclusosi il 30 giugno 2023, che prevedeva consistenti incentivi fiscali sull’acquisto di macchinari nuovi, compresi quelli agricoli. Il mercato dei trattori australiani ha raggiunto così nel 2022 la considerevole cifra di 17.702 unità vendute, superando la soglia dei 2 miliardi di dollari australiani per il secondo anno consecutivo e segnando un incremento del 33% sulla media quinquennale. per poi imboccare la via della discesa.

Occorre tuttavia tener presente, come viene evidenziato dalla stessa TMA, che nonostante la dimensione del mercato dei trattori abbia subito forti oscillazioni negli ultimi anni, la media a lungo termine per il periodo dal 1989 al 2023 si attesta a 11.000 unità. Ciò che sta cambiando è la varietà di prodotti venduti, con quasi 700 combinazioni di marche e modelli attualmente segnalate».

 

LA FLESSIONE INTERESSA TUTTE LE FASCE DI POTENZA, PIÙ CONTENUTA PER QUELLA OVER 200 CV, E TUTTI GLI STATI AUSTRALIANI

Sempre in riferimento al 2024, l’analisi per fasce di potenza evidenzia una flessione generalizzata. In dettaglio, il segmento sotto i 40 CV (30 kW), destinato alle coltivazioni su piccola scala e agli hobbisti, si è attestato al 18% in meno anno su anno. La fascia  da 40 a 100 CV (30-75 kW) e quella da 100 a 200 CV (75-150 kW) sono risultate in calo rispettivamente del 32% e del 22%. Per finire, il segmento oltre i 200 CV  è diminuito del 14% su base annua.

Altrettanto generalizzato il calo delle vendite a livello territoriale, con flessioni più o meno accentuate, ma sempre a due cifre, in tutti gli Stati, e la miglior performance appannaggio dell’Australia Occidentale che è riuscita a contenere il decremento all’11%.

Tuttavia – avverte TMA – in termini finanziari, il quadro non è così fosco, dal momento che il fatturato è sceso del 15% a causa di un modesto calo nel segmento da 200 CV. In altre parole, dal punto di vista monetario la flessione è risultata meno accentuata di quella che ha interessato i volumi per effetto dei cali maggiori registrati nelle fasce di potenza medio-basse.

 

CALO SUPERIORE A UN TERZO DEI VOLUMI PER LE MIETITREBBIE (-35%)

Australia - Immatricolazioni mietitrebbie (unità) 2014-2024

Trend negativo anche per il mercato delle mietitrebbie che, reduce da un discreto 2023 contrassegnato da 1.061 unità vendute (-7% rispetto al 2022), ha chiuso l’anno con meno di 700 unità vendute, in calo del  35%, con una netta prevalenza delle macchine ad alta potenza, nelle categorie 435-516 HP, 516-598 HP e 598 HP Plus che rappresentano circa l’81% delle vendite complessive di mietitrebbie.

Australia - Immatricolazioni presse (unità) Anni 2014-2023

In rosso anche le vendite di presse interessate da una flessione dell’11% rispetto al 2023 (nel grafico sopra il trend del mercato dal 2014 al 2023), mentre le falciatrici frontali, in netta controtendenza, ha registrato un aumento del 22% rispetto al 2023.

 

NONOSTANTE LA “RIPRESINA” DI FEBBRAIO, I PRIMI DUE MESI DEL 2025 FANNO SEGNARE UN CALO RISPETTO AL 2024

Dopo un inizio del 2025 in sordina con circa 550 trattori venduti a gennaio (-15% in meno rispetto allo stesso mese del 2024) – nonostante la segnalazione fatta dai concessionari di un andamento positivo delle richieste di ordini, probabilmente ostacolate dalle condizioni meteorologiche estreme che si sono verificate in varie parti del Paese – nel mese di febbraio c’è stata una ripresa che ha portato le unità vendute a poco più di 800,  comunque in calo di circa il 6% in meno rispetto allo stesso mese del 2024.

Su base annua, informa TMA, il settore è inferiore del 10% rispetto al 2024 in termini di unità vendute, ma in termini di fatturato al dettaglio la cifra è in calo di circa il 29%, a causa del lento inizio d’anno per i trattori più grandi.

 

UN 2025 TINTO DI ROSA, STANDO AL SENTIMENT DEI CONCESSIONARI
Australia - “Dealer Business Sentiment Survey”, Novembre 2024

Nel sondaggio  “Dealer Business Sentiment Survey” di Novembre 2024 rispetto a quello di Luglio 2024 la percentuale dei dealer che prevede un aumento delle vendite di trattori nei sei mesi successivi è salita dal 12% al 15%. In deciso aumento anche la percentuale dei dealer che prevede una situazione stazionaria.

Se è vero però che la ripresa non è esattamente dietro l’angolo, sono in molti a ritenere che non sia neppure tanto lontana.

Australia - “Dealer Business Sentiment Survey”, Novembre 2024

Dal punto di vista occupazionale i piani di aumento della manodopera, che nel precedente sondaggio riguardavano il 28% dei delaler intervistati, riguardano nel sondaggio di Novembre 2024 il 37% degli intervistati.

Del resto, già dal sondaggio trimestrale “Dealer Business Sentiment Survey” dello scorso novembre condotto da Kynetec per conto di TMA  presso più di 120 concessionari dell’intera nazione, erano emerse, accanto all’insoddisfazione per la situazione in essere, crescenti aspettative di aumento sia delle vendite, influenzate positivamente anche d una progressiva riduzione degli stock, sia della forza lavoro.

 

UN FLORIDO QUADRO MACROECONOMICO

Ma anche altri fattori giustificano l’ottimismo ripetutamente espresso dagli analisti in merito al futuro del mercato australiano delle macchine agricole. La prima considerazione è di carattere generale e riguarda, accanto alla ricchezza di  risorse naturali, il florido quadro macroeconomico del Paese.

Stando ai dati forniti da infoMercatiEsteri – Osservatorio Economico, nel 2023 l’economia australiana si è posizionata al 13° posto su scala mondiale e la nazione, pur ospitando solo lo 0,3% della popolazione mondiale (26,9 milioni di abitanti), rappresentava l’1,7% dell’economia globale. Nel 2025, in base alle previsioni, il PIL australiano dovrebbe raggiungere i 1.697 miliardi di euro a prezzi correnti, leggermente in crescita rispetto ai 1.628 miliardi di euro del 2024.

In evidenza, poi, la forte predisposizione del Paese all’export: nel 2024 il volume complessivo delle esportazioni ha raggiunto i 324 miliardi di euro – ferro, carbone e gas naturale le prime 3 voci dell’export australiano che insieme raggiungono il 46,7% dell’importo totale – a fronte dei 273,6 miliardi di euro delle importazioni.

Australia - Composizione del valore della produzione agricola, della pesca e forestale per singoli settori (in percentuale)

Australia – Composizione del valore della produzione agricola, della pesca e forestale per singoli settori (in percentuale), fonte: Snapshot of Australian Agriculture 2025.

Ma l’Australia vanta altresì una considerevole produzione agricola. Anche se, a detta del direttore esecutivo ad interim dell’Australian Bureau of Agricultural and Resource Economics ans Sciences (Abares) David Galeano,  la previsione per il valore totale della produzione agricola nel 2023-24 si ferma a 78 miliardi di dollari – 16 miliardi di dollari in meno rispetto ai valori di produzione stimati per il 2022-2023 (una flessione che viene attribuita oltre che all’aumento dell’offerta agricola globale alla siccità, che non risparmia nemmeno l’emisfero australe) –, abbiamo comunque a che fare con performance di grande  rilievo, oltre che il con terzo risultato più alto mai registrato.


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LA MECCANIZZAZIONE AGRICOLA VOLANO DI PRODUTTIVITÀ E, AL TEMPO STESSO, EFFICACE RISPOSTA ALLA CARENZA DI MANODOPERA

Prendendo come fonte “Snapshot of Australian Agriculture 2025”, a cura di Abares, le attività agricole occupano il 55% della superficie australiana (426 milioni di ettari, esclusa la produzione di legname, a dicembre 2023) e il settore rappresenta il 10,8% delle esportazioni di beni e servizi (71,5 miliardi di dollari nel 2023-24), il 2,4% del valore aggiunto (PIL) nel 2023-24, il 5,9% dell’occupazione rurale e il 2,2% dell’occupazione nazionale (315.600 persone nel 2023-24).

Si tratta di un’agricoltura iper-estensiva, con una superficie media aziendale intorno ai 4.000 ettari, caratterizzata da livelli crescenti di produttività ottenuti attraverso l’adozione di macchinari agricoli sempre più sofisticati, con un’attenzione crescente all’agricoltura di precisione, ai sistemi di guida automatica, alle soluzioni digitali integrate.

Un’evoluzione tecnologica – supportata peraltro dal programma governativo Delivering Ag2030 finalizzato a fare del comparto agricolo un’industria da 100 miliardi di dollari entro il 2030 (– che in qualche modo ha fornito anche un importante contributo al problema della carenza di manodopera qualificata, un elemento di particolare  criticità per il settore primario australiano, che sta spingendo gli agricoltori ad adottare sempre più la meccanizzazione come sostituto del lavoro manuale.

 

LA STAGRANDE MAGGIORANZA DEI MACCHINARI AGRICOLI UTILIZZATI IN AUSTRALIA SONO D’IMPORTAZIONE

Accanto all’imprenditoria agricola, a beneficiare della prevista espansione della meccanizzazione agricola australiani saranno anche i grandi costruttori mondiali, visto che larga parte dei macchinari e delle attrezzature agricole impiegati in Australia sono d’importazione, con gli USA che guidano la classifica dei Paesi fornitori (con esportazioni dirette all’Australia per un valore pari 657,43 milioni di dollari USA nel 2024, secondo il database COMTRADE delle Nazioni Unite sul commercio internazionale). Seguono la Germania e, distanziata, la Francia.

Come sottolinea il Report di Mordor Intelligence sul mercato australiano dei macchinari agricoli, gli agricoltori e i distributori australiani cercano attivamente presso i fornitori esteri prodotti e soluzioni nuovi ed efficienti che possano migliorare la produttività e l’efficienza agricola. Una considerazione che vale anche e ancor più per le coltivazioni specializzate e di nicchia, dove l’agromeccanica made in Italy, può senz’altro giocarsi tutte le sue carte.

 

© Barbara Mengozzi

 

Fonte immagini: Bates Farm Machinery Pty Ltd, Case IH, Macintosh & Son, New Holland Agriculture, RDO Equipment Australia.