Il mercato italiano delle macchine agricole continua la sua fase negativa, e nel primo semestre del 2014 registra cali per tutte le tipologie di macchine.
UNA FLESSIONE GENERALIZZATA
clicca sull’immagine per ingrandirla
Le trattrici, che nel consuntivo 2013 avevano chiuso con una flessione dell’1,7%, segnano nel semestre un calo del 4,4% in ragione di 9.819 macchine immatricolate contro le 10.267 del primo semestre 2013. Le trattrici con pianale di carico (motoagricole), che a fine 2013 segnavano un calo del 16,7%, registrano nella prima metà dell’anno un ulteriore calo del 7,6%; le mietitrebbiatrici (+13,9% nel 2013) segnano un pesante passivo (-29,4%) ed anche i rimorchi (-5,7% a fine 2013) restano in territorio negativo (-1,3%).
IL BILANCIO RESTA IN ROSSO DOPO SEI ANNI DI CRISI
I dati – elaborati dalla federazione dei costruttori italiani FederUnacoma sulla base delle registrazioni fornite dal ministero dei Trasporti – fanno dunque prevedere un consuntivo 2014 ancora in negativo, dopo sei anni di crisi caratterizzata da un costante decremento delle vendite legato alle difficoltà economiche delle imprese agricole che riducono i propri investimenti per l’acquisto di macchine ed attrezzature nuove.
EMILIA ROMAGNA E SICILIA IN CONTROTENDENZA
I riscontri sulle vendite a livello regionale evidenziano, in taluni casi, andamenti differenti rispetto alla media nazionale: per quanto riguarda le trattrici, in Emilia Romagna si registra nel semestre una crescita del 2,4%, in ragione di 1.090 macchine immatricolate, e in Sicilia una crescita del 7,3% (658 macchine); cali più contenuti rispetto alla media nazionale si hanno in Veneto (-1,8%, per 1.063 macchine) e in Campania (-0,4%, per 470 macchine), mentre peggiori rispetto alla media nazionale sono i dati relativi al Lazio, che chiude la prima metà dell’anno con un passivo del 16,9%, a fronte di appena 502 trattrici vendute, e la Toscana, che segna un passivo anch’essa del 16,9% (544 trattrici).
AUMENTA LA PRODUZIONE TRAINATA DALL’EXPORT
La grave crisi del mercato nazionale non impedisce tuttavia una crescita della produzione, legata all’incremento della domanda sui mercati esteri e quindi alle esportazioni.
L’industria italiana delle macchine agricole, che nel 2013 ha registrato un fatturato pari a 7,7 miliardi di euro (+3,3% sul 2012), si prevede chiuderà l’anno con ulteriori incrementi di produzione così come lascia prevedere l’andamento dell’export.
Dopo aver ottenuto nel 2013 una crescita complessiva delle esportazioni del 5,8%, nei primi quattro mesi dell’anno in corso l’industria italiana – secondo i dati Istat sul commercio estero – ha conseguito ulteriori incrementi: +3,4% in valore per le trattrici (539 milioni di euro) rispetto allo stesso periodo 2013, e +4,6% per le altre macchine ed attrezzature agricole (1 miliardo e 89 milioni di euro).
Fonte: FederUnacoma