Tassello dopo tassello, le ambizioni espansionistiche di Mahindra & Mahindra Limited, azienda di punta di un gruppo, con sede a Mumbai, che vanta un fatturato di 19 miliardi di dollari americani e impiega oltre 200.000 persone in più di 100 Paesi del mondo, si vanno delineando con sempre maggiore chiarezza.
RECORD DI VENDITE NELL’ANNO FISCALE 2017-2018
Il colosso indiano della meccanizzazione agricola, reduce da un brillantissimo anno fiscale 2017-2018 (in India tutti i dati vengono forniti prendendo a riferimento il Fiscal Year, che va dal 1° aprile al 31 marzo) durante il quale le vendite di trattori hanno segnato un autentico record superando le 317.000 unità, con un incremento di oltre il 20 per cento sia sul mercato domestico sia per quel che riguarda l’export, appare sempre più deciso a conquistare nuovi mercati – dalle Americhe al Vecchio Continente – e ad ampliare il proprio portafoglio prodotti.
L’AUMENTO DEL BUSINESS AGRICOLO OBIETTIVO DICHIARATO
D’altra parte già in occasione della conferenza stampa organizzata nel corso di Agritechnica 2017 i vertici di Mahindra & Mahindra Ltd’s Farm Equipment Sector (FES) – indiscusso leader nel mercato trattoristico del proprio Paese da trent’anni a questa parte con una quota che sfiora attualmente il 43 per cento e al tempo stesso il più grande fabbricante di trattori al mondo per numero di unità, forte di più di 4 milioni di trattori e 50mila mietitrebbie venduti negli ultimi 60 anni e di un fatturato 2017 di oltre 2,8 miliardi di dollari – non avevano fatto mistero della volontà del Gruppo di incrementare ulteriormente il business agricolo.
LA TURCHIA PONTE PER L’AVANZATA IN EUROPA
Solo qualche mese prima dell’apertura del Salone di Hannover Mahindra aveva annunciato con legittima soddisfazione l’acquisizione di Erkunt Traktör Sanayi A.Ş (Erkunt), il quarto maggior produttore di trattori della Turchia per unità vendute con una quota di mercato del 6 per cento concentrata nel segmento di potenza da 50 a 110 cavalli.
Come ha sottolineato nel corso di Agritechnica Rajesh Jejurikar, presidente del settore Farm Equipment di Mahindra, grazie alla partnership con Erkunt, i cui trattori vengono commercializzati con il marchio ArmaTrac (nelle due foto sopra), appositamente creato per l’export, in 17 Paesi (per l’esattezza in Europa occidentale e orientale, area Cis, Medio Oriente e Africa) Mahindra punta ad affermarsi sui mercati europei.
RADICI ORMAI CONSOLIDATE NEL MERCATO AMERICANO
Un interesse specifico che fa seguito a quello manifestato per il mercato nordamericano dove nel 2011 è stata creata Mahindra Usa, società controllata al 100 per cento da Mahindra & Mahindra Ltd , che vanta una rete di oltre 530 dealer sul territorio Usa ed ha portato il brand Mahindra al terzo posto nella classifica dei trattori più venduti negli Stati Uniti nel segmento al di sotto degli 80 cavalli con il più rapido tasso di crescita in quel mercato.
UNA POLITICA DI ACQUISIZIONI
Ma la volontà di Mahindra di spingersi al di fuori dei confini nazionali è andata ben oltre, come dimostrano l’acquisizione nel 2015 del 33 per cento del pacchetto azionario della giapponese Mitsubishi Agricultural Machinery, la cui denominazione è stata pertanto modificata in Mitsubishi Mahindra Agricultural Machinery, la partnership siglata nel 2016 con Sampo Rosenlew, azienda finlandese produttrice di mietitrebbie, della quale è stato acquisito il 35 per cento del pacchetto azionario e, per finire, l’acquisizione dell’azienda turca produttrice di attrezzature agricole Hisarlar Makina Sanayi ve Ticaret Anonim Şirketi (Hisarlar), avvenuta all’inizio del 2017.
UN’AMPIA GAMMA DI TRATTORI
Attualmente la gamma di trattori commercializzati con il brand Mahindra e con gli altri marchi ricadenti nell’orbita del gruppo indiano (tra questi anche Swaraj nel segmento da 16 a 60 cavalli) copre un range di potenze da 15 a 140 cavalli ed include modelli gommati e cingolati, per il campo aperto e per le colture specializzate.
AL TOP DELL’OFFERTA LE SERIE 6000, 7000 E 9000
In primo piano all’ultima edizione di Agritechnica le serie 6000, 7000 e 9000, al top dell’offerta del costruttore di Mumbai.
La serie 6000 è formata da due modelli: 6065 da 62 cavalli e 6075 da 71 cavalli (nelle due foto sopra), disponibili nelle due versioni a due ruote motrici (solo il 6065) e a quattro ruote motrici (quest’ultima offerta anche con cabina), equipaggiati entrambi con motori turbo a 3 cilindri Mahindra e cambio powershuttle a marce sincronizzate 15AV + 15RM.
TECNOLOGIA mCRD PER I MOTORI A MARCHIO MAHINDRA
Due modelli anche per la serie 7000: 7085 da 85 cavalli e 7095 da 95 cavalli (nella foto sopra), disponibili entrambi solo a quattro ruote motrici e il secondo anche con cabina.
Il motore in questo caso è un Mahindra a 4 cilindri, come il precedente con tecnologia mCRD (Mahindra common rail diesel) basata sull’impiego della riduzione catalitica selettiva per l’abbattimento degli inquinanti senza ricorso al filtro antiparticolato.
L’mCRD, fa notare la compagnia indiana, è il diretto risultato di un investimento di 30 milioni di dollari per ridisegnare e di reingegnerizzare i propri motori Tier 4 con l’obiettivo di offrire una soluzione semplice e facilmente fruibile.
Quanto alle serie ammiraglia, la 9000 (nelle foto sopra e sotto), consta anch’essa di due modelli: 9110 e 9125 da 115 e 120 cavalli rispettivamente, disponibili entrambi con trasmissione powershuttle 12AV+12RM o powershift 32AV+32RM con inversore sottocarico.
La capacità massima di sollevamento è di 4.340 chili per un peso totale del trattore di 4.325 chili.
VASTA SCELTA DI MIETITREBBIE E ATTREZZATURE AGRICOLE
Ampia scelta anche per quel che riguarda le macchine da raccolta prodotte da Sampo Rosenlew Ltd (mietitrebbie nel range da 75 a 300 cavalli, con larghezze di taglio da 1,5 a 6,9 metri) e Mitsubishi Mahindra Agricultural Machinery Co. Ltd (con una gamma incentrata sul trapianto e la raccolta del riso), alle quale si affiancano le attrezzature per la lavorazione del terreno, la semina, la protezione delle colture e la fienagione a marchio Hisarlar e Mahindra.
INNOVAZIONE IN PRIMA LINEA CON MAHINDRA RESEARCH VALLEY
Confermano l’avanzata tecnologica del costruttore indiano Smart Eye Drive Technology, un sistema di guida automatica che abbina elevata precisione a costi competitivi, Digisense, piattaforma per la connessione e georeferenziazione della flotta di macchine da remoto, e, per finire, il trattore agricolo a guida autonoma sviluppato da Mahindra Research Valley, la divisione del gruppo che si occupa di innovazione e di tecnologia, per la fascia di potenza da 20 a 100 cavalli, e presentato lo scorso settembre.
© Barbara Mengozzi
vedi anche:
Mahindra & Mahindra acquisisce Erkunt, quarto produttore di trattori in Turchia